mercoledì 27 febbraio 2019

BlacKkKlansman (2018): La recensione di coppia!

La nostra recensione del film BlacKkKlansman, di Spike Lee!


REGIA: F. = 8 MV. = 8 MEDIA = 8
STORIA:  F. = 9 MV. = 8 MEDIA = 8.5
ATTORI: F: = 8 MV. = 8 MEDIA = 8
TRUCCO/PARRUCCO: F: = 7 MV. = 8 MEDIA = 7.5

COSTUMI: F: = 6 MV. = 8 MEDIA = 7   


COLONNA SONORA: F: = 8 MV = 8 MEDIA = 7.5
     

TOTALE: = 7.75


Considerazioni finali:
FP: BlacKkKlansman (gioco di parole fra Black, KKK e Klansman, cioè un membro dello stesso) racconta la storia vera di Ron Stallworth, che alla fine degli anni '70 fu il primo afroamericano a diventare poliziotto a Colorado Springs. Dotato di intelligenza e buona volontà, fa subito carriera passando alla "intelligence", dove si ritrova infiltrato suo malgrado nel famigerato KKK! Per ovvie ragioni lui ha rapporti solo telefonici con i vari capi dell'associazione (fra cui il presidente David Duke), mentre agli incontri manda ad impersonarlo il collega bianco Flip Zimmerman (il bravo Adam "Kylo Ren" Driver, giustamente candidato all'oscar), che essendo ebreo è costretto comunque a mentire..
Abbiamo trovato il film tremendamente attuale. Parla di xenofobia, di intolleranza, di pregiudizi. Alcuni dei discorsi che si sentono pronunciare dai membri del Klan sembrano usciti da qualche social network dei nostri giorni, postati da uno dei tanti razzisti moderni. Con questo film Spike Lee ha vinto meritatamente l'Oscar per la sceneggiatura non originale, anche se avrebbe meritato pure quella per la miglior regia. La pellicola ricrea infatti perfettamente le atmosfere degli anni '70, fra moda, acconciature e vestiti ma sopratutto con il montaggio e la colonna sonora. Ottimo soprattutto l'uso dello split screen. E ottima la sequenza del "battesimo" di Flip nel KKK, che viene mostrata in contemporanea ad un tragico e terribile racconto di un linciaggio, con il cameo del grande Harry Belafonte. Parlando degli attori, detto di Adam Driver, l'altro protagonista è il convincente John David Washington, figlio di Denzel, già in molti film del regista. Comunque il film non è solo drammatico, ha anche dei momenti divertenti. Diciamo che riesce a far sorridere ma anche a far riflettere: soprattutto il finale, veramente d'impatto, è difficile da dimenticare.
MV: La regia è veramente ottima. Ci sono certe sequenze che sono poesie visive, senza però essere portate all'eccesso tanto da diventare struggenti. Lo stesso equilibrio tra momenti toccanti e momenti leggeri è individuabile nela storia. Poteva diventare un "pippone" tragico, in qualche modo ne avrebbe avuto pure il diritto, e invece no. Spike Lee è riuscito a trovare il giusto equilibrio. Resta lo spaccato di una realtà che fa accapponare la pelle, soprattutto per la sua attualità. Mi trovo d'accordo per la nomination all'Oscar per Adam Driver, e in qualche modo mi trovo d'accordo sul fatto che non l'abbia vinto, perché mi da l'impressione che stia interpretando sè stesso.  Menzione d'onore per le musiche: bellissime!


12 commenti:

  1. Ecco un film che purtroppo ci siamo persi, e che alla prima occasione vedremo volentieri, ovviamente al cinema ... confortati anche dalla vostra rece di coppia. Per me poi, Spike Lee è una garanzia, fin dal primo film in bianco e nero.

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    1. Non sono molto esperto di film di Spike Lee, ma questo merita assolutamente!

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  2. Piaciuto anche a me come sai, lo Spike Lee incazzato che mi piacerebbe sempre vedere ;-) Cheers

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    1. Sono andato a rileggermi la tua recensione, ho visto che siamo molto d'accordo anche in questo caso :)

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  3. Ancora non lo vedo, ma già so che potrebbe piacermi.
    Ironia ma anche serietà (il tema è importante, il momento è drammatico) buona musica ma soprattutto stile anni '70 come confezione e atmosfere. E se dite che i 70's sono ben ricostruiti, ottimo punto a favore^^

    Moz-

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    1. E ha pure un ritmo molto piacevole, cioè arrivi alla fine in un attimo senza annoiarti

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  4. Alcuni dei discorsi che si sentono pronunciare dai membri del Klan sembrano usciti da qualche social network dei nostri giorni, postati da uno dei tanti razzisti moderni

    E' veramente triste in effetti, son passati 50 anni, ma ancora c'è gente che ragiona così..

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    1. Ad esempio dicono "i negri sono più propensi allo stupro, è qualcosa che hanno nel DNA". Sostituisci negri con migranti, e sono gli stessi discorsi di oggi!

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    2. Esatto, leggevo sul quotidiano "La Stampa" di una conferenza a Torino, in una SCUOLA, dove presentavano la traduzione di un libro di una politica estremista inglese che diceva proprio che i migranti sono più propensi alla violenza sessuale sulle proprie compagne in gravidanza e sono più propensi ai reati. Mah...

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    3. E i membri del Klan ripetono spesso "American first!", una cosetta di cui ora si è appropriato il presidente Trump..

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  5. Il voto mi tranquillizza, perché mi aspetto grandi cose ;)

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    1. Sono curioso di leggere la tua recensione quando lo vedrai :)

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