Fuori dal Caffè Pedrocchi una Guzzi (a dire il vero per un pelo fuori epoca rispetto agli '800) era accesa con il tipico rumore del suo motore.
I primi avvistamenti di costumi ottocenteschi..
Le due sagome fuori dal Pedrocchi per entrare in piena epoca!
Qualche particolare in puro stile liberty della sala Rossini, al primo piano.
Mia moglie davanti al manifesto del Festival
Anche qui, qualcuno vestito a tema (la sfilata in costume si è svolta la mattina)
Abbiamo preso il classico tè delle 5, con ogni genere di leccornie dolci e salate!
Il gruppo Reverie si occupa di ricreare e mostrare l'abbigliamento dell'ottocento nel modo più accurato possibile. I membri del gruppo hanno mostrato la vestizione di una dama dell'epoca. Non è propriamente vero che ci mettessero 2-3 ore come si vede a volte nei film, e che avessero bisogno sempre di un aiuto. Una donna di classe sociale medio-bassa riusciva a vestirsi da sola in "appena" 20 minuti, comprensivi di bustino, sottogonna, imbottitura per i fianchi, eccetera.
Quelli di Reverie erano alla prima dimostrazione pubblica: esperimento riuscito alla grande e soprattutto molto interessante.
Molto curiosa la proiezione di un filmetto "osè", costituito da una dama che si spogliava in tutta fretta rimanendo comunque in vestaglia!
Così come molto curioso è il fatto che già all'epoca qualche dama si faceva ritoccare le foto per apparire con i fianchi ancora più sottili. Ovviamente non esisteva ancora Photoshop, quindi i ritocchi avvenivano col..pennello!
Matteo Strukul, direttore artistico del Festival, nonchè Premio Bancarella 2017, ringraziava i Reverie per l'interessantissima esposizione.
Un'ultima foto ricordo, con mia moglie che osserva sognante..
Molto suggestivo!
RispondiEliminaGrazie mille, e in bocca al lupo per il blog... poi lo visito meglio
EliminaIl Caffé Pedrocchi è meraviglioso, come d'altronde tutto il centro storico. Sono stato varie volte a Padova e ci torno sempre con piacere. Questo è proprio il tipo di evento al quale avrei partecipato volentieri.
RispondiEliminaPensa che per me era la prima volta che ci entravo... e sono spesso a Padova abitandoci vicino, una vergogna!
EliminaAmmazza il super strip con finale in vestaglia :D.
RispondiEliminaMa i macarons che ci fanno lì in mezzo? :D
Facevano parte del te’ delle 5, ovvio 😆
EliminaOddio, per un attimo ho creduto che tua moglie si fosse vestita davvero così 😄
RispondiEliminaCarino come evento e interessanti i fatti che hai riportato 👍🏻
Ma Strukul è un cognome vero? Ma ancora più curioso è il premio che ha vinto 😆
Ahah no, ma in futuro le piacerebbe vestirsi così! Si chiama proprio Strukul, non conosco le sue origini, ma comunque è padovano di nascita! Il premio Bancarella è abbastanza rinominato.. https://it.wikipedia.org/wiki/Premio_Bancarella
EliminaChe meraviglia!
RispondiEliminaGrazie, complimenti per il tuo blog, dovresti rimetterci mano! :D
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