venerdì 19 aprile 2019

La nerd-intervista: Simon Panella

Stasera pubblico la prima intervista raccolta al Be Comics di Padova. Iniziamo con l'autore de Il paradigma del Voodoo, Simon "King" Panella!
- Una domanda scontata, come nasce quest’opera?

Una domanda invece piuttosto interessante! In realtà la gente mi conosce per come mi conosce, e nessuno mi chiede mai il perché delle cose che faccio, dice “vabbè Simon fa quello che fa..”. In questo caso è interessante, poi leggerai la storia e ti renderai conto che c’è una forte componente autobiografica. Nasce in una maniera piuttosto combattuta, perché doveva essere una cosa, nella mia mente avevo un’idea. Poi piano piano ragionandoci è diventata, raccontando le stesse cose, un’altra cosa completamente. Ora la faccio leggere e speriamo bene, alla fine credo che sia ben scritta. La cosa più interessante è che dopo dieci anni che non pubblico un c#zzo me ne esco fuori veramente con una roba sui generis, per cui sono un po’ intimorito. Lo so è molto complicato!

- Potremmo definirla una breve graphic novel?

A parte che si dice UN graphic novel, cosa che non accetto perché non riesco a dirlo, sì, qualcuno potrebbe definirla così, io per la mia indole proletaria detesto questo termine, perché mi sembra un qualcosa in più, il dover nobilitare qualcosa che è già nobile. Chi se ne frega, è un fumetto! L’importante non è come lo chiamo, l’importante è quello che c’è scritto dentro, sostanzialmente.
Sono molto curioso perché, ripeto, non ho idea di come è venuto. A me piace, da un certo punto di vista è talmente personale, dall’altro c’è un’identità di fondo, che per quanto io mi sia sforzato di renderla interessante, è tutto un messaggio che mi premeva dare . Sono proprio curioso di sapere, al di là della mia cerchia di amici, se può essere una cosa piacevole. Per cui se mi fai una recensione sono molto contento!

- Continuerai a pubblicare le “Donnine del giorno”, comunque?

Certo, quello sempre! Quello è il mio lavoro psichiatrico!

- In che senso?

Allora, ho iniziato nel 2013, oggi siamo nel 2019, a parte un paio d’anni di pausa sono cinque anni che ogni giorno disegno una giovane donna attraente. Questo la dice lunga, intanto sul mio orientamento sessuale, e poi sulla mia monomania! (risate)

- Vedo che hanno molto successo!

Sì, del tutto inaspettato, perché io, ripeto, sono cose che faccio a metà per sfogarmi, a metà perché mi piace la f#ga! Il dato più interessante è che nonostante le mie previsioni fossero: “disegno le f#ghe, piaceranno un sacco ai maschi”, invece le donne amano le mie robe: chi si rivede, chi le trova belle perché sono belle. Sono stupitissimo dal fatto che la maggior parte dei miei fans sono donne.

- Ho letto che questo albo esce in concomitanza col tuo trasloco a Padova, dov’eri prima?

Ero a Vercelli, la triste Vercelli, cittadina del Piemonte che è meglio dimenticare. Per quale motivo noi uomini facciamo quello che facciamo? Per amore. Infatti per amore mi sono trasferito! E sono molto contento, intanto per ovvi motivi ormonali, fisiologici. E poi perché il Piemonte mi stava un po’ stretto, ho scoperto in Veneto una seconda patria nel quale mi sento molto a mio agio.

- Ora hai altri progetti?

In realtà ne ho un paio, piuttosto impegnativi. Uno tra l’altro legato al mio trasferimento qua a Padova, perché per mantenermi fino al mese scorso lavoravo in un call center. Esperienza talmente devastante moralmente e psichicamente ma soprattutto inaspettata per certi versi, perché quello che mi aspettavo potesse essere la parte di difficoltà non era quella, ma era tutta un’altra che ho scoperto, per cui sto tentando di buttare giù la mia esperienza lì. E poi ho da anni un progetto che stiamo "rimbellendo", "rinfiocchettando" per presentarlo.

10 commenti:

  1. Personaggio molto divertente, fa piacere che abbia trovato in Veneto un posto più allegro dove vivere (deve essere molto deprimente il Piemonte). Mo, me lo segno.

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    1. Devi venire prima o poi ad un evento fumettistico, così conosci la "scena" attuale veneta :D

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  2. Uno che disegna donnine, che trova triste Vercelli e che chiama i fumetti con il loro nome, mi è già simpatico questo ragazzo! ;-) Cheers

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  3. Oh ma le donne belle piacciono a tutti, non solo a noi maschietti!
    Personaggio davvero interessante Simon, oltre ad essere un ottimo autore!

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    1. Veramente ottimo, ora sono curioso di vedere i suoi prossimi lavori :)

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  4. Gli faccio i complimenti perché disegna con uno stile delizioso.
    Ovviamente buona Pasqua all'intervista ti e all'intervistatore!

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