venerdì 9 giugno 2017

Le nerd interviste: 30) Paolo Antiga

Oggi per la serie delle nerd interviste abbiamo un fumettista che collabora per The Cannibal Family, The Noise e altre serie, e che ho incontrato alla manifestazione "Fumetti al museo" di qualche settimana fa: Paolo Antiga!

- Ciao Paolo e grazie per questa intervista, vuoi raccontarmi dei tuoi inizi come disegnatore?

Ho fatto la mia prima uscita attorno al 2010, però non con The Cannibal Family. Ho fatto i miei primi lavori attorno al 2010, e poi dal 2013 invece sono in squadra con The Cannibal Family.

giovedì 8 giugno 2017

Topolino 3210 - Il papero senza passato - di Giorgio Cavazzano

Ho preso qualche giorno fa Topolino 3210 contenente all'interno un altro capolavoro disegnato dal maestro Cavazzano, questa volta alle prese con una "parodia" (ma come di consueto più che parodia è un omaggio) del film "L'uomo senza passato" di Aki Kaurismaki! Giustamente la sceneggiatura è del finlandese Kari Korhonen, che già aveva sceneggiato altre storie Disney.
L'omaggio è sempre molto godibile, penso si possa apprezzare pienamente anche se non si ha visto il film originale.
Di interessante in questo numero c'è anche una storia di Fantomius ladro gentiluomo (colui che ispirò Paperinik!) di Marco Gervasio, con cameo iniziale di tre ragazzini provenienti da un certo telefilm di successo, e inoltre una storia di Indiana Pipps, il cugino avventuroso di Pippo!

Topolino 3210 - autori vari
pagine 162- euro 2.50
Panini Comics


mercoledì 7 giugno 2017

Volt 3 - di The Sparker

E' uscito nei giorni scorsi il numero 3 di Volt (Che vita di Mecha..). Continuano le avventure all'interno della nostra fumetteria preferita, e questa volta Volt dovrà vedersela con un nuovo personaggio, che potrebbe però diventare per lui una persona importante e una guida: il titolo a tal proposito è particolarmente azzeccato! Ritorna anche l'antagonista del numero precedente e l'ultima vignetta introduce un nuovo mistero: mi piace molto la scelta di lasciare un "cliffhanger" alla fine di ogni numero! Completano il numero le consuete storie vere di vita vissuta nelle fumetterie e due storie di "Noi Robot", un'altra creazione dell'autore, cioè delle strisce umoristiche con protagonisti i robottoni della nostra infanzia. Non perdetevi nell'ultima pagina l'esilarante mappa della fumetteria!

 

Volt 3 - The Sparker - anno 2017
pagine 64 - euro 2.99 
Edizioni Saldapress

martedì 6 giugno 2017

Wonder Woman: la recensione di coppia!



La nostra recensione di coppia di Wonder Woman , di Patty Jenkins

lunedì 5 giugno 2017

Alla ricerca della fuffa nerd: 6) Mercatino di Piazzola sul Brenta

Oggi per il nostro viaggio alla ricerca della fuffa nerd facciamo tappa al secondo mercatino più grande d'Italia: quello di Piazzola sul Brenta!

domenica 4 giugno 2017

Qualche acquisto dei giorni scorsi: Diabolik, DoubleDuck, giochi per PS3, Compaq Armada...


Un veloce resoconto degli acquisti effettuati nei consueti negozi dell'usato. In questa foto potete vedere una bella raccolta di Diabolik contente le prime due storie in assoluto, due mini-cornici digitali avute per 50 cent l'una ma con batteria super-esaurita e una cartuccia per la console per bambini SmartTv della Clementoni "Il bosco dei numeri"

venerdì 2 giugno 2017

Le nerd interviste: 29) Fabrizio Capigatti

Quest'oggi per le nerd-interviste concludiamo con quelle fatte al Be Comics di Padova con lo sceneggiatore e co-creatore del supereroe Capitan Venezia e degli altri "Capitani": 
Fabrizio Capigatti!

Ciao Fabrizio e grazie per l'intervista, come nasce Capitan Venezia?

La prima versione è nata nel 2008, ed era una versione molto più cartoonesca e più per bambini. Nel 2012 poi abbiamo pensato di riprendere i personaggi e dargli una svolta più adulta, stilisticamente,  come grafica, avvicinarsi proprio alla Marvel come concetto e quindi siamo ripartiti quasi da 0 con questo universo.
Fondamentalmente ci piaceva l’idea della territorialità del personaggio.Noi crediamo che si possa fare un tipo di fumetto differente anche in Italia. Secondo me il super-eroistico quando è stato fatto in Italia è stato fatto come parodia dell’esistente e, seppur trovo che sia corretto un uso un pò scanzonato delle storie, però secondo me la forza era quella di avere dei personaggi con una forte identità, sfruttando quello che è comunque il nostro bagaglio storico, culturale, e in più utilizzando come sub-plot delle vicende in realtà anche un pò di denuncia. Capitan Venezia parla di grandi navi, c’è l’arresto del sindaco, problemi che sono interessanti...

giovedì 1 giugno 2017

Bambini - di sTUDIOpAZZIA

Bambini è il primo libretto autoprodotto dal fumettista sTUDIOpAZZIA (si scrive proprio così), che ho conosciuto e intervistato al Rovigo Comics. Trattasi di una raccolta di storie con protagonisti dei (incredibile a dirsi :)) bambini che vivono le proprie avventure fra fantasia e realtà. Ogni protagonista è tratteggiato in maniera unica, e nelle vicende narrate molti si riconoscerano (il mitico TeleTutto, il costume di Zorro a Carnevale..).
I riferimenti , che mi sono stati confermati anche dall’autore, sono Calvin & Hobbes e anche un pizzico di Peanuts, ma poi tutto evolve fino a diventare una creazione unica e molto promettente!
In poche pagine si sorride e ci si commuove, e questo sbalzo di emozioni racchiuso in poche pagine è sintomo di un’ottima opera prima!

Bambini - di studiopazzia - anno 2017
Pagine 47 - euro 4
Per info il Blog di studiopazzia

mercoledì 31 maggio 2017

Oh! Il libro delle meraviglie - di Leo Ortolani

 Questo volume che ho preso nei giorni scorsi racchiude tutte le storie appartenenti ai volumi (introvabili) Le meraviglie della natura, della natura 2 e della tecnica realizzati da Leo Ortolani negli anni ’90. Le meraviglie sono delle specie di documentari a fumetti in cui Leo ironizza sulle assurdità del mondo moderno e non solo, quelle che preferisco personalmente sono “Il drogato” e “Il morto”, con i loro finali amari.
Ci sono anche delle storie inedite realizzate per l'occasione: L'anziano, Il cristiano tepido, Il pedofilo, L'educazione sessuale, e tramite queste si può notare il netto progresso del disegno e dell’umorismo di Leo nel corso di tutti questi anni!

Oh! Il libro delle meraviglie - di Leo Ortolani - 2017
Pagine 244 - euro 18
Bao Publishing

martedì 30 maggio 2017

A bit of hi[story] - Legacy

In questi giorni mi sono arrivate foto e segnalazioni di filmati a proposito della manifestazione A bit of [hi]story di Torino, quindi ho deciso di ragrupparle in questo post..
La foto di apertura mi vede protagonista sul palco con il grande Doc Manhattan!

domenica 28 maggio 2017

venerdì 26 maggio 2017

Le nerd interviste: 28) Enrico Simonato

Oggi per la serie delle nerd interviste abbiamo un architetto e designer con la passione per il fumetto e l'illustrazione, che abbiamo incontrato al Be Comics a Padova: Enrico Simonato!

Ciao Enrico e grazie per l'intervista, una domanda classica: come hai iniziato?

In realtà non c’è un giorno in cui ho iniziato a disegnare, perché ho iniziato fin da bambino. Ho avuto la fortuna di avere tanti fogli di carta a casa perché mia mamma lavorava come segretaria all’interno di una scuola, e lei svolgeva anche dei lavori a casa di battitura a macchina, così avevo risme di carta disponibili tutto il giorno per disegnare. E quindi era il mio strumento di gioco, lo usavo proprio per creare dei miei giochi o i miei disegni, sfogavo tutta la fantasia nel disegno!
Poi sicuramente una buona colpa, se vogliamo dargliela, è degli anime giapponesi che mi son visto da bambino, perché mi hanno sicuramente influenzato nell’immaginario. Mi hanno spronato a provare a replicare i cartoni animati su carta, a provare a copiare le figurine dell’album delle figurine più in grande, sicuramente quello è stato importante per me.

giovedì 25 maggio 2017

PowerBook Pismo (2000)

Mesi fa ho preso questo storico portatile della Apple della serie dei PowerBook, non dava segni di vita ma a Torino all'A bit of history l'amico Lucio mi ha dato una dritta che ne ha permesso la rinascita! Quello che non ne permetteva l'accensione era la batteria ormai defunta, escludendo questa il portatile è ripartito (ovviamente alimentato a rete). Per escluderla bisogna alzare la tastiera, e si noterà un piccolo connettore al centro, basta staccare questo!

mercoledì 24 maggio 2017

Segnalazione: Festival Animavì a Pergola (Pesaro Urbino)

Oggi una piccola pausa dai miei consueti post per una segnalazione di un evento che rilancio volentieri!

Pergola (PU) – 13/ 16 luglio 2017

Animavì
Festival Internazionale del Cinema d’animazione poetico

seconda edizione

lunedì 22 maggio 2017

domenica 21 maggio 2017

Rat-Man Gigante 39 - I fantastici!

Ho preso qualche giorno fa il nuovo Rat-Man Gigante: siamo arrivati al numero 39 di questa bellissima e curata ristampa del nostro ratto preferito. Qui c'è la prima parte della saga dei "Fantastici", ovvero una divertente parodia del gruppo di super-eroi più amato da Leo Ortolani. Parodia che comunque si interseca con la storia principale, si già visto nel Gigante precedente che Rat-Man ha dovuto fare delle scelte drastiche, e funge anche da pausa (come già detto in teoria dovevamo essere a metà della vita editoriale della serie originale del Rat-Man).
Contiene anche la divertente ma maliconica storia "Stessa spiaggia, stesso sale", con il ritorno di Cinzia Lovable!

Rat-Man Gigante 39 - I Fantastici! - anno 2017
pagine 64 - euro 2.50
Panini Comics

venerdì 19 maggio 2017

Le nerd interviste: 27) Alessandro "Doc Manhattan" Apreda


Stasera per la serie delle nerd interviste abbiamo un giornalista, scrittore, sceneggiatore di fumetti e creatore di un seguitissimo blog punto di riferimento per tutti noi nerd, che ho avuto la fortuna di incontrare domenica al A Bit of [hi]story: Alessandro "Doc Manhattan" Apreda!

Ciao Alessandro e grazie per questa intervista, come nasce il nerd che è dentro al Dr. Manhattan, ritieni di essere sempre stato nerd? 

Penso di si, quando sei ragazzino in realtà ti piacciono le cose che piacciono a tutti gli altri ragazzini, quando inizi a crescere e ti affezioni ai fumetti, ai videogiochi e magari molte altre persone non seguono più quegli interessi ti rendi conto di esser nerd. O almeno per i nerd della mia generazione, adesso è un pò più difficile perché ad esempio i videogiochi sono molto più mainstream, sono molto più diffusi, però nei fine anni ’80 primi anni ’90 se continuavi a giocare con i videogiochi e a leggere i fumetti dei supereroi o i primi manga che sono arrivati in Italia, ne avevi la tessera, un passaporto da Nerd automaticamente!

- Qual’è stato il tuo primo lavoro?

                                                                                                                                                                  Quello che faccio anche adesso, il giornalista! Ho iniziato a scrivere di videogiochi alla fine degli anni ’90 per varie riviste, poi ho lavorato in realtà anche su riviste non di videogiochi, adesso collaboro con dei siti importanti internazionali però mi occupo sempre di quello, di videogiochi, di tecnologia, quindi sostanzialmente ho fatto un solo lavoro in vita mia!

- E fai quello che ti piace..


Si, ho avuto sempre la grande fortuna di trovarlo subito nel periodo anche in cui era anche più facile rispetto ad adesso, e ho avuto questa fortuna che continua anche oggi, speriamo continui ancora a lungo di fare comunque un lavoro che mi piace e mi diverte molto!

- Una cosa che sento dire spesso è: se vuoi lavorare nell’ambito nerd devi trasferirti a Roma o Milano, invece tu sei sempre riuscito a restare nella tua realtà locale..


Si, quando ero ragazzino sognavo di scrivere per le riviste di videogiochi, Zzap!, The Games Machine, Consolemania, eccetera. Non era possibile perché dovevi effettivamente vivere a Milano, perché ti consegnavano fisicamente i giochi, andavi lì a battere il pezzo in redazione, eccetera. Conosco persone che da Cosenza o comunque dal sud si sono trasferite a Milano per lavorare per Xenia (la casa editrice di Zzap! ndr) all’epoca. Però ho avuto la fortuna che fine anni ’90 con l’avvento di internet si è aperta la collaborazione sulle riviste di questo tipo anche a chi abitava in tutto in resto dello stivale. Quindi ho iniziato a lavorare per Super Console, per riviste, come Chip, di informatica, perché semplicemente bastava una banale connessione a 56K a casa e un pò di fantasia, ti mettevi lì, scrivevi i pezzi, li facevi girare..Ripeto c’erano molte più realtà rispetto ad oggi a cui proporre i tuoi pezzi, quindi era più semplice. Internet ha davvero permesso a chiunque..

- Internet di contro poi ha fatto chiudere molte realtà..


Si, poi in un secondo momento il rovescio della medaglia è stato questo: chiaramente con la diffusione sempre più massiva di internet quel tipo di informazioni, recensioni, le guide, eccetera, si trovavano su internet più fresche, con aggiornamenti più frequenti e gratis soprattutto, e questo si è mangiato un pò alla volta il mercato delle riviste di videogiochi. Però è anche l’evoluzione del mezzo: alla fine i contenuti sono gli stessi, si è evoluto il mezzo attraverso cui vengono proposti, oggi sono i siti di videogiochi anzichè le riviste di videogiochi, che sono rimaste ormai molto poche, però sostanzialmente poi i contenuti quelli.


- Ma il primo videogioco a cui hai giocato?

Me lo ricordo perché ho scritto un post sul blog anni fa, è stato credo Phoenix in un bar al mare, perché, per i più vecchietti come noi, prima dell’avvento delle sale giochi c’erano i bar e le pizzerie che avevano i cassoni, all’esterno d’estate, oppure all’interno d’inverno..

- 50 lire ?

No, erano già 100! Però soprattutto andavano forti i punti telefonici, al mare, c’erano le cabine del telefono e c’erano i videogiochi, quindi c’era questa popolazione mista formata da settantenni che telefonavano a casa, gente che fumava e gente che smadonnava per seguire i cassoni.. E il primo a cui ho giocato credo sia stato Phoenix, che era uno sparatutto, alla Space Invaders..

- E il primo fumetto invece? Topolino?

Credo sicuramente qualche fumetto western che mio padre portava a casa. Ho iniziato a sfogliare i fumetti, a consumarli, ancora prima di leggere. Mi leggevo Topolino, non sapevo leggere, quando non trovavo qualcuno che me lo leggesse in casa mi inventavo le storie, cioè mi immaginavo cosa si potessero dire in quelle nuvolette piene di quel linguaggio strano che non capivo ancora, non sapendo leggere. Però sicuramente il western, e sin da piccolissimo fumetti di supereroi, mi facevo comprare le buste sorpresa perché all’interno c’erano i vecchi numeri dell’Uomo Ragno Gigante, I Fantastici 4 Gigante, Thor e i Vendicatori, perché adoravo le storie dei supereroi. Quindi le leggevo in differita di diversi anni.

- Quelli che avevano colpito anche Leo Ortolani..

Esatto, i Fantastici 4 formato Gigante!

- Da cui Rat-Man Gigante.. Progetti futuri?

Progetti futuri: tante cose, di un paio non posso parlare. C’è un fumetto che è in cantiere a cui tengo molto spero possa vedere la luce molto presto, c’è Radium l’etichetta digitale anche mia che proporrà altre novità, insomma cose nel pentolone tante, speriamo di arrivare a fine cottura.

 
- In pratica avete questa etichetta digitale e proponete i fumetti con il meccanismo del crowdfunding..

Proponiamo dei fumetti, con il meccanismo del crowdfunding li produciamo e poi vengono stampati da Saldapress. Abbiamo fatto finora quattro volumi di tre fumetti diversi, perchè di Quebrada ne abbiamo fatti due, e adesso il prossimo: partirà fra pochi giorni una campagna di un fumetto scritto da Casty, che è un autore Disney, disegnato da Ryan Lovelock, che non è un nome d’arte di un porno-divo come potrebbe sembrare, ma è un disegnatore di fumetti super-ingamba. Penso che nel corso della prossima settimana finalmente potremo lanciare la campagna. E’ una bomba, è davvero una bomba! Non vedo l’ora che esca, lo sto dicendo da un pò, però ci stiamo lavorando e ormai ci siamo.

- Avete vinto anche dei premi, vero?

Rim City, che è quello che ho scritto io, ha vinto un premo l’anno scorso al Romics, abbiamo avuto altre nomination, tipo al Boscarato per la colorazione di un altro volume. Siamo negli inizi proprio, il feedback è buono, i lettori in media son contenti..

- Come ti è venuta l’idea anche di produrre i fumetti?

E’ venuta perché in realtà con Matteo Casali, che è mio partner e complice in questa impresa, stavamo discutendo da anni l’idea di fare delle nuove storie di Quebrada, perché io sono un appassionato di questo fumetto che esisteva già da diversi anni che lui aveva lanciato con una sua produzione indipendente molti anni fa assieme a Giuseppe Camuncoli e tanti altri artisti. Quindi l’idea era di fare nuove storie di Quebrada, poi siamo partiti da lì e l’idea si è allargata poi a produrre fumetti scritti inizialmente da noi e adesso aperti alla collaborazione anche con autori importanti come Casty, come Joe R. Lansdale che è un romanziere americano molto famoso, come Wu Ming, collettivo di autori di romanzi, insomma abbiamo in cantiere grandi belle cose anche con nomi internazionali importanti. L’obbiettivo rimane sempre lo stesso: di base, di fare dei fumetti che costino il meno possibile per i lettori, però abbiano un compenso professionale per tutti quelli che partecipano, che è una cosa che il crowdfunding ti permette di fare. Se il progetto lo presenti bene, il progetto va in porto, si crea un circolo virtuoso.

 Grazie ad Alessandro per l'intervista!

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