Stasera parliamo di un fumetto monumentale: Bestie in fuga, di Daniele Kong!
Nel corso di questi mesi, Bestie in fuga è stato nominato a molti premi, dal premio Micheluzzi al premio Strega, fino ad arrivare alla recente nomination come miglior fumetto al premio Boscarato. Leggendo le 600 pagine di questo graphic novel, si può affermare che ogni nomination e premio sono più che meritati. L'autore ha scelto come ambientazione gli anni '50 di una sperduta isola del Mar Tirreno, l'immaginaria Dieci. Un luogo dove la vita scorre sempre uguale e dove a capo di tutto c'è l'"imprenditore ittico" Tito Salini, colui che possiede le barche per la pesca, l'attività principale. Marcello e Franco, due orfani che vivono con Zenobia, una generosa donna che si occupa di loro e di un'altra piccola, si ritrovano anche loro arruolati come pescatori. Ma a spezzare questa monotonia arriva il regista Augusto Campagnoli accompagnato dalla sua scalcagnata troupe e dalla sua disinibita "figlia". Campagnoli, un tempo maestro neorealista, deve girare una vita di Gesù, ma deve anche inquadrare il più possibile le bellezze di "Dieci", perché Salini ha il sogno di farla diventare una nuova Capri. Questa è solo la premessa, perché il libro racchiude talmente tanti personaggi oltre a quelli citati (tutti costruiti benissimo) e talmente tante trame che sembra di leggere tre libri in uno. Il tutto viene narrato dal timido Franco, che nei suoi diari annota quello che succede. La lettura di questo libro è certamente impegnativa, ma alla fine ne vale la pena. Daniele Kong ha realizzato una vera e propria epopea, in un meraviglioso stile artistico sospeso fra il realistico e l'umoristico, con una punta di "naif". Alla fine il messaggio che passa è "che si stava meglio quando si stava peggio", e non posso svelare altro.
Bestie in fuga - Daniele Kong
pagine 600 - euro 25
Coconino Press
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