venerdì 21 aprile 2017

Le nerd interviste: 23) Guido Ostanel

Oggi per la serie delle nerd interviste abbiamo il direttore editoriale della casa editrice BeccoGiallo, che ho avuto la fortuna di incontrare al Be Comics a Padova: Guido Ostanel!

- Ciao Guido e grazie per l'intervista, come nasce BeccoGiallo?

In realtà la risposta è semplice, perché nasce forse paradossalmente fuori dal mondo del fumetto tradizionale, perché io e Federico Zaghis, che con me ha fondato più di 10 anni fa la casa editrice, non venivamo dal mondo del fumetto. Nel senso che non siamo degli sceneggiatori di fumetti, non siamo dei disegnatori di fumetti, non avevamo ne altre case editrici piuttosto che fumetterie, eravamo dei semplici lettori di fumetti come ce ne sono tanti.
Questo lo diciamo perché in realtà poi la particolarità della nostra produzione, cioè in sintesi prendere il linguaggio del fumetto e cercare attraverso questo linguaggio di raccontare dei fatti di cronaca, degli eventi realmente accaduti, dei piccoli frammenti d’Italia che hanno ha che fare per l’appunto con la memoria collettiva italiana, era un’idea probabilmente che poteva nascere forse solo al di fuori del classico mondo autoriale, da edicola o supereroistico, almeno 10-11 anni fa quando siamo partiti era una cosa molto strana e molto particolare. Ho l’impressione che potesse venire in mente proprio a persone che guardavano a quel mondo con interesse ma da fuori, e quindi l’idea è stata semplicemente quella di dire: “Bene, proviamo a raccontare dei fatti che noi stanno a cuore.”. Te ne cito alcuni, ma poi i libri tu li conosci meglio di noi, Piazza Fontana, strage di Bologna, Porto Marghera, per rimanere qui vicini a noi, e poi dire : “Ha senso raccontarli anche attraverso il linguaggio del fumetto? Se è stato fatto attraverso il teatro, attraverso la saggistica scritta, se addirittura hanno fatto delle canzoni piuttosto che dei film, può avere senso raccontare quella stessa storia (che poi non sarà mai la stessa per evidenti ragioni) anche con i fumetti?” E da quella domanda siamo partiti e abbiamo cominciato a produrre i nostri primi libri!

- Quindi giornalismo a fumetti!
                                                                                                                                                                
In pratica giornalismo a fumetti, ma quando siamo partiti non è che abbiamo detto “Sai cos’è, domattina iniziamo a fare giornalismo a fumetti!”. Questa etichetta di graphic journalism o giornalismo a fumetti, eccetera eccetera è venuta un pò dopo..

- Infatti, mi ricordo 20 anni fa che i fumetti erano visti soprattutto come divertimento, con qualche autore che faceva qualche storia più impegnata, ma quello che fate voi, ad esempio i libri di Claudio (Calia ndr) che sono dei veri e propri saggi a fumetti, è una cosa abbastanza recente!

Direi di si, magari qualche esperimento qui e là di alcune case editrici, sopratutto straniere, anche 10-15 anni fa, cioè quando ci siamo affacciati a sto mondo, si intravedeva. Certo è che una casa editrice, come poi è stato per noi, che si mettesse a costruire la propria filosofia editoriale su questo, su quello che poi dopo qualche anno si sarebbe chiamato graphic journalism, beh questo sicuramente ancora non c’era. Perché proprio mettendo in fila fin dai primi numeri molti dei titoli che ti potrei elencare che vanno da nord a sud della penisola, come fatti, tematiche, dall’Ilva di Taranto fino alla ThyssenKrupp, piuttosto che da Piazza della Loggia fino a Portella della Ginestra, ecco sono tutti fatti realmente accaduti, e di solito sono fatti “scottanti”, difficili da raccontare, dolorosi, con delle implicazioni anche politiche. Ecco farlo attraverso i fumetti che di solito invece fanno o facevano pensare prima di tutto e soprattutto a intrattenimento puro, beh allora era una cosa che non era sicuramente tipica!
   
- E vi siete specializzati anche in biografie!
                                                                                                                                                                  
In realtà fin da subito, abbiamo deciso di aprire una collana dedicata anche alle biografie..

- Le biografie in effetti un pò mancavano, forse c’era qualcosa..


Qualcosa c’era, per rimanere vicino a noi, in Friuli, mi ricordo anche i lavori di Davide Toffolo, dedicati in qualche modo a Carnera, lo stesso Pasolini, che furono poi i primi che io approcciai, poi guardandomi attorno di più vidi che ce n’erano anche altri e anche fuori dell’Italia. E fin da subito pensammo che per Peppino Impastato, per Ilaria Alpi, per Adriano Olivetti per esempio, più che un fatto in sè era interessante anche raccontare che tipo di vita avevano vissuto o purtroppo che tipo di morte avevano dovuto incontrare. Giovanni Falcone e Paolo Borsellino sono altri due esempi.


- Secondo te continuerà ancora a esserci la carta, o si andrà sempre di più verso il digitale? Mi sembra che voi come BeccoGiallo non pubblicate molto in digitale..

No, abbiamo fino ad oggi fatto solamente dei piccoli esperimenti, da un lato perché le energie economiche, tecniche, di tempo, non ci hanno consentito fin qui di sperimentare veramente seriamente questo settore. Abbiamo cercato invece di fare il minimo probabilmente, cioè di provare a trasportare di fatto alcuni dei nostri albi a fumetti stampati su carta in pdf, e quindi renderli disponibili a bassissimo costo o addirittura spesso gratuitamente in alcuni device..

- Io preferisco avere ancora la copia cartacea!

Quindi i miei dati sono un pò così, parziali. La mia impressione è che il tipo di prodotto che facciamo, e credo anche molti dei nostri colleghi, faccia un pò di fatica in più chiaramente rispetto ad un saggio accademico, rispetto ad un insieme di dispense o a un manuale d’istruzioni per l’uso di qualcosa. Credo che ci sia ancora il piacere di avere un tipo di carta particolare, delle illustrazioni più o meno belle che uno vuol conservare, hanno una loro serialità. Spesso gli inchiostri poi dei fumetti e dei libri illustrati hanno, può sembrare una battuta ma non lo è, un profumo caratteristico..quindi la vedo abbastanza positiva come cosa per noi. Magari per chi fa webcomics, cioè un tipo di fumetto più corto, di più agile probabilmente lettura, perché ha meno segni da interpretare contemporaneamente, e che nasce da autori che non dico siano nativi digitali ma quasi, e che sono anche spesso disegnati digitalmente, ecco forse allora lì il supporto digitale nei webcomics ha un senso.

- Vedo che tanti ora fanno il passaggio dal web al libro, ad esempio voi pubblicate Sarah Andersen..

Esattamente. Questo è un esempio, Sarah Andersen: i 2 libri che abbiamo pubblicato entrambi nascono prima online e poi..

- Com’è nata l’idea di pubblicarla in Italia?

Eravamo incuriositi che diverse persone, in contesti anche molto diversi fra di loro, normalmente anche lontani dai classici giri frequentati da BeccoGiallo, scuole, fiere, quant’altro, invece seguivano dall’Italia una pagina Facebook dedicata a raccogliere e tradurre in italiano le strisce di Sarah. La cosa ci colpì molto, i numeri erano molto alti, ma sopratutto il modo in cui queste persone seguivano dall’Italia, quindi da lontano, una disegnatrice di New York, ci colpì molto, e allora provammo a indagare se ci fosse possibile pensare di portare su carta il lavoro che stava facendo.

- Penso che la cosa un pò più difficile si stata l’adattamento delle strisce, tenere il suo umorismo anche in italiano..

Si, non è un lavoro per niente semplice. Può sembrarlo perché magari sono battute molto brevi, con poco testo, eccetera, però invece essendo che un autore come lei giustamente centellina ogni singola parola, ogni singola pausa, ogni singola espressione, non è sempre semplicissimo!

- Concludiamo con le vostre novità e ultime uscite?

Partirei con quelle che presentiamo anche qui al Be Comics, recentissime uscite sono sicuramente: uno dei due libri di Sarah Andersen, il secondo mi auguro di una lunga serie, il libro dedicato a Jane Austen, a proposito delle biografie di cui parlavamo prima, e quindi citerei anche Andy Warhol, visto che il disegnatore è pure padovano, Officina Infernale,poi il volume che si chiama Chinamen, è uscito da pochissimi giorni ma sta già facendo parlare molto di se perché, non so se avevi visto “Primavere e autunni” il nostro libro dedicato in qualche modo alle origini della comunità cinese che oggi conosciamo come ChinaTown di Milano, questo ne è la sua naturale prosecuzione, solo che si amplia perché ci racconta almeno di 5-6 personaggi importanti che poi hanno fatto la storia della comunità cinese italiana. Direi che queste sono le principali novità del momento.

- Dovrebbe uscire anche “Il mio secondo Dizionario delle serie TV” ?

Non ti ho detto ovviamente di quelli che stanno per uscire, è proprio imminente, lo stiamo lavorando in questi giorni e fra poco sarà in tipografia e uscirà il mese prossimo (Il secondo dizionario delle serie tv nel frattempo è uscito ndr)

Ciao Guido e grazie ancora per l'intervista! 

Se avete gradito questa e le altre nerd-interviste, vi chiedo se vi va di seguire questo blog cliccando il pulsante in alto a destra, grazie ! 

giovedì 20 aprile 2017

Dal mercatino di Piove di Sacco: Jake the Snake, Superman, Acclaim...

Il consueto resoconto con gli acquisti fatti ai mercatini, questa volta a quello di Piove di Sacco (PD), dove mancavo da un pò di mesi..
Questa volta ho preso:
- CD di Anggun - A rose in the wind (singolo) , compilation Alba vol.2 e Ultra dei mitici Depeche mode (lo ricordavo recente ma sono già passati 20 anni!)
- Action figure del wrestler Jake the Snake Roberts, che va ad aggiungersi alle altre che ho..
- Giochino handheld Narc della Acclaim, purtroppo malmesso (qualcuno si è sognato anche di scrivere nello schermo!)
- Maglietta con il logo di Superman, già rubatami da mia moglie :)

Poi per la modica cifra di 5 euro totali ho portato a casa tutti questi fumetti: la maggior parte sono Bonelli (Agenzia Alfa, Jonathan Steele, Mister No, Martin Mystere, Tex, Gregory Hunter, ecc.) poi anche 2 Cattivik e altro ancora!
Alcuni li ho già distribuiti ad amici e altri li ho già iniziato a leggere quindi in futuro aspettatevi altre recensioni "datate" su questo blog!


mercoledì 19 aprile 2017

La profezia dell'armadillo - Artist Edition - Zerocalcare

Questi giorni ho preso appena uscito la nuova versione del classico (e primo lavoro) di Zerocalcare, in questo caso si ripristinano i bianco e nero della versione originale (dopo i colori a 8 bit della prima edizione Bao) e ci sono inoltre 12 pagine d'introduzione come a voler fare un punto della situazione fino ad ora.
E' la mia terza Profezia che possiedo perché ho anche 2 copie della mitica e storica versione autoprodotta: una ordinata online quando Makkox fece conoscere questo nuovo fumettista emergente e una datomi di persona da Zerocalcare quando l'altra si era persa colpa della poste italiane (poi ovviamente è arrivata subito dopo!) ad un incontro in un centro sociale qui vicino quando ancora si era in pochi agli incontri con Zero!
Il volume mi colpisce oggi come mi colpì allora, è un bellissimo misto fra divertenti scene di vita vissuta e ricordi malonconici, come i grandi autori Zerocalcare è riuscito e riesce nello stesso libro a far ridere e a commuovere!
La profezia dell'armadillo Artist Edition - Zerocalcare - anno 2017
pagine 160 - 18 euro
Bao Publishing

martedì 18 aprile 2017

Incontro con Bruno Bozzetto


Riporto un'ottima opportunità di conoscere un grande autore italiano!

Incontro con Bruno Bozzetto
Roma, mercoledì 19 aprile 2017
Cinema KINO – Roma
(Via Perugia, 34)

Proiezione del documentario 'Bozzetto non troppo' e incontro con Bruno Bozzetto alla presenza del regista Marco Bonfanti, della produttrice Anna Godano e del fumettista Lorenzo Ceccotti, in arte LRNZ

Si tiene mercoledì 19 aprile presso il KINO di Roma (via Perugia, 34) una serata speciale dedicata a Bruno Bozzetto, che sarà presente nel cinema del Pigneto per un incontro pubblico. L'incontro, alle ore 21:00, a cui partecipano il regista Marco Bonfanti, la produttrice Anna Godanoe il fumettista Lorenzo Ceccotti, in arte LRNZ, segue la proiezione, alle ore 19:30, del documentario “Bozzetto non troppo”, di Marco Bonfanti, presentato alla 73a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, distribuito da Istituto Luce Cinecittà e dedicato alla fantasia, magia, arte e carriera di Bruno Bozzetto, una delle figure più importanti dell’animazione italiana definito 'una leggenda', al pari di Walt Disney. Regista di lungometraggi di animazione quali Vip - Mio fratello Superuomo e West and Soda, sceneggiatore e inventore – tra gli altri – del personaggio del Signor Rossi, Bozzetto vanta una nomination al Premio Oscar nel 1991 nella sezione 'Miglior Cortometraggio d’Animazione' con lo short movie “Cavallette”. Un artista dotato della capacità di raccontare l’ironia e la complessità della vita con un'animazione ormai diventata iconica, a cui si ispirano animatori e registi quali John Lasseter (Pixar), Matt Groening (I Simpson) e Peter de Sève (L'era glaciale), che riadattano, nei propri universi, l'intensità espressiva e la potenza dinamica dei suoi eroi. 

Una serata dedicata al cinema, al fumetto e all’importanza dell’animazione, quella di oggi e quella di un tempo. L'incontro pubblico, su prenotazione (info@ilkino.it), sarà una chiacchierata informale, libera e aperta per scoprire, insieme ai suoi protagonisti, genesi, estetica e aneddoti intorno al documentario co-prodotto da Sky Arte, sulla vita artistica e l'esperienza di Bruno Bozzetto. Confrontando aspetti artistici e curiosità sul fumetto e sul film di animazione grazie alla presenza di uno dei protagonisti più interessanti del momento: il disegnatore Lorenzo Ceccotti, in arte LRNZ. La giornata del 19 aprile fa parte di una tre-giorni del Kino dedicata a Bozzetto: martedì 18 aprile, infatti, alle 18:30 sarà proiettato il documentario 'Bozzetto non troppo', di Marco Bonfanti e alle ore 21.30 il lungometraggio di animazione del 1965, 'West and Soda'. Giovedì 20 aprile la rassegna continua alle ore 19:30 con la proiezione dei cortometraggi firmati dal regista milanese e alle 21:30 il suo 'Allegro non troppo', lungometraggio a tecnica mista del 1976.

Per informazioni
KINO
Via Perugia, 34 - Roma
tel. 06 96525810
Ingresso 5.00 euro inclusa consumazione + tessera ARCI 
Prenotazioni: info@ilkino.it www.ilkino.it

Ufficio stampa KINO
Carlo Dutto carlodutto@hotmail.it
cell. 348 0646089


lunedì 17 aprile 2017

Fast & Furious 8: La recensione di coppia

 
La nostra recensione di coppia del film Fast & Furious 8 di F. Gary Gray !

REGIA
F. = 7 MV. = 7  media =7

STORIA
F. = 7 MV. = 6.5 media =6.75

ATTORI
F. = 7 MV. = 7 media =7

TRUCCO/PARRUCCO
F. = 7 MV. = 6 media =6.5

COSTUMI
F. = 6 MV. = 6 media =6

COLONNA SONORA
F. = 7 MV. = 7 media = 7

VOTO GLOBALE =6.71

Considerazioni finali: 
Fast & Furios è sempre lui, non si smentisce mai, la saga diventa sempre più ironica e non si prende ormai più sul serio, questa volta abbiamo degli spietati cattivi dei capitoli precedenti che passano dalla parte dei buoni e danno vita a duetti che neanche Bombolo e Thomas Milian dei tempi d'oro..comunque ottimo per passare 2 ore in spensieratezza!

domenica 16 aprile 2017

Festival cinema vintage - Il gusto della memoria


Più questo blog cresce, più iniziano ad arrivarmi ottime segnalazioni di cose interessanti, oggi faccio un pò di pubblicità ad un interessante Festival e relativo contest in quel di Roma..

FESTIVAL CINEMA VINTAGE
“IL GUSTO DELLA 
MEMORIA”
V edizione
Roma - 29, 30 e 31 settembre 2017

AL VIA IL BANDO 2017 PER FILM, DOCUMENTARI E SPOT REALIZZATI CON IMMAGINI D’ARCHIVIO AMATORIALI IN COLLABORAZIONE CON L'ISTITUTO LUCE

Tema: La Famiglia e tutte le sue declinazioni

Scadono il 30 luglio 2017 i termini per le iscrizioni alla quinta edizione del festival di cinema vintage “Il gusto della memoria,” rassegna di film ispirati alle immagini d'archivio che si terrà Roma il 29, 30 e 31 settembre 2017. Per il quarto anno è aperto il contest per registi appassionati di immagini d’archivio e il tema di quest’anno è "La Famiglia". Attraverso le immagini presenti su Nos Archives si invitano registi, aspiranti tali, studenti di scuole di cinema, studenti dei licei a raccontare la Storia da un punto di vista alternativo a quello ufficiale, con una storia anche inventata e con i materiali cinematografici presenti in nosarchives.com e nell'archivio dell'Istituto Luce. Lascadenza per l’iscrizione è fissata al 30 luglio 2017, mentre i materiali possono essere inviati entro il 30 agosto 2017. Tutte le informazioni per partecipare al bando si trovano al link www.ilgustodellamemoria.it

Il contest è aperto a tutti e articolato in tre sezioni: 
Fiction, per cortometraggi della durata massima di 12 minuti;Documentari, per opere di reportage o di docufiction della durata massima di 30 minuti e infine la sezionePubblicità, dedicata a spot pubblicitari per prodotti attuali o vintage, della durata massima di 3 minuti. Tutti i lavori devono contenere almeno il 60% di immagini d’archivio: max 1 minuto dall’Archivio Luce e il resto da nosarchives.com, che custodisce in full HD film realizzati tra il 1922 ed il 1984 girati in formato ridotto (8mm, 9,5mm, 16mm, 17,5mm e Super8, tutti digitalizzati in HD). I materiali sono scaricabili dopo l'iscrizione su www.nosarchives.com e sul sito Archivio LUCE. La musica deve essere originale o in regola con i diritti di utilizzo. Oltre al materiale scaricabile dall'archivio, si potranno usare immagini vecchie e nuove girate con qualsiasi supporto tecnologico.

Il 2017 è l’anno della Famiglia - sottolinea la direzione artistica - Tante polemiche in Italia ha suscitato la discussione sui matrimoni omosessuali, sulle adozioni, sulle famiglie monoparentali. Cosa hanno da dire i nuovi registi e autori? Come le raccontano? Ci interessa anche l’elaborazione di film che potrebbero essere dei nuovi home movies composti all'interno di home movies del XX secolo. Un dialogo tra immagini familiari. Ci sono veramente delle differenze nelle immagini di famiglie? O i nuclei familiari sono tutti un'eccezione? Ci aspettiamo di vedere, come nelle scorse edizioni, film che ci facciano riflettere”. 

Il festival, fondato e diretto dalla montatrice e regista 
Cecilia Pagliarani (co-regista con Gianni Amelio di 'Registro di classe' e montatrice di 'Felice chi è diverso', sempre di Gianni Amelio) e dall'artista Manuel Kleidman è organizzato dall'Associazione per la salvaguardia della memoria filmica amatoriale Come Eravamo, in collaborazione con l’archivio di cinema amatoriale nosarchives.com. Un evento unico, ispirato dall'opera di salvaguardia della memoria dell’archivio nosarchives, che possiede, restaura e digitalizza secondo i più innovati dispositivi dagherrotipi, negativi su vetro, diapositive, Polaroid, filmini familiari e di viaggi e di fatto costituisce il primo archivio mondiale di video ed  immagini amatoriali . Il portale ospita più di 13mila filmati e un innumerevole repertorio di immagini che hanno fatto la Storia del Ventesimo secolo.

Per maggiori informazioni:

Ufficio stampa:
Carlo Dutto
carlodutto@hotmail.it
cell. 348 0646089
Twitter: Carlo Dutto Press

venerdì 14 aprile 2017

Le nerd interviste: 22) Officina Infernale



Oggi per la serie delle nerd interviste proseguiamo con quelle fatte al Be Comics con un autore che quest'anno è uscito con ben 2 libri, la biografia di Andy Warhol per Becco Giallo e Iron Gang per Shockdom: Officina Infernale!

Ciao "Officina" e grazie per questa intervista, come nasce Iron Gang?

Praticamente nasce come webcomic, ancora un paio d’anni fa. Una volta che ho raggiunto abbastanza materiale, l’ho proposto a qualche editore, e ho avuto la fortuna che il primo editore a cui l’ho proposto è stato Shockdom: me l’hanno accettato subito, ho dovuto solo sistemare i testi..

- Tu da che ambiente provieni?


Io provengo dal fumetto! Ho iniziato a disegnare negli anni 90, mi sono sempre mosso nell’ambiente un pò più indipendente, autoproduzioni… sopratutto in questi ultimi anni mi sono sempre autoprodotto, anche se ho pubblicato per quelli di Mondadori..
Diciamo che quest’anno è il primo anno che esco sia per Shockdom e anche con un altro libro per Becco Giallo editore, che è una biografia su Andy Warhol, quest’anno ho avuto questa fortuna di uscire con due libri.
Io ho sempre seguito i supereroi come genere..

- Marvel o DC?

Marvel! Io sono più Marvel come impostazione, DC mi piace ma a volte li trovi un pò stanchi come personaggi.. Io sono più Marvel anche perché sono nato nei primi anni 70, e c’era più facilità a trovare Marvel che DC all’epoca, e quindi come imprinting ho quello!
Venivo da un periodo in cui avevo quasi smesso di disegnare, per motivi così di “scazzo”, anche diciamo a livello di stile non ero più di tanto soddisfatto. Praticamente un giorno ho deciso, ho detto “bon, adesso mi riprendo, e faccio un fumetto di supereroi!”. Io avevo già questi personaggi, collocati però in un altro tipo di contesto, però ho detto “faccio supereroi!”, e da là mi son messo, gli ho dato un pò di poteri, di abilità..


- Iron Gang mi fa venire in mente Iron Man..

Diciamo che è fondalmentalmente un mio riferimento, anche se non è proprio voluto. In realtà è l’estetica della Marvel degli anni ’70, però fino a uno un certo punto, anche se può sembrare come colorazione (perché fondalmentalmente di gusto mi piace quello) però ho voluto fare anche una roba “moderna” come impostazione. Oltretutto sono storie brevi di 6 pagine raccolte in trilogie a tema unico, ogni trilogia ha più o meno una tematica, e dopo c’è un quarto racconto che magari sviluppa un pò lo stesso tema oppure ci sono delle robe aggiuntive.
Ovviamente questa roba qua fa parte di un universo, come l’universo Marvel, è che questo essendo il primo volume, parla solo di alcune cose, poi nei futuri si amplierà ancora un pò di più!
Questa è solo una parte del mio lavoro, perché io lavoro con due correnti: ho questa parte qua che è disegnato, quasi un fumetto tradizionale, poi ho altri personaggi, che li chiamo “gli ultimi tragici eroi pulp”, ovvero sono dei personaggi praticamente con storie ambientate in un futuro ipotetico, che sono destinati a fallire, a morire. A fine storia loro sono morti!

- Ma un futuro post-atomico oppure..


A volte si, a volte no. Dipende, perché praticamente sono partito dal “Doomrider”, che era questo eroe che moriva ad ogni avventura e rinasceva. Questo era ambientato in un mondo in cui l’umanità era destinata all’estinzione per vari motivi, esoterici, robe così.
Poi c’è stato un secondo, che si chiama “Black Devil”, questo è post-atomico! La storia te la dico in breve: succede l’armageddon, la lotta fra demoni e angeli, e gli esseri umani presi dal panico scatenano una guerra nucleare, e distruggono tutto! Praticamente nel mondo ci sono stati dei sopravissuti, ma esseri ibridi, nel senso che sono mezzi demoni, malati terminali..


- Tipo “Cronache del dopobomba” di Bonvi, solo che quello era più umoristico..
    
Anche il mio è umoristico, perché non mi prendo mai troppo sul serio..
Praticamente l’inferno, per ripulire il mondo, per rifare un equilibrio crea questi demoni nuovi, di nuova generazione, che ripuliscono il mondo da questi ibridi, da questi mostri, da questo casino, e il Black Devil appunto è uno di questi personaggi!
Queste qua sono state delle mia auto-produzioni, che ho stampato io e venduto io. Purtroppo Doomrider è esaurito, Black Devil ho ancora qualche copia in formato A3 in bianco e nero. Però come stile non c’è niente di disegnato: tutto collage digitale, che simula le fotocopie, le fanzine, è una roba un pò particolare dovresti vederla, se vai nelle mie pagine della roba la vedi!
Adesso ho in lavorazione, a parte il seguito di Iron Gang, un terzo personaggio, che si chiama Iron Kobra, che però è ambientato fine anni 60, è tipo una spy story con della fantascienza sempre fine anni 60-70 a carattere super-eroistico, anche in questo qua non c’è niente di disegnato!

- Quindi la fantasia non ti manca!


Esatto! Il mio esperimento è usare il meccanismo del fumetto però usare la grafica come stile, proprio pura grafica nonostante sia di super-eroi e tutto quanto. Vorrei farlo uscire entro fine anno.


 - Volevo chiederti progetti futuri ma mi hai già risposto!

Progetti futuri appunto il seguito di Iron Gang, poi Iron Kobra, poi magari qualche altro libro magari per Becco Giallo: c’è un pò di carne al fuoco..

- Domanda originale: da dove nasce il nome Officina Infernale? Uno penserebbe a un collettivo..

Mi piace anche a me pensarlo perché io uso molti stili diversi quindi ci sta come espressione..
Nel 2009 avevo smesso di disegnare e avevo iniziato a far grafica, facevo tipo progetti grafici per gruppi, ho progettato i CD e tutto quanto..e mi firmavo così! Mi è venuto questo nome così, dopo quando ho ripreso a disegnare l’ho mantenuto perché mi piaceva, perché rimane anche, dà un pò quel senso di mistero: “chi è, chi sono, cos’è?”, infatti non sei il primo che pensa che è un collettivo, alcuni mi scrivono..

- Dandoti del voi? Magari potresti rispondergli con “noi…” tipo pluralis maiestatis


Esatto, a volte sarei pure tentato di restare al gioco..

Grazie ancora a Officina Infernale per l'intervista! 


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giovedì 13 aprile 2017

Dampyr 205: La settima chiave

Ho preso qualche giorno fa il nuovo Dampyr (siamo arrivati al numero 205) La settima chiave, il soggetto e sceneggiatura è di Claudio Falco e i disegni sono di Alessio Fortunato.
Albo molto movimentato in cui da Venezia si arriva a Praga (anche in versione "onirica") passando anche per una splendida scena "infernale". Le varie fazioni in campo si muovono e si scontrano per cercare un oggetto potentissimo, e come spesso accade Harlan Draka dovrà fare i conti con uno scomodo e misterioso alleato! Avevo particolarmente amato il numero 107 "Il musicista stregato" ambientato nella bellissima Aquileia (che ho anche visitato di persona) e questo numero ne rappresenta anche l'ideale seguito! Bella la storia e molto suggestivi e caratteristici i disegni di Fortunato!

Dampyr 205 - La settima chiave - di Falco e Fortunato - anno 2017
pagine 98 - euro 3.20
Sergio Bonelli Editore

mercoledì 12 aprile 2017

Legs Weaver: Le mura di Blackwall - di Serra e Calcaterra (1993)

Sempre nel lotto del "Grouchino" che ho recensito eri, c'era questo mini-albo dedicato a Legs Weaver, in origine allegato a Nathan Never Speciale 2. Trattasi del primo albo con protagonista Legs, pubblicato prima della serie e prima anche del numero 0 che era uscito come numero speciale per una fiera di fumetti.. I disegni sono di Ivan Calcaterra e la sceneggiatura di Antonio Serra, grazie al ritorno di una vecchia conoscenza si inizia a far luce sul passato drammatico dell'eroina. Buoni i disegni e la sceneggiatura!

Legs Weaver - Le mura di Blackwall - anno 1993
pagine 34 - euro 0 (allegato con Nathan Never Speciale 2), prezzo consigliato attuale 0.50-1 euro
Sergio Bonelli Editore




martedì 11 aprile 2017

Dylan Dog presenta Groucho - L'uomo con la bombetta - di Piccatto e Chiaverotti (1994)

 Al mercatino di Treviso di qualche settimana fa ho preso fra le altre questo albetto con una storia solitaria di Groucho: nei primi speciali di Dylan Dog abbandonati i libricini "enciclopedici" dei primissimi numeri si era passati alle storie in solitaria dell'eccentrico assistente dell'indagatore, infatti questo era allegato con lo speciale n.8 "Labirinti di paura". Per la prima volta alle prese con le storie di Groucho troviamo alla sceneggiatura Claudio "Morgan Lost" Chiaverotti, e ai disegni il consueto e bravissimo Luigi Piccatto. La storia ovviamente è divertentissima e surreale (termine in questo caso azzeccatissimo).
Si vocifera da anni che potrebbe tornare uno speciale con storie di Groucho affidate ai grossi nomi del fumetto italiano attuale (si mormorava Leo Ortolani, Zerocalcare, Giacomo Bevilacqua, ecc.), speriamo che la cosa possa avverarsi!

Dylan Dog presenta Groucho - L'uomo con la bombetta - anno1994
pagine 34 - euro 0 (allegato con Dylan Dog Special 8), prezzo consigliato attuale 0.50-1 euro
Sergio Bonelli Editore

lunedì 10 aprile 2017

Dal mercatino di Brugine: iPod Nano, iPhone 3GS, Le grandi parodie, Sprayliz


Il consueto appuntamento con gli acquisti al mercatino di Brugine di inizio mese...

Coppia di iPhone 3GS, purtroppo entrambi sono bloccati nella modalità "recovery", e se si tenta il ripristino da iTunes si ha un errore "-1", sembrerebbe un problema hardware.

Storico e compattissimo Nokia 8310, funzionante, era uno dei cellulari di punta della Nokia nel lontano 2001!

L'altrettanto storico Panasonic EB-GD96, completo di tutti gli accessori ma purtroppo mancante della batteria, notare l'enorme scritta GPRS (si usava quel standard per la connessione dati).

Il bellissimo iPod Nano di quinta generazione, da 8 GB, ha anche una piccola videocamera, questo andrà a sostituire il nostro glorioso iPod Nano di quarta generazione, ha solo la batteria che dura poco ma dovrebbe essere facilmente sostituibile!

Un curioso "risolutore di parole crociate", in inglese "Crossword Solver", della Franklin, permette appunto la risoluzione delle parole crociate suggerendoti le varie definizioni, questo è in lingua inglese, quelli che me l'hanno venduto mi hanno detto che era fra gli oggetti smarriti di un aeroporto che sono andati all'asta..

Action Figure del personaggio "Foot Elite Guard" dalla serie delle Ninja Turtles, la marca è la classica Playmate Toys e l'anno è il 1997.

Altra action figure sconosciuta, non sono riuscito ancora a identificare la serie d'appartenenza..

E concludo con i volumi: questo è lo storico primo numero de "I classici Disney" dedicato alle grandi parodie, include tra l'altro la classica storia "L'inferno di Topolino", l'anno è il 1977.

Sprayliz numero 4 edizioni Star Pocket anno 1997, ovviamente di Luca Enoch, abbastanza difficile da trovare..

Infine direttamente dal 1990 ecco questo agghiacciante albo da colorare della boy-band dei New Kids On The Block!

domenica 9 aprile 2017

Rat-Man Gigante 38 - La fine di Ratman!

Ho preso come di consueto il nuovo Rat-Man Gigante. Siamo arrivati al numero 38, con questa splendida copertina che omaggia quella celeberrima di Spider-Man, e qui si conclude la cosiddetta "trilogia del grande Nascondini", dal nome di un personaggio che non c'entra nulla con la storia principale ma che fa da conduttore alle 3 parti della stessa! Qui si arriva a metà del percorso di Rat-Man (come spiegato da Leo nell'editoriale la storia doveva essere pubblicata nel numero 50, ma poi come al solito è "andato largo" ed è arrivata sul 52, Leo pensava ancora di chiudere la serie al numero 100!). Una storia di grande impatto che ancora dopo tanti anni emoziona!
Contiene anche la storia "Rat-Men" che era inserita nell'albo speciale numero 48, quello con tutti gli omaggi di altri fumettisti, questa era l'unica storia di quell'albo fatta comunque da Leo Ortolani!

Rat-Man Gigante 38 - La fine di Rat-Man! anno 2017
pagine 64 - euro 2.50
Panini Comics



venerdì 7 aprile 2017

Le nerd interviste: 21) Stefano Antonucci


Per la serie delle nerd interviste proseguiamo con quelle fatte al Be Comics, oggi abbiamo colui che assieme a Fabbri e Perrotta ha creato il fortunato fumetto "Quando c'era lui"e in precedenza "V for Vangelo" e "Gesù la trilogia": Stefano Antonucci!

- Ciao Stefano e grazie per questa intervista! Come è nata l’idea di “Quando c’era lui”? 

  Il primo volume è uscito ad aprile dello scorso anno, sentivamo l’esigenza di fare questo tipo di operazione perché in Italia come in tutta Europa gli estremismi populisti di destra stanno avanzando.
In Italia basta vedere Lega e Grillo, in tutta Europa è successa la stessa cosa, quindi, per quello che può fare un autore satirico che vede una situazione del genere, volevamo mettere un argine o comunque descrivere quella situazione che si stava riproponendo..
E quindi abbiamo deciso di far tornare in vita il Duce, partendo dalla tesi che secondo noi in Italia il fascismo non è mai morto, o almeno la mentalità fascista non è mai morta.
Manca semplicemente l’uomo forte, come successo con Berlusconi, come successo con Grillo, quando c’è un uomo forte, davvero forte..

- L’italiano lo vota.

        
Esatto, e l’uomo forte non è una questione di partito o di apparato.
E quindi quale uomo forte migliore del Duce? Dopo le imitazioni che ci sono state, abbiamo deciso di partire da lui.
In Germania è stata fatta un’operazione simile con “Lui è tornato”, è uscito il film su Netflix, però in realtà la parte figa è il libro di Timur Vermes, che è molto più bello del film.
L’idea era un pò la stessa, la differenza è la tesi da dove è partito Timur Vermes : il gioco è far tornare in vita Hitler in Germania ma nessuno si è accorge che è il vero Hitler, pensano ad un comico, e partendo da quel gioco degli equivoci acquista sempre più potere e fa risaltare le incongruenze che ci sono anche in Germania.
Invece noi siamo partiti dall’idea che torna il Duce, e gli italiani sanno che è il Duce, proprio per quello la forza sta là..poi dato che se fosse tornato il Duce in vita oggi avrebbe vinto la elezioni, dovevamo creare un ostacolo per far procedere la storia.. e quindi è stato farlo tornare in vita ma nero, che crea un ostacolo da superare del protagonista..
 


- E quindi non può più prendersela con i neri..

L’unico nemico che poteva avere il Duce era se stesso, non c’era un nemico fattibile, quindi, dato che il nero non può essere più colpito perché il Duce è nero, non puoi andare contro il diverso sotto quell’aspetto e devi trovare un nuovo nemico contro cui coalizzare tutta l’opinione pubblica per poter acquisire voti e potere, come si fa normalmente. La Lega ha acquisito voti per anni con secessione e contro il sud, quando ha voluto allargare il suo bacino per parlare a tutta Italia ha tolto l’attenzione dal sud e si è dedicata a immigrazione eccetera. Berlusconi ha creato il “comunista”, come nemico, come immaginario, e gli ha dato un’importanza e un peso molto più ampio di quello che aveva, perché non c’erano i comunisti, però Berlusconi ha sempre rilanciato quella cosa là! Un Di Pietro, a livello di storytelling, come nemico si era creato Berlusconi, infatti non a caso più cresceva il potere berlusconiano, quindi attorno al 2005, più il Di Pietro di allora con l’Italia dei valori acquisiva voti e rubava voti al centro-sinistra.
In politica bisogna creare una narrazione, perché è una narrazione che tiene alta l’attenzione (come insegna ogni buon film o ogni buona storia) quindi c’è bisogno di un nemico contro cui combattere.
Dato che non si poteva più giocare contro l’immigrazione, visto che il Duce era nero, quello è diventato un punto di forza e ci si è scagliati contro il “gender”!

- Cosa che sta avvenendo anche nella realtà!

Si si infatti volevamo giocare con tutte le situazioni…Adinolfi insegna!

- Adesso farete una raccolta ?

La raccolta esce il 6 aprile, raccoglie tutti e 4 i numeri, l’unica differenza è che ci saranno 2 introduzioni e uno scritto finale nostro. Le introduzioni sono di Max Collini (degli Offlaga Disco Pax e Spartiti) e di Tito Faraci.
Poi niente, abbiamo fatto la copertina figa apposta, perché ci hanno chiesto di fare una cosa..

- Alla David Bowie!

Si, esatto! Che poi il concept in realtà è molto carino perché questa non è quella definitiva, quella definitiva sul fronte è lui con gli occhi chiusi, sul retro c’è la stessa immagine ma con il Duce nero con gli occhi aperti! E’ roba da grafici, ma ci siamo divertiti parecchio..


- E' stata geniale anche la copertina del primo numero, col Duce rovesciato!

Il primo numero ha creato non poco imbarazzo nelle edicole italiane, tant’è che molti lo vendevano come fosse una cosa pro Duce, altri non capivano..

- Anch’io quando l’ho comprato un pò mi vergognavo perché non volevo che pensassero fosse una cosa pro Duce!

(Antonucci ride ndr) Guarda tantissimi l’hanno venduto affiancati ai calendari del Duce!

- Pensa la sorpresa!

E’ stato bellissimo, è quello che volevamo: l’effetto distorsivo, ci è riuscito bene!
Il discorso è che il fumetto è un ottimo mezzo di comunicazione, però spesso è molto autoreferenziale, ovvero è chiuso all’interno del mondo del fumetto, semplicemente perchè tratta tematiche all’interno di un determinato mondo super eroistico, eccetera.. Però come mezzo ha un potenziale enorme, basta vedere Zerocalcare, Labadessa, Maicol & Mirco, tutta gente che parla a persone al di fuori del mondo del fumetto. E’ quello che in parte è successo anche con noi, perché  semplicemente hai toccato tematiche che possono toccare tutti, cioè mia madre lo ha letto, mia madre non leggerebbe mai una cosa riguardo Superman o quant’altro, perché non sono tematiche che le interessano o a cui è appassionata.
Non è una questione del mezzo, appunto il mezzo è potentissimo, anzi con i social, con la velocità dei nuovi media, con il calo di attenzione, eccetera probabilmente il fumetto a livello di scrittura e immagini dopo il video è il mezzo di comunicazione più forte e più potente che c’è in questo periodo!
Sta tutto a parlare di argomenti che poi siano di interesse, cioè più tratti un argomento di interesse generale, più diffusione puoi avere, e poi l’immagine è da sempre più forte della parola scritta, non a caso si sono incazzati quelli di CasaPound… Si sono incazzati contro il fumetto, se la sono presa con Zerocalcare e quant’altro perché l’immagine è potente..

- Ma a parte i fatti noti con quelli di CasaPound, avete avuto altri problemi? Querele o altro?

Beh a parte minacce di querele, no! Perché non ci sono gli estremi..

- Magari qualcuno poteva riconoscersi in qualche personaggio, ma non essendoci i nomi..

Il punto è sempre che non ci sono gli estremi su quello che hai scritto: è satira, è parodia..
Ci hanno minacciato di querela ma perché erano sotto campagna elettorale, se volevano querelarci l’avrebbero fatto e se ci avessero querelato, avrebbero perso!


- Invece problemi con i social, tipo ban o roba del genere?

Oddio, c’è stato un piccolo ban per l’immagine di copertina, ma roba da poco..

- Ti chiedo perché ultimamente ci sono stati diversi autori satirici bannati da facebook e altro ..

Tipo Mario Natangelo..

- Ma dal PD poi!

E si, perché il PD è democratico! Poi Alessio Spataro con i grillini..

- A Spataro gli hanno dato l’ergastolo, è stato fuori mesi !


Ora è tornato anche lui!

- Ormai hanno un potere questi social..

Beh, è comunicazione! Quando poi arriva a tante persone è un mezzo di comunicazione importante, ci sono i pro e i contro. Quando parli sui social non stai parlando con te o con me a fianco, sei a mezzo stampa, c’è un riconoscimento ufficiale, è passibile di querela perché è pubblica la cosa! Quindi quando li usi devi usarli sapendo di..

- Ma quindi chiunque può inventarsi di segnalarti..

L’idea di partenza che mi sono fatto io è che uno pensa sempre di scrivere nella sua piccola cerchia, però i post, a meno che non li limiti, e anche quando li limiti con gli screenshot eccetera, sono pubblici, e quindi l’unica regola che uno si può dare è che quando scrive sa che sta scrivendo una cosa che è pubblica, fine. Quindi sa che quella cosa può arrivare a chiunque..
Il che non vuol dire auto-limitarsi, auto-censurarsi, sia chiaro, però vuol dire sapere quello che si sta a fare , cioè non puoi diffamare, perché è passibile di querela. Magari con un amico al bar ti scappano frasi che sarebbero passibili di querela ma non lo sono perchè stai in un luogo o contesto privato, qui no!


- Parlami di Gesù : la trilogia.

E’ una raccolta delle prime tre autoproduzioni che abbiamo fatto. La trama è semplice: Gesù torna sulla terra, perché il Padre ce lo rimanda dato che sono in crisi di fedeli, e quindi lui trova ogni volta un modo nuovo per parlare alle masse. Sono tre storie autoconclusive, abbiamo fatto la copertina ispirata a Star Wars per festeggiare la trilogia e raccoglierle tutti e 3!

- Invece V for Vangelo?

V for Vangelo è una storia unica con sempre gli stessi personaggi, autoconclusiva quindi più lunga..

- Sarebbe il seguito della trilogia?

No, in realtà è pensato come fosse un prequel! Però è leggibile in forma separata. La differenza è che questa è una storia lunga che si sviluppa in un unico volume, quindi a più ampio respiro, l’altro sono 3 storie veloci autoconclusive.


- Ultima cosa, progetti futuri?

A ottobre esce il Piccolo Fuhrer! Nel primo numero abbiamo fatto questa parodia del Piccolo Principe che poi era una finta pubblicità, ora ce lo stanno chiedendo tantissimi e abbiamo deciso di farlo veramente. Sarà un libro scritto, con le illustrazioni. Fondalmentalmente l’idea di partenza era caruccia perché nel 2016 sono scaduti i diritti editoriali sia del Piccolo Principe e del Mein Kampf, quindi era di fare questo mashup che deve sembrare scritto da gente di estrema destra, tant’è che cambieremo perfino le nostre biografie per far andare in confusione un pò tutti, e sarà una propaganda per bambini!


- Sarà bello vedere dove lo mettono in libreria!

Vediamo dove la mettono in libreria, siamo curiosi!

Grazie ancora a Stefano per l’intervista e a presto!




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