Stasera parliamo di questa raccolta dei fumetti de Il fiuto di Sherlock Holmes!
La serie animata "Il fiuto di Sherlock Holmes" fu una produzione nippo-giapponese con protagonista una versione canide di Sherlock con ovviamente tutti gli altri personaggi inventati da Doyle: Watson, Lestrade, Moriarty, eccetera. All'epoca, fra l'altro, fra i nomi coinvolti ci furono Hayao Miyazaki e per l'Italia Marco Pagot. Da questa serie si arrivò anche all'adattamento a fumetti proposto da Il Giornalino, con storie scritte da Toni Pagot, zio di Marco, e disegnate da tre disegnatori "colonne" del giornale: Gino Gavioli, Carlo Peroli e Franco Oneta. Alcune trame erano tratte da quelle del cartone animato, altre erano inedite. Questo volume uscito per Sprea raccoglie le storie migliori, e può essere veramente un bel recupero, o una bella scoperta. Sono vicende in cui lo scaltro Sherlock aiutato dal fido Watson deve sempre sventare i piani di Moriarty, che invece si accompagna da due inetti aiutanti. Alcune situazioni, tipo che il genio del male e i suoi sottoposti invocano spesso Belzebù o che lo stesso Moriarty li malmeni di frequente, fanno pensare al fatto che erano altri tempi e ora probabilmente non pubblicherebbero più certe cose :) Comunque una lettura che si è rivelata ancora molto divertente. Notevoli anche gli approfondimenti, con un'intervista a Marco Pagot, le schede degli autori, uno speciale su Sherlock Holmes e pure sul manga ispirato a Il fiuto di Sherlock Holmes, prodotto ovviamente in Giappone e di cui uscì un solo volume!
Lo ricordo con simpatia (fra l'altro senza mai aver visto il cartone), anche se, oggettivamente, sfruttava tutti i canoni classici delle storie "contro cattivi": il protagonista impeccabile, accompagnato da una spalla comica (qui Lestrade) e/o amico fidato (qui Watson), l'antagonista o un cretino integrale (qui non è il caso) ovvero che si affida a sottoposti idioti (come qui), senza mai capire perché non si cerchi degli aiutanti più affidabili.
RispondiEliminaNon mancano poi i "trucchetti" per sbloccare la trama e aiutare Holmes a risolvere i casi: in un episodio, sbroglia la matassa perché sente ripetere da un pappagallo apparentemente selvatico un'imprecazione in idioma arcaico imparata da Moriartry, che però mai l'aveva usata prima e mai l'userà dopo.
Diciamo che ricordava le dinamiche Disney di Topolino contro Gambadilegno o meglio Macchianera.. io delle storie pubblicate qua ricordavo solo quella dei tre pittori francesi (odiosissimi) che vengono rapiti da Moriarty per fargli fare dipinti falsi da rivendere
EliminaPer carità, era solo un accenno che il fumetto si adagiava su strade già collaudate, d'altronde non credo si avesse intenzione di fare una serie su Holmes versione "animali antropomorfi", ma solo di utilizzarne i personaggi per un prodotto dedicato ad adolescenti.
RispondiEliminaFra l'altro, mi hai fatto tornare in mente una delle varianti firmata Disney più usate nelle storie "buoni contro cattivi", cioè quella dove è il buono a essere un cretino : Ser Lock, dove gli unici due ad avere un po' di sale in zucca sono Topolino/Watson e l'antagonista Nefarius, anche lui però che ama attorniarsi di scagnozzi incapaci (oltre a sopravvalutare il protagonista)
Ser Lock! Cosa mi hai fatto ricordare! Fra l'altro Disney fece pure un'altra parodia con Basil l'investigatopo! Comunque recentemente abbiamo avuto pure Pippo Holmes :D
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