lunedì 3 dicembre 2018

Piccoli orrori - di Christian Urgese e Emilia Elia

 Stasera torniamo alle autoproduzioni fumettistiche con una raccolta proveniente ancora dal San Donà Fumetto di ottobre, che finalmente ho letto: Piccoli orrori, di Christian Urgese e Emilia Elia!


Avevo già apprezzato e intervistato il buon Christian in occasione della trilogia di Peppa & Julio, ormai un annetto fa. Con questa raccolta cambia decisamente registro, e dal romantico/drammatico passa decisamente all'horror. Sono sei storie che scorrono via veloci ma che regalano qualche brivido, che è quello che si richiede dal genere. I racconti si svolgono quasi tutti in campagna o comunque in qualche piccolo paese. Alcuni si basano più su elementi soprannaturali, altri su fatti di cronaca reali, ad ogni modo i miei preferiti sono il primo, con il tipico ribaltamento di ruoli fra mostro e "normale" e il secondo, che mi ha ricordato una cosa truculenta che succede anche nel romanzo  Hannibal (anche se qui al posto dei cinghiali abbiamo dei maiali come "protagonisti"). L'albo è stato creato a quattro mani da Christian e Emilia Elia: Christian si è occupato di tutte le sceneggiature, mentre i disegni delle storie sono equamente suddivisi.  A proposito dei disegni, essi risultano efficaci e suggestivi, con la necessaria gradazione di bianco e nero visto il genere di storie. Anzi spesso su certe tavole il nero inghiotte e opprime tutta la pagina, rendendo alla perfezione l'orrore. Molto carina la copertina con la splendida e inquetante creatura protagonista di una delle vicende contenute, con i titoli delle stesse sullo sfondo.

Piccoli orrori - di Christian Urgese e Emilia Elia
pagine 60 - euro 5.90
http://facebook.com/chedizioni
http://facebook.com/christianurgesepage
https://www.instagram.com/christianurgese/
http://www.chedizioni.it

ADDENDUM: Christian mi ha mandato qualche precisazione sulla suddivisione dei ruoli nelle storie della raccolta, riporto ben volentieri:

Tutto il lavoro è stato fatto in collaborazione, la sceneggiatura
ovviamente ha anch'essa l'influenza di entrambi. Ad ogni modo,
il fumetto Scricchiolii non ha visto quasi nessun mio intervento.
Ad esempio Keyra è un racconto scritto e realizzato circa 3 anni fa in
poco tempo con tecniche ben definite in partenza per un concorso.
Lame è una storia scritta e realizzata, anche essa da un po', per
un piccolo editore.
Sicuramente sono d'accordo con te sul fatto che la collaborazione
con Emilia ha portato alla realizzazione delle migliori tra quelle
pubblicate. Ma, come ho ripetuto ogni volta che qualcuno me lo ha
chiesto, non abbiamo voluto mettere l'accento sulla spartizione
dei ruoli, proprio perché c'è stata vicendevole collaborazione e
influenza in ogni fase.

Da ultimo, il formato: purtroppo le scelte dell'autoproduzione non
sono le stesse dell'editoria e non sono certo l'ideale che
anche noi avremmo voluto.


12 commenti:

  1. Molto suggestivi i disegni, che per certi aspetti mi ricordano Charles Burns. O forse esagero?

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    1. E' vero hai ragione... non conoscevo quest'autore ma guardando i suoi lavori su internet..hanno un qualcosa!

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  2. Le corna sulla capoccia in copertina, mi hanno fatto subito pensare ad "Hannibal" (la serie tv però), leggendoti ho capito che qualche influenza deve esserci stata, ottimo consiglio, questo è una cosina che leggerei volentieri. Cheers!

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    1. Ecco, quella serie avrei voluto vederla..ma ho visto una puntata e mi aveva messo su un'ansia da non dormirci la notte :) ho preferito passare!

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    2. Ho visto solo la prima serie di Hannibal, ma è stupenda!
      E' vero, è decisamente inquietante.
      Ed è quello uno dei suoi punti di forza!

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    3. Ma io cerco qualcosa di rilassante, non qualcosa che poi non dormo la notte :D

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  3. Anche questa opera è molto interessante..
    sexy e terribile la ragazza delle immagini(e della copertina).
    Immagino faccia un bel casino :D

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  4. Dark, tenebroso e... Un po' inquietante. Ciao e a presto

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  5. Sembra interessante.
    Mi piace l'idea del ribaltamento di ruolo.
    Per un gusto personale invece non amo le tavole con troppo nero, con un effetto "negativo".

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    1. A me non dispiacciono, certo si sposano bene su questo genere di storie :)

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