Tutto inizia con l'ormai celebre ritrovamento di un dito mozzato da parte del protagonista, fatto accaduto veramente. Facciamo poi un passo indietro, a sei mesi prima del fattaccio. Siamo nel 2002, Zero ha 18 anni, il periodo della sua (cito lo stesso autore) "orrida" cresta rossa, come si può vedere anche in copertina. In teoria dovrebbe frequentare l'università, ma passa le giornate ciondolando nella metropolitana. Qui conosce Arloc, un ragazzo di due anni più giovane, che viene da una famiglia sicuramente problematica. Ci sono anche gli altri storici personaggi dell'universo del fumettista: Secco, Cinghiale, Sarah. Con qualche new entry oltre ad Arloc: l'(ex?) tossicomane Osso, la "secchiona" Lena e il Paturnia, che comunque appariva già nell'universo alternativo "zombesco" di Dodici. Zero si ritrova a fare quasi da mentore ad Arloc, ma non riesce a frenare gli impulsi violenti di quest'ultimo, fino ad una sera quando cambierà tutto.
L'autore ha affermato che voleva creare un fumetto di genere "noir" e devo ammettere che ci è riuscito in pieno. Una storia di disagio e di violenza ambientata nella periferia romana, con il mistero del dito da risolvere. Comunque non mancano le consuete divertenti citazioni, alcune anche molto colte oltre a quelle classiche pop. Lo stesso punto di partenza di tutti gli snodi narrativi è una classica sala giochi dei primi anni 2000, un luogo rimasto nella memoria di moltissimi di noi. Zerocalcare poi è veramente bravo a creare i personaggi, probabilmente plasmati come sempre su persone che lui ha conosciuto veramente, così come gli stessi fatti narrati potrebbero più o meno essere avvenuti. Arloc, di cui non voglio svelare altro per non rovinare la sorpresa, è sicuramente un ragazzino con una personalità complessa che non lascia certamente indifferenti, un vero figlio della periferia italiana.
pagine 280 - euro 21
Bao Publishing
Lui non mi ha mai preso più di tanto.
RispondiEliminaIl dito ritrovato sarà anche vero, ma quanto c'è nella storia dell'orecchio di Velluto Blu?^^
Moz-
Ho letto altri che hanno fatto questo paragone, lui non lo cita mai..penso sia solo un caso :)
EliminaNo no è autoconclusivo :D sono quasi 300 pagine
RispondiEliminaUao! Zerocalcare alla fine è sempre una lettura interessante...anche se Macerie Prime non mi ha convinto tanto...dai sparami qualche spoiler di citazione:D
RispondiEliminaEh è lunga spoilerare, talmente è intricata la trama.. :D Ho scritto volutamente il meno possibile, già ho letto in rete recensioni pure troppo approfondite
EliminaNe riconosco la bravura, ma non è mai riuscito a "catturarmi". Probabilmente non sono il "target" adatto per le sue opere (anche se io penso che una buona opera dovrebbe poter essere fruita da chiunque...) Mi piace molto il suo stile di disegno, però, quello sì, amo gli stili cartooneschi e non realistici. (Oh, comunque a parte Scheletri gli altri li ho tutti... sono una contraddizione vivente! ^_____^)
RispondiEliminaCiao!
Eh io ci sono affezionato, perché lo conosco da una decina d'anni, da quanto era poco famoso :) Oltre ad apprezzarlo molto ovviamente
EliminaL'ho appena comprato ed è in coda di lettura. Devo dire che Zerocalcare mi ha sempre convinto sin da quando leggevo il suo blog fumettoso. Non vedo l'ora di buttarmi su questo.
RispondiEliminaDiciamo che è sulla sia degli altri ma anche un pò spiazzante..vedrai :)
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