venerdì 10 maggio 2019

La nerd-intervista: Fabrizio Capigatti e Martina Fari

Stasera intervista del venerdì dedicata agli autori di 7, già da me recensito: Fabrizio Capigatti e Martina Fari!



- Ciao Martina, come nasce questa collaborazione con Fabrizio?
MF: In pratica Fabrizio mi contattò su Instagram, perché vedendo i miei disegni evidentemente gli era piaciuto il mio stile, e mi propose appunto questa collaborazione perché voleva fare una storia apposta per me. E quindi iniziamo così a parlare, discorsi tipo “che genere ti piace, cosa disegni di più” Ed allora ho spinto molto sulla storia d’amore però anche che riguardasse la sfera dell’esoterico, perché mi affascina molto questa tematica. Il tutto è diventato quest’opera.

- I tuoi disegni li realizzi in digitale? Sono veramente spettacolari!

MF: Grazie! Sono in digitale, tutti con Photoshop, inizio con uno schizzo ovviamente, magari se ho bisogno uso References per le pose, mi faccio foto, le guardo, le studio e poi le disegno. Poi ovviamente io lavoro in pittorico, quindi parto con una base tutta di un colore, dopodiché ci lavoro sopra in modo tale da uniformare tutto con le pennellate.

- E Fabrizio com’è come sceneggiatore? Ti lascia delle libertà?
MF: Sì, è molto affabile, mi lascia molta libertà, che è una cosa apprezzabile!

- Hai proposto anche delle cose che sono state inserite nella storia?

MF: Sì, alcune cose gliel’ho proposte e le ha accettate, le abbiamo integrate nella storia. Ad esempio i tatuaggi di Maria all’hennè sono una mia idea per la caratterizzazione del personaggio, per cui lui li ha integrati benissimo nella storia e gli ha pure dato un senso. Quindi è stata una collaborazione su tutti i fronti.

- Questo è il primo volume, quanti volumi sono previsti?
MF: Saranno due. Abbiamo fatto metà e metà perché fare un volume unico sarebbe stato gigantesco!

- Iniziamo con le domande per Fabrizio, come nasce questo progetto?

FC: E’ nato fondamentalmente un po’ per caso, perché io seguivo lei su Instagram, vedevo delle cose fighissime… Fra l’altro la cosa divertente che non avevo neanche la più pallida idea di chi fosse, per me poteva essere anche una cinese ottantenne. Così un po’ per caso l’ho contattata e le ho detto che sarebbe stato bello fare qualcosa assieme. E mi è venuto in mente l'idea di questa storia, ho scritto il soggettino, glielo fatto vedere, a lei è piaciuto…

- Un tema apocalittico.

FC: A tema apocalittico, io avevo visto nei suoi disegni che il discorso apocalittico era una cosa che poteva piacerle, avevo questa idea in testa da un po’ ma non strutturata, mi son messo lì, ho scritto il soggetto ed è piaciuto a tutti e due.

- Mi diceva Martina che la storia si concluderà con un secondo capitolo.

FC: Esattamente, è scritto e ragionato come se fosse quasi una serie televisiva. Quindi ho ragionato sulle dodici puntate classiche di una serie televisiva, qui ci sono i primi sei episodi, il secondo volume chiuderà definitivamente la storia.

- Vedo che spesso il fumetto ha importato aspetti delle serie tv, vedi il discorso delle stagioni, degli episodi..

FC: E’ vero, ma è una narrazione che è ormai è totalmente assimilata secondo me dal pubblico perché chi guarda Netflix è potenzialmente pubblico da comics. Noi stessi che ci lavoriamo siamo appassionati di serie tv e quindi attingiamo un po’ da queste.

MF: Quando avrai finito di leggerlo, rileggiti tutti i pezzi in cui parlano fra loro Dio e Satana, e sarà tutto chiaro, chiarissimo!

- Quindi è un’opera che va riletta..

MF: All’inizio sembra quasi che non ci stiano a dire niente Dio e Satana. Però dopo che l’hai letto tutto, se vai a rileggere tutti i pezzi in cui parlano, improvvisamente hai tutti i collegamenti con la storia.

- Dopo questo farete altri lavori assieme?

FC: Adesso è presto. Sicuramente è partito bene, quindi siamo contenti. Speriamo vada avanti così perché piace, sta piacendo, piace a noi che ci divertiamo a farlo. Intanto cerchiamo di chiuderlo bene!

2 commenti:

  1. Ricollegandomi a quanto detto in precedenza, devo però dire che dietro al disegno in digitale c'è comunque una grande preparazione.
    Molto brava Martina!

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