domenica 20 gennaio 2019

Linus gennaio 2019

Stasera piccola review del numero di Linus di questo mese, che ovviamente è il numero 01 del 2019, ma cronologicamente siamo arrivati al numero 644! La copertina è di Crockett Johnson.

Come noto, da quasi un anno la direzione è del fumettista Igort. Molto interessante come sempre la riproposizione di classici del fumetto alternati ad autori moderni. Ma vediamo un campione del materiale fumettistico contenuto.

Non possono mancare i mitici Peanuts di Charles M. Schulz. Fra l'altro sono ancora le primissime strisce (1951), tanto è vero che Schroeder è ancora un poppante! Ottima cosa è che sopra ad ogni striscia o storia a fumetti è indicato l'anno della prima pubblicazione, tanto per contestualizzare.

Sergio Ponchione parla dello storico telefilm Dark Shadows, da cui è stato tratto nel 2012 il film di Tim Burton.

Capitan Biscotto di Paolo Bacilieri, in cui racconta anche della visita dell'attore Jean Pierre Léaud a Milano.

Le divertenti striscie di Tom Gauld.

E quelle della serie "Mutts" di Patrick McDowell.

Un classico ripreso anche in copertina, Barnaby di Crocket Johnson, anno 1942!

 Altro appuntamento immancabile, Calvin & Hobbes di Bill Watterson. Annata 1986.

I quaderni di Esther, di Riad Sattouf. In pratica la trasposizione a disegni di un diario di una undicenne.

Esordice su questo Linus la nostra vecchia conoscenza Paolo Castaldi, che è stato fortemente voluto da Igort. Due pagine molto toccanti e autobiografiche in cui riflette sul cosa significhi essere un narratore di storie.

I folli disegni della serie Underworld di Kaz

E le divertenti strisce dal nome di "Perle ai porci" ad opera di Stephan Pastis

Concludono Linus delle geniali finte pubblicità create da Stefano Zattera.

6 commenti:

  1. Mi sono abbonato ad agosto del 2018, dopo anni che non lo leggevo. Ora è tra le mie imperdibili letture (anche se sono, come sempre e con tutto, in arretrato ... oggi mi sono letto tutto il numero di novembre, mentre dicembre e gennaio mi attendono sul comodino). Adorabili i Peanuts anni '50, come è stato bello ritrovare Calvin e Hobbes che leggevo negli anni '80. I quaderni di Esther, sono una piacevole novità, come il surreale Barnaby di Crocket Johnson, che non conoscevo. Ma è veramente tutto da leggere, lo consiglio spassionatamete a tutti gli appassionati di fumetti.

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    1. Anche a me piace la direzione attuale, bella roba nuova e ottimo materiale vecchio da riscoprire..il problema è il tempo da trovare per leggerlo tutto :D

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  2. Le finte pubblicità bellissime :D (Mi ricordo, simili, quelle di "Mario", la serie di Maccio, stupende).
    Perle ai porci è la mia rubrica preferita, ahhaha!

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  3. Umh quasi quasi lo prendo!
    Certo, mi piacerebbero più articoli, e ormai i Peanuts saranno alla ventesima ristampa... XD

    Moz-

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    1. Ci sono anche gli articoli scritti ovviamente :D Però la percentuale di fumetti è aumentata rispetto agli ultimi anni.. Ventesima ristampa? Centesima direi!

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