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martedì 19 settembre 2017

Il piccolo Fuhrer - anteprima gratuita - di Antonucci, Fabbri e Perrotta


Ho preso nei giorni scorsi l'anteprima gratuita della nuova fatica del team già responsabile della saga di "Quando c'era lui", cioè Stefano Antonucci, Daniele Fabbri e Mario Perrotta. Tutto nasce da una finta pubblicità contenuta all'interno degli albi sul "duce rinato" su di un libro illustrato per bambini scritto da Hitler e parodia de "Il piccolo principe". A ottobre il libro uscirà realmente (ovviamente scritto solo "per finta" dal Fuhrer) e in questo opuscolo ne è presente un breve estratto. Sarà un libro che molto probabilmente spiazzerà e farà discutere come la loro opera precedente!

Il Piccolo Fuhrer - anteprima gratuita - di Antonucci, Fabbri e Perrotta
pagine 8 - gratis
Shockdom

mercoledì 26 luglio 2017

Orgoglio Nerd presenta: L'ultimo spettacolo - di Daccò, Lauro, Megna

Qualche giorno fa al Sheerwood Festival di Padova, aprofittando di uno stand ricco di libri ho preso fra gli altri questo volume di qualche mese fa edito da Shockdom. E' stato scritto da Daniele "Rinoceronte" Daccò (il direttore del portale Orgoglio Nerd), disegnato da Carlo "Cid" Lauro e colorato da Roberto Megna. In questo albo si immagina cosa accadrebbe se la redazione di Orgoglio Nerd fosse una lega di super-cattivi, e quindi si arriva ad un discorso più in generale su cosa significhi essere "cattivo" e cosa essere un super-eroe, e sul fatto che non può esserci uno senza l'altro (non so perché ma mi ha ricordato il cartone animato "MegaMind"). Purtroppo per godere appieno della storia bisognebbe aver letto anche il volume precedente, comunque la storia risulta lo stesso molto interessante! Belle anche le copertine che suddividono i vari capitoli e la storia "fiabesca" finale creata da Alessandra "Fuoribionda" Zanetti.

Orgoglio Nerd presenta: L'ultimo spettacolo - di Daniele Daccò, Carlo Lauro e Roberto Megna
pagine 112 - euro 12
Shockdom

giovedì 13 luglio 2017

Trinità e Bambino - Il bordello di New Orleans - di Baldelli e Baldisserotto

Ho preso in questi giorni, da buon fan di Bud Spencer & Terence Hill, questo albo a fumetti con una storia inedita della mitica coppia di pistoleri Trinità e Bambino! I disegni sono di Alberto Baldisserotto e i testi di Leonardo Baldelli. La storia in pratica è un prequel dei film di Trinità degli anni '70, è ambientata a New Orleans (in un film infatti si fa riferimento al bordello gestito dalla madre dei fratelli che si trova qui) ed  è quasi un giallo con i due costretti ad indagare su un bordello rivale e su un giro di soldi "sporchi". Si vede che c'è molta passione dietro, perché sia i dialoghi che i disegni (con un bellissimo effetto seppia) sono molto precisi, in particolare nei dialoghi sembra quasi di sentire la voce di Bud e Terence! Giusta anche la scelta di limitare le scazzottate ad una sola, un albo a fumetti fatto solo di scazzottate non avrebbe reso come un film! Molto interessanti anche le schede di approfondimento finali su New Orleans, su Bud e Terence e sulla realizzazione del fumetto. Ora mi piacerebbe leggere un seguito ambientato cronologicamente dopo i due film..

Trinità e Bambino - Il bordello di New Orleans - di Baldelli e Baldisserotto
pagine 112 - euro 12,00
Shockdom

venerdì 14 aprile 2017

Le nerd interviste: 22) Officina Infernale



Oggi per la serie delle nerd interviste proseguiamo con quelle fatte al Be Comics con un autore che quest'anno è uscito con ben 2 libri, la biografia di Andy Warhol per Becco Giallo e Iron Gang per Shockdom: Officina Infernale!

Ciao "Officina" e grazie per questa intervista, come nasce Iron Gang?

Praticamente nasce come webcomic, ancora un paio d’anni fa. Una volta che ho raggiunto abbastanza materiale, l’ho proposto a qualche editore, e ho avuto la fortuna che il primo editore a cui l’ho proposto è stato Shockdom: me l’hanno accettato subito, ho dovuto solo sistemare i testi..

- Tu da che ambiente provieni?


Io provengo dal fumetto! Ho iniziato a disegnare negli anni 90, mi sono sempre mosso nell’ambiente un pò più indipendente, autoproduzioni… sopratutto in questi ultimi anni mi sono sempre autoprodotto, anche se ho pubblicato per quelli di Mondadori..
Diciamo che quest’anno è il primo anno che esco sia per Shockdom e anche con un altro libro per Becco Giallo editore, che è una biografia su Andy Warhol, quest’anno ho avuto questa fortuna di uscire con due libri.
Io ho sempre seguito i supereroi come genere..

- Marvel o DC?

Marvel! Io sono più Marvel come impostazione, DC mi piace ma a volte li trovi un pò stanchi come personaggi.. Io sono più Marvel anche perché sono nato nei primi anni 70, e c’era più facilità a trovare Marvel che DC all’epoca, e quindi come imprinting ho quello!
Venivo da un periodo in cui avevo quasi smesso di disegnare, per motivi così di “scazzo”, anche diciamo a livello di stile non ero più di tanto soddisfatto. Praticamente un giorno ho deciso, ho detto “bon, adesso mi riprendo, e faccio un fumetto di supereroi!”. Io avevo già questi personaggi, collocati però in un altro tipo di contesto, però ho detto “faccio supereroi!”, e da là mi son messo, gli ho dato un pò di poteri, di abilità..


- Iron Gang mi fa venire in mente Iron Man..

Diciamo che è fondalmentalmente un mio riferimento, anche se non è proprio voluto. In realtà è l’estetica della Marvel degli anni ’70, però fino a uno un certo punto, anche se può sembrare come colorazione (perché fondalmentalmente di gusto mi piace quello) però ho voluto fare anche una roba “moderna” come impostazione. Oltretutto sono storie brevi di 6 pagine raccolte in trilogie a tema unico, ogni trilogia ha più o meno una tematica, e dopo c’è un quarto racconto che magari sviluppa un pò lo stesso tema oppure ci sono delle robe aggiuntive.
Ovviamente questa roba qua fa parte di un universo, come l’universo Marvel, è che questo essendo il primo volume, parla solo di alcune cose, poi nei futuri si amplierà ancora un pò di più!
Questa è solo una parte del mio lavoro, perché io lavoro con due correnti: ho questa parte qua che è disegnato, quasi un fumetto tradizionale, poi ho altri personaggi, che li chiamo “gli ultimi tragici eroi pulp”, ovvero sono dei personaggi praticamente con storie ambientate in un futuro ipotetico, che sono destinati a fallire, a morire. A fine storia loro sono morti!

- Ma un futuro post-atomico oppure..


A volte si, a volte no. Dipende, perché praticamente sono partito dal “Doomrider”, che era questo eroe che moriva ad ogni avventura e rinasceva. Questo era ambientato in un mondo in cui l’umanità era destinata all’estinzione per vari motivi, esoterici, robe così.
Poi c’è stato un secondo, che si chiama “Black Devil”, questo è post-atomico! La storia te la dico in breve: succede l’armageddon, la lotta fra demoni e angeli, e gli esseri umani presi dal panico scatenano una guerra nucleare, e distruggono tutto! Praticamente nel mondo ci sono stati dei sopravissuti, ma esseri ibridi, nel senso che sono mezzi demoni, malati terminali..


- Tipo “Cronache del dopobomba” di Bonvi, solo che quello era più umoristico..
    
Anche il mio è umoristico, perché non mi prendo mai troppo sul serio..
Praticamente l’inferno, per ripulire il mondo, per rifare un equilibrio crea questi demoni nuovi, di nuova generazione, che ripuliscono il mondo da questi ibridi, da questi mostri, da questo casino, e il Black Devil appunto è uno di questi personaggi!
Queste qua sono state delle mia auto-produzioni, che ho stampato io e venduto io. Purtroppo Doomrider è esaurito, Black Devil ho ancora qualche copia in formato A3 in bianco e nero. Però come stile non c’è niente di disegnato: tutto collage digitale, che simula le fotocopie, le fanzine, è una roba un pò particolare dovresti vederla, se vai nelle mie pagine della roba la vedi!
Adesso ho in lavorazione, a parte il seguito di Iron Gang, un terzo personaggio, che si chiama Iron Kobra, che però è ambientato fine anni 60, è tipo una spy story con della fantascienza sempre fine anni 60-70 a carattere super-eroistico, anche in questo qua non c’è niente di disegnato!

- Quindi la fantasia non ti manca!


Esatto! Il mio esperimento è usare il meccanismo del fumetto però usare la grafica come stile, proprio pura grafica nonostante sia di super-eroi e tutto quanto. Vorrei farlo uscire entro fine anno.


 - Volevo chiederti progetti futuri ma mi hai già risposto!

Progetti futuri appunto il seguito di Iron Gang, poi Iron Kobra, poi magari qualche altro libro magari per Becco Giallo: c’è un pò di carne al fuoco..

- Domanda originale: da dove nasce il nome Officina Infernale? Uno penserebbe a un collettivo..

Mi piace anche a me pensarlo perché io uso molti stili diversi quindi ci sta come espressione..
Nel 2009 avevo smesso di disegnare e avevo iniziato a far grafica, facevo tipo progetti grafici per gruppi, ho progettato i CD e tutto quanto..e mi firmavo così! Mi è venuto questo nome così, dopo quando ho ripreso a disegnare l’ho mantenuto perché mi piaceva, perché rimane anche, dà un pò quel senso di mistero: “chi è, chi sono, cos’è?”, infatti non sei il primo che pensa che è un collettivo, alcuni mi scrivono..

- Dandoti del voi? Magari potresti rispondergli con “noi…” tipo pluralis maiestatis


Esatto, a volte sarei pure tentato di restare al gioco..

Grazie ancora a Officina Infernale per l'intervista! 


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venerdì 7 aprile 2017

Le nerd interviste: 21) Stefano Antonucci


Per la serie delle nerd interviste proseguiamo con quelle fatte al Be Comics, oggi abbiamo colui che assieme a Fabbri e Perrotta ha creato il fortunato fumetto "Quando c'era lui"e in precedenza "V for Vangelo" e "Gesù la trilogia": Stefano Antonucci!

- Ciao Stefano e grazie per questa intervista! Come è nata l’idea di “Quando c’era lui”? 

  Il primo volume è uscito ad aprile dello scorso anno, sentivamo l’esigenza di fare questo tipo di operazione perché in Italia come in tutta Europa gli estremismi populisti di destra stanno avanzando.
In Italia basta vedere Lega e Grillo, in tutta Europa è successa la stessa cosa, quindi, per quello che può fare un autore satirico che vede una situazione del genere, volevamo mettere un argine o comunque descrivere quella situazione che si stava riproponendo..
E quindi abbiamo deciso di far tornare in vita il Duce, partendo dalla tesi che secondo noi in Italia il fascismo non è mai morto, o almeno la mentalità fascista non è mai morta.
Manca semplicemente l’uomo forte, come successo con Berlusconi, come successo con Grillo, quando c’è un uomo forte, davvero forte..

- L’italiano lo vota.

        
Esatto, e l’uomo forte non è una questione di partito o di apparato.
E quindi quale uomo forte migliore del Duce? Dopo le imitazioni che ci sono state, abbiamo deciso di partire da lui.
In Germania è stata fatta un’operazione simile con “Lui è tornato”, è uscito il film su Netflix, però in realtà la parte figa è il libro di Timur Vermes, che è molto più bello del film.
L’idea era un pò la stessa, la differenza è la tesi da dove è partito Timur Vermes : il gioco è far tornare in vita Hitler in Germania ma nessuno si è accorge che è il vero Hitler, pensano ad un comico, e partendo da quel gioco degli equivoci acquista sempre più potere e fa risaltare le incongruenze che ci sono anche in Germania.
Invece noi siamo partiti dall’idea che torna il Duce, e gli italiani sanno che è il Duce, proprio per quello la forza sta là..poi dato che se fosse tornato il Duce in vita oggi avrebbe vinto la elezioni, dovevamo creare un ostacolo per far procedere la storia.. e quindi è stato farlo tornare in vita ma nero, che crea un ostacolo da superare del protagonista..
 


- E quindi non può più prendersela con i neri..

L’unico nemico che poteva avere il Duce era se stesso, non c’era un nemico fattibile, quindi, dato che il nero non può essere più colpito perché il Duce è nero, non puoi andare contro il diverso sotto quell’aspetto e devi trovare un nuovo nemico contro cui coalizzare tutta l’opinione pubblica per poter acquisire voti e potere, come si fa normalmente. La Lega ha acquisito voti per anni con secessione e contro il sud, quando ha voluto allargare il suo bacino per parlare a tutta Italia ha tolto l’attenzione dal sud e si è dedicata a immigrazione eccetera. Berlusconi ha creato il “comunista”, come nemico, come immaginario, e gli ha dato un’importanza e un peso molto più ampio di quello che aveva, perché non c’erano i comunisti, però Berlusconi ha sempre rilanciato quella cosa là! Un Di Pietro, a livello di storytelling, come nemico si era creato Berlusconi, infatti non a caso più cresceva il potere berlusconiano, quindi attorno al 2005, più il Di Pietro di allora con l’Italia dei valori acquisiva voti e rubava voti al centro-sinistra.
In politica bisogna creare una narrazione, perché è una narrazione che tiene alta l’attenzione (come insegna ogni buon film o ogni buona storia) quindi c’è bisogno di un nemico contro cui combattere.
Dato che non si poteva più giocare contro l’immigrazione, visto che il Duce era nero, quello è diventato un punto di forza e ci si è scagliati contro il “gender”!

- Cosa che sta avvenendo anche nella realtà!

Si si infatti volevamo giocare con tutte le situazioni…Adinolfi insegna!

- Adesso farete una raccolta ?

La raccolta esce il 6 aprile, raccoglie tutti e 4 i numeri, l’unica differenza è che ci saranno 2 introduzioni e uno scritto finale nostro. Le introduzioni sono di Max Collini (degli Offlaga Disco Pax e Spartiti) e di Tito Faraci.
Poi niente, abbiamo fatto la copertina figa apposta, perché ci hanno chiesto di fare una cosa..

- Alla David Bowie!

Si, esatto! Che poi il concept in realtà è molto carino perché questa non è quella definitiva, quella definitiva sul fronte è lui con gli occhi chiusi, sul retro c’è la stessa immagine ma con il Duce nero con gli occhi aperti! E’ roba da grafici, ma ci siamo divertiti parecchio..


- E' stata geniale anche la copertina del primo numero, col Duce rovesciato!

Il primo numero ha creato non poco imbarazzo nelle edicole italiane, tant’è che molti lo vendevano come fosse una cosa pro Duce, altri non capivano..

- Anch’io quando l’ho comprato un pò mi vergognavo perché non volevo che pensassero fosse una cosa pro Duce!

(Antonucci ride ndr) Guarda tantissimi l’hanno venduto affiancati ai calendari del Duce!

- Pensa la sorpresa!

E’ stato bellissimo, è quello che volevamo: l’effetto distorsivo, ci è riuscito bene!
Il discorso è che il fumetto è un ottimo mezzo di comunicazione, però spesso è molto autoreferenziale, ovvero è chiuso all’interno del mondo del fumetto, semplicemente perchè tratta tematiche all’interno di un determinato mondo super eroistico, eccetera.. Però come mezzo ha un potenziale enorme, basta vedere Zerocalcare, Labadessa, Maicol & Mirco, tutta gente che parla a persone al di fuori del mondo del fumetto. E’ quello che in parte è successo anche con noi, perché  semplicemente hai toccato tematiche che possono toccare tutti, cioè mia madre lo ha letto, mia madre non leggerebbe mai una cosa riguardo Superman o quant’altro, perché non sono tematiche che le interessano o a cui è appassionata.
Non è una questione del mezzo, appunto il mezzo è potentissimo, anzi con i social, con la velocità dei nuovi media, con il calo di attenzione, eccetera probabilmente il fumetto a livello di scrittura e immagini dopo il video è il mezzo di comunicazione più forte e più potente che c’è in questo periodo!
Sta tutto a parlare di argomenti che poi siano di interesse, cioè più tratti un argomento di interesse generale, più diffusione puoi avere, e poi l’immagine è da sempre più forte della parola scritta, non a caso si sono incazzati quelli di CasaPound… Si sono incazzati contro il fumetto, se la sono presa con Zerocalcare e quant’altro perché l’immagine è potente..

- Ma a parte i fatti noti con quelli di CasaPound, avete avuto altri problemi? Querele o altro?

Beh a parte minacce di querele, no! Perché non ci sono gli estremi..

- Magari qualcuno poteva riconoscersi in qualche personaggio, ma non essendoci i nomi..

Il punto è sempre che non ci sono gli estremi su quello che hai scritto: è satira, è parodia..
Ci hanno minacciato di querela ma perché erano sotto campagna elettorale, se volevano querelarci l’avrebbero fatto e se ci avessero querelato, avrebbero perso!


- Invece problemi con i social, tipo ban o roba del genere?

Oddio, c’è stato un piccolo ban per l’immagine di copertina, ma roba da poco..

- Ti chiedo perché ultimamente ci sono stati diversi autori satirici bannati da facebook e altro ..

Tipo Mario Natangelo..

- Ma dal PD poi!

E si, perché il PD è democratico! Poi Alessio Spataro con i grillini..

- A Spataro gli hanno dato l’ergastolo, è stato fuori mesi !


Ora è tornato anche lui!

- Ormai hanno un potere questi social..

Beh, è comunicazione! Quando poi arriva a tante persone è un mezzo di comunicazione importante, ci sono i pro e i contro. Quando parli sui social non stai parlando con te o con me a fianco, sei a mezzo stampa, c’è un riconoscimento ufficiale, è passibile di querela perché è pubblica la cosa! Quindi quando li usi devi usarli sapendo di..

- Ma quindi chiunque può inventarsi di segnalarti..

L’idea di partenza che mi sono fatto io è che uno pensa sempre di scrivere nella sua piccola cerchia, però i post, a meno che non li limiti, e anche quando li limiti con gli screenshot eccetera, sono pubblici, e quindi l’unica regola che uno si può dare è che quando scrive sa che sta scrivendo una cosa che è pubblica, fine. Quindi sa che quella cosa può arrivare a chiunque..
Il che non vuol dire auto-limitarsi, auto-censurarsi, sia chiaro, però vuol dire sapere quello che si sta a fare , cioè non puoi diffamare, perché è passibile di querela. Magari con un amico al bar ti scappano frasi che sarebbero passibili di querela ma non lo sono perchè stai in un luogo o contesto privato, qui no!


- Parlami di Gesù : la trilogia.

E’ una raccolta delle prime tre autoproduzioni che abbiamo fatto. La trama è semplice: Gesù torna sulla terra, perché il Padre ce lo rimanda dato che sono in crisi di fedeli, e quindi lui trova ogni volta un modo nuovo per parlare alle masse. Sono tre storie autoconclusive, abbiamo fatto la copertina ispirata a Star Wars per festeggiare la trilogia e raccoglierle tutti e 3!

- Invece V for Vangelo?

V for Vangelo è una storia unica con sempre gli stessi personaggi, autoconclusiva quindi più lunga..

- Sarebbe il seguito della trilogia?

No, in realtà è pensato come fosse un prequel! Però è leggibile in forma separata. La differenza è che questa è una storia lunga che si sviluppa in un unico volume, quindi a più ampio respiro, l’altro sono 3 storie veloci autoconclusive.


- Ultima cosa, progetti futuri?

A ottobre esce il Piccolo Fuhrer! Nel primo numero abbiamo fatto questa parodia del Piccolo Principe che poi era una finta pubblicità, ora ce lo stanno chiedendo tantissimi e abbiamo deciso di farlo veramente. Sarà un libro scritto, con le illustrazioni. Fondalmentalmente l’idea di partenza era caruccia perché nel 2016 sono scaduti i diritti editoriali sia del Piccolo Principe e del Mein Kampf, quindi era di fare questo mashup che deve sembrare scritto da gente di estrema destra, tant’è che cambieremo perfino le nostre biografie per far andare in confusione un pò tutti, e sarà una propaganda per bambini!


- Sarà bello vedere dove lo mettono in libreria!

Vediamo dove la mettono in libreria, siamo curiosi!

Grazie ancora a Stefano per l’intervista e a presto!




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giovedì 6 aprile 2017

Iron Gang - di Officina Infernale


Al Be Comics ho incontrato l'autore che si fa chiamare Officina Infernale, l'intervista arriverà fra una decina di giorni, intanto questa è la mia recensione della sua opera "Iron Gang"!
In questo volume Officina Infernale reinventa la figura del super-eroe, la sua Iron Gang è costituita da 4 individui pericolisissimi con poteri letali ma distantissimi dagli eroi belli e perfetti a cui siamo abituati. Sono lerci, bastardi, spietati, anche se comunque mantengono una proprio morale: vogliono salvare il mondo con un occhio di riguardo per Las Vegas dove avvengono le vicende narrate.
I 4 si trovano ad affrontare i peggiori cattivi di tutto il pianeta fino ad arrivare perfino ad uno scontro  della Iron Gang contro altri 200 super-eroi, ma inutile dire chi la spunterà!
Le storie sono brevi, con un filo che le lega tutti, come fossero delle memorie ritrovate in un archivio, e sono disegnate con uno stile personalissimo. Inoltre Officina Infernale non usa i classici "fumetti" per i dialoghi ma si affida a didascalie con colori diversi a seconda del personaggio, vi assicuro che la resa grafica è fantastica!
L'autore spiega nell'introduzione che voleva ricreare lo stupore che si aveva leggendo negli anni 70 le storie della Marvel quando si sapeva poco dei background dei vari personaggi, e direi che ci riesce in pieno! Speriamo possa realizzare presto un secondo volume con le varie questioni rimaste in sospeso!

Iron Gang- Officina Infernale - anno 2017
pagine 144 - euro 15
Shockdom

venerdì 31 marzo 2017

Le nerd interviste: 20) Mattia Labadessa


Oggi per la ventesima nerd-intervista abbiamo un giovane fumettista incontrato al Be Comics a Padova, autore del libro "Le cose così" e famosissimo nel web: Mattia Labadessa!

- Ciao Mattia e grazie per l'intervista! Tu in pratica hai iniziato come graphic designer?

Ho iniziato gli studi (ormai quanto, forse 4 anni fa?) di Graphic designer all’Accademia di Belle Arti di Napoli, però l’anno scorso ho dovuto dire addio per un attimo, non ho finito gli studi mi devo ancora laureare!

- E hai iniziato a proporre le tue creazioni sul web?

In realtà ho sempre pubblicato i miei lavori sul web..

- Cioè quando hai iniziato ?

Forse 5 anni fa, da quando ho comprato l’iPad!

- Quindi eri giovanissimo!

Si, io ora ho 23 anni! Da quando ho preso l’iPad (io lavoro sull’iPad!), ho iniziato a pubblicare lavori in digitale, ho cominciato a lavorare poi vabbè…

- Bravo! Io sono un Apple user da anni ormai..

Io ci sto diventando adesso, mi sono preso il Mac da un paio d’anni, un pò deluso sono rimasto a dire la verità..

- Perchè ?

Perchè mi si è fottuto il disco all’improvviso senza nessun motivo, m’hanno detto forse uno sbalzo di corrente qualcosa del genere, però davvero sono stato attentissimo!

- Sai che alcuni dicono che ultimamente sta peggiorando la qualità dei prodotti Apple..

Vabbè si, ma come sistema operativo io sempre fedele a IOS e a macOS, il sistema operativo è figo! Però purtroppo mi sono reso conto prendendo il Mac che ti fanno pagare un bel pò di soldi per una macchina che non è poi così potente, anche con programmi tipo InDesign, Illustrator, che sono leggeri..

- Però l’iPad..

No no l’iPad è il tablet!  Per me non esiste altro tablet al di fuori dell’iPad! Soprattutto per disegnare, poi m’hanno fatto la Apple Pencil, è la perfezione! Io mi ci trovo benissimo per lavorare!

- Quindi hai cominciato che eri giovanissimo, cioè ancora più giovane di quello che sei adesso..

In realtà pure adesso sono giovanissimo..

- Io ho letto il libro, pensavo l’avesse scritto un mio coetaneo, poi ho letto il tuo anno di nascita: 1993!

Molti me lo dicono, anzi una volta un tizio mi disse: “pensavo l’avesse scritto un trentenne depresso alcolista” qualcosa del genere. Non si aspetta nessuno che ho 23 anni! Però vabbè, l’età è solo un numero, come si dice..


- Una domanda che ti avranno fatto in 250, perchè l’uomo uccello?

Mi era simpatico, mi piaceva.. ho preso 'sta scelta, non c’è nessun significato profondo dietro la scelta sia dei colori che di lui..

- Io ho pensato magari è una cosa tipo: è un uccello ma non può volare, non ha le ali..

In realtà il senso di questo personaggio di quando è nato era quello, però dire una cosa del genere, sulle vignette che faccio su Facebook, non c’entra nulla.. cioè c’entrerebbe pure, sul fatto che lui è disilluso, impaurito dalla vita, però mi sembra stupido dirlo, in realtà l’ho usato perchè mi piace, perché è simpatico, basta. Per quello io sono stato convinto ad usare l’uccello, non per il concetto, perché è bellino come personaggio..

- Io ci vedo anche qualcosa di tragico, cioè fa ridere ma c’è anche qualcosa di malinconico, ha tante sfumature..

Si, anzi, io farei solo vignette malinconiche se fosse per me, però purtroppo non si può, sennò dicono che sono un pesantone..

- E il colore giallo? Stava bene anche quello?

Sempre a caso. E’ perchè mi piace, si tratta di gusto..

- Magari è il tuo colore preferito...

No, in realtà è il grigio il mio colore preferito!

- In effetti fare tutte le pagine grigie..

C’è una bella differenza, si!
No, comunque mi dispiace deluderti, ma non c’è nulla di profondo nel colore che ho scelto!

- Progetti futuri?

Progetti futuri? A parte la pubblicazione a cui sto lavorando..

- A cosa stai lavorando?

Vorrei fare qualcosa di diverso da una raccolta di vignette, appunto realizzare una storia, solo che non è facile organizzarsi!

- Ma tutto te compreso la sceneggiatura? Immagino sia difficile!

Si, si. Ma in realtà il flusso di lavoro mi riesce abbastanza tranquillo, riesco a gestirlo bene. Il problema sono i tempi, più che altro. Non è facile, gestire… Io quando ho da fare 2-3 cose alla volta impazzisco, quindi devo trovare un attimo il mio equilibrio e cercare di sistemare tutto quello che c’ho da fare!

Grazie a Mattia per l'intervista!


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lunedì 20 febbraio 2017

Dizionario dei film brutti a fumetti - di Davide La Rosa e Fabrizio Pluc Di Nicola

Approfittando di un buono sconto della Mondadori :)  ho preso 2 volumi che ancora mi mancavano:
il primo di questi è il Dizionario dei film brutti a fumetti, di Davide La Rosa e Fabrizio Pluc Di Nicola, edizioni Shockdom.
Trattasi di una guida a fumetti redatta a 2 mani da questi 2 geni che vuole presentare tutta una serie di "capolavori" del cinema, si passa dal famigerato "Alex l'ariete" con Tomba a "Il bosco 1" (l'unico film col numero sequenziale 1 confidando in sequel mai avvenuti,  il regista Andrea Marfori ha scritto addirittura la prefazione del libro !) dai film di Mario Merola a filmacci horror anni 70-80, fino ad arrivare all'Uomo Puma (superoe italiano molti anni prima di Jeeg Robot!).
Inutile dire che si ride e molto, non solo per le battute ma anche per certe scene o dialoghi dei film fedelmente riportati! Il libro si conclude con il primo film brutto della storia dell'uomo...

mercoledì 2 novembre 2016

Quando c'era lui 3

E' uscito qualche settimana fa : Quando c'era lui numero 3 , di Daniele Fabbri , Stefano Antonucci e Mario Perrotta .. edizioni Shockdom

martedì 5 aprile 2016

Dall'edicola

Preso con colpevole ritardo : Maschera Gialla numero 4 - edizioni Shockdom - di Fubi/Dado/Albo