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venerdì 16 dicembre 2016

Le nerd-interviste: 7) Spectrum


Oggi per la serie delle nerd-interviste abbiamo un altro amico fumettista: Spectrum, creatore nonchè disegnatore della serie Honey Venom per Nero Press Edizioni!
 
Ciao Spectrum e grazie per questa intervista , passiamo subito alle domande:

- Da dove deriva questo pseudonimo?

Lo ZX Spectrum era un computer prodotto negli anni 80 dalla Sinclair Research. Io ne avevo uno, anzi ce l'ho ancora ed è ancora funzionante. Questo pseudonimo rappresenta la mia infanzia, quanto mi sono divertito, le cose che ho letto, quelle a cui ho giocato e quelle che mi hanno appassionato.


- Com’è iniziata la tua esperienza di fumettista?

Ho sempre amato raccontare storie e disegnare, quindi fare fumetti è stato assolutamente naturale per me. All'inizio erano fumetti fatti a matita o a penna biro su dei quaderni. Facevo le scuole superiori. Questi fumetti giravano fra gli amici ed erano spesso delle trasposizioni romanzate di partite fatte a Dungeons & Dragons con gli amici. In seguito ho abbandonato i quaderni e ho cominciato a metterci più enfasi, lavorando sui miei fumetti con più serietà e impegno. Sebbene sia un disegnatore tradizionale, il mondo digitale ha facilitato di molto il lavoro.  Faccio ancora tutto su carta a parte l'applicazione dei retini, ma con internet ho avuto la possibilità di condividere i miei fumetti con persone al di fuori della mia cerchia di amici. Nel 2014 ho pubblicato in autoproduzione il primo volume delle avventure di Honey, "La cosa che striscia dall'inferno" e ho iniziato a frequentare le fiere del fumetto. La risposta del pubblico è stata entusiasta e, sebbene il mio fumetto sia un prodotto di nicchia, ha in qualche modo conquistato lettori di varie fasce d'età e di entrambi i sessi. Alla fine del 2014 è arrivata Nero Press Edizioni che mi ha proposto di pubblicare Honey Venom e così sono uscito dall'autoproduzione e ho iniziato l'avventura editoriale.


- Quando sarà pronto il secondo numero di Honey Venom? Puoi darci qualche anticipazione?

Il secondo volume di Honey Venom, Bitchwitch è già nelle possenti mani di Nero Press, che sta procedendo all'editing e all'impaginazione. L'idea è quella di presentare Bitchwitch al Festival del Fumetto di Novegro il prossimo 5 e 6 febbraio. Probabilmente ci sarà anche una prevendita, non so ancora che tipo di approccio deciderà di seguire l'editore.
Per quanto riguarda le anticipazioni, posso dire solo che Bitchwitch è un progetto al quale tengo molto e sul quale ho concentrato tutte le mie energie per due anni. Volevo raccontare meglio i personaggi che ruotano attorno a Honey, così come il suo mondo. Scoprirete molte cose su Lentiggini, sul Vescovo e sul tutto l'universo nel quale si muove la figlia delle tenebre.


- Parlando del tuo background, autore di fumetti preferito? Fumetto preferito?

Fare un solo nome farebbe davvero torto a molti autori che sono importanti per me e che mi hanno formato. Tuttavia, non posso negare che Go Nagai mi abbia influenzato tantissimo. Fin da quando ero piccolo, dai tempi dello Spectrum per capirsi, seguivo con passione i cartoni animati con le avventure dei personaggi inventati da Nagai. Faccio parte della generazione che era davanti alla TV quando Goldrake è stato trasmesso in Italia per la prima volta. È comunque nella sua veste di fumettista che l'ho apprezzato di più. Non posso però tacere il fatto che, molto prima che i manga arrivassero in Italia, avevo letto già moltissime cose e che fra gli autori che ritengo davvero importanti per me ci sono  Bonvi, Carl Barks, Jacovitti, Magnus, Segar e tanti altri. Li ho citati in ordine alfabetico, per non far torto a nessuno.
Così come sarebbe riduttivo per me scegliere un autore solo, non posso citare un unico fumetto quale mio preferito. Adoro fumetti molto diversi l'uno dall'altro, da Nausicaa di Hayao Miyazaki alla saga del Punisher scritta da Garth Ennis, dai vecchi horror di Creepy (il nostrano Zio Tibia) ai sexy horror italiani degli anni '70 come Jacula o Lucifera, da La Storia dei tre Adolf di Osamu Tezuka a Rachel Rising di Terry Moore o a Violence Jack del già citato Go Nagai.

- Il primo fumetto che hai letto?

Topolino.

Ciao Spectrum e grazie per l'intervista!


venerdì 9 dicembre 2016

Le nerd-interviste : 6) Vforvito

Questa settimana per la serie delle nerd-interviste abbiamo un altro amico nerd : Vforvito !

Ciao Vito e grazie per l’intervista!
So che sei un nerd a tutto tondo (più o meno come me) , quindi mi
soffermerei su serie TV e fumetti..passiamo quindi alle domande :


- Parliamo di serie TV , come ti
è venuto in mente di fare una tesi su Dexter?


Innanzitutto ciao a te Fabrizio e a tutti i lettori del blog.
L’idea dell’elaborato è venuta fuori andando avanti con gli studi e venendo a contatto con autori e particolari teorie linguistiche e filosofiche.
Ho “giocato” un po’ con il duplice significato del termine “Codice” nelle sue accezioni linguistica e morale e ho intrecciato il modo in cui un serial killer mette in atto il suo modus operandi e come noi mettiamo in atto le nostre competenze linguistiche parlando. Ma l’aspetto che mi sono divertito di più a sviluppare ed approfondire è quello relativo alla doppia identità, alle “maschere” che tutti indossano nelle varie situazioni, che nel caso di Dexter tracciano una linea netta tra la sua vita “normale” e quella da Giustiziere Notturno.
Sembra complessa così a parlarne e forse anche un po’ noiosa, probabilmente perché manca tutto il sangue presente nella serie!

- Serie Tv che segui attualmente? Prima serie TV seguita di cui hai
ricordo?


Sono reduce dalla conclusione di The Young Pope di Paolo Sorrentino, che ho ritenuto un prodotto ottimo sotto tutti i punti di vista nonostante non sia propriamente un fan del regista partenopeo.
Nell’ultimo anno ho seguito ovviamente serie tratte da fumetto come Luke Cage e Daredevil (e Agents Of S.H.I.E.L.D. che è ancora in corso), ho accolto con estremo piacere il ritorno di Black Mirror e ho recuperato un cult come the IT-Crowd che mi mancava e che è diventata subito una delle mie serie preferite. Sicuramente avrò visto e rivisto altro di cui mi dimentico.

Le prime serie di cui ho ricordo sono quelle che vedevo da ragazzino la mattina: Happy Days, MacGyver, Super Car etc… Quelle a cui sono maggiormente legato affettivamente sono in assoluto Dr. House, perché è stata la prima serie come la intendiamo oggi che ho seguito e che mi ha appassionato, Dexter, per motivi che credo non sia necessario elencare e Parks and Recreation, la mia serie comedy preferita, a cui associo anche i miei ricordi dei primi momenti del rapporto con quella che poi sarebbe diventata la mia compagna, Michela.

- Parlando di fumetti, autore e fumetto preferito? Il primo fumetto
che hai letto?


Come tantissimi ho iniziato con Topolino; ancora oggi reputo Paperon de Paperoni il mio primo vero eroe dei fumetti. Poi sono sempre stato curioso di natura, ed ho iniziato a spaziare su più generi e autori: tanti supereroi (Iron Man è il mio preferito), fumetti d’autore (Alan Moore e Neil Gaiman), fumetti italiani (Dylan Dog e Rat-Man principalmente, ma sono un grande fan anche dei lavori di Giacomo Bevilacqua) e anche qualcosa di più “underground” (Robert Crumb è uno dei miei autori preferiti). Ultimamente ho letto Odio Favolandia di Skottie Young, un autore che ho conosciuto sulle pagine di Rocket Raccoon e di cui adoro scrittura e disegno: mi sento di consigliarlo per freschezza e stile.

Se devo scegliere un fumetto preferito probabilmente dico Watchmen, perché ha rappresentato l’elevazione ad arte quello che per molti è solo uno svago puerile.
Il mio autore preferito è probabilmente Leo Ortolani; seguo i suoi lavori da oltre 15 anni e lo reputo una mente geniale per come riesce ad affrontare tematiche anche pesanti mascherandole in farsa. La maturità artistica, emotiva e argomentativa raggiunta negli ultimi anni lo eleva a mio parere tra i Maestri assoluti del genere.
 

- Com’è andato il viaggio a Londra? Qualcosa di interessante dal punto
di vista di noi nerd da segnalare?


Sì, tantissime cose. Innanzitutto ci sono molti negozi di fumetti tutti piuttosto forniti in cui è possibile anche fare qualche buon affare; su tutti ovviamente il mitico Forbidden Planet.
Per i nostalgici di Jurassic Park l’ala sui dinosauri del Natural History Museum è una specie di posto magico.
Ovviamente, essendo l’Inghilterra patria di uno show storico come Doctor Who è denso di posti a tema da vedere: quelli più interessanti in assoluto sono un negozietto aperto da oltre 30 anni che dentro ha anche un piccolo museo; se poi si vuole fare l’esperienza definitiva sul Dottore bisogna arrivare sino a Cardiff per visitare la Doctor Who Experience, vero e proprio sacrario della serie con costumi, oggetti di scena e curiosità.
Forse quello che è stato il momento più emozionante è stato quando ho varcato la soglia del mitico 221b di Baker Street; oltre a Topolino da piccolo amavo i romanzi di Sherlock Holmes ed è stato come realizzare un sogno d’infanzia.
Ma forse la cosa più bella che mi porto da questa breve vacanza è l’aver conosciuto il mitico Quarto Dottore Tom Baker durante una convention.

Ciao Vito e grazie ancora per l'intervista !



venerdì 2 dicembre 2016

Le nerd-interviste : 5) Fagemma76


Questa settimana per la serie delle nerd-interviste abbiamo un amico nerd appassionato tra le altre cose di giochi di ruolo : Fagemma76 !

Ciao Fabrizio e grazie per quest'intervista !

Caro omonimo ti ringrazio per avermi scelto per un'intervista. Ammetto di essere emozionato, perché si tratta della mia prima volta in assoluto, ma bando alle ciance e passiamo alle domande.

- Come mai questo nickname (Fagemma76) ? Semplice nome e cognome accorciati ? :) 

Esatto! Il mio nickname su Instagram è fagemma76, semplicemente nome abbreviato, cognome completo e anno di nascita.
 
- Parliamo di giochi di ruolo , come ti sei avvicinato a questa passione ? 

Correva l'anno 1991 e fino a quel momento la mia unica esperienza in ambito "simil ruolistico" era la serie "Lupo Solitario" che usciva regolarmente per la casa editrice "EL" nella collana Libro Game. Ricordo che una sera di settembre incontrai un mio carissimo amico che entusiasta mi mostrò una scatola rossa con un enorme drago rosso in copertina fronteggiato da un guerriero in cui campeggiava una scritta in inglese "Dungeons & Dragons", e allora mi disse: Fabri, dobbiamo provarlo, sembra uno sballo!
Il giorno seguente a casa di mia nonna, provammo il gioco, usando la prima avventura presente nel manuale del dungeon master, e creando il mio primo personaggio, un ladro che chiamai Arraf (semplicemente abbreviai il verbo arraffare).
Pur essendo in due, ci divertimmo moltissimo, ripromettendoci di farlo provare anche agli altri amici. Ovviamente fu un successo, con l'aggiunta delle altre scatole (expert e companion) si aprì un mondo sempre più vasto, fatto di eroi che combattevano mostri terribili e affrontavano pericoli inerrarabili scaturiti dalla nostra fervida immaginazione. Una menzione d'onore fra i miei ricordi va sicuramente all'allora unico negozio di GDR di Genova, "Dice & Dragons", dove scoprì l'esistenza di altri giochi, passando dall'Advanced Dungeons & Dragons 1° e 2° edizione, ad un altro caposaldo, Il richiamo di Cthulhu ispirato dalle opere dello scrittore statunitense H.P. Lovecraft, e molti altri...Da qui nacque la mia passione per i gdr.
Pensate che riuscimmo ad aprire perfino un club di giochi di ruolo chiamato "La rocca della fantasia" che rimase aperto fino al 95, con all'attivo quattro tornei di gdr e giochi da tavolo riscuotendo un discreto successo.
Credo di aver raggiunto l'apice della mia "nerditudine" nell'ottobre del 2014, grazie ad un amico, sono riuscito a partecipare ad una cena a Levanto, con un mito vivente della TSR, nientepopòdimenoche Frank Mentzer, che si trovava di passaggio in Italia per finire a lucca comics & Games come guest star.





- Il primo gioco a cui hai giocato ?

Come già ampiamente anticipato nella seconda domanda, il primo gioco a cui giocai fu il D&D scatola rossa, come penso quasi la totalità dei giocatori di ruolo della mia età o più vecchi. Probabilmente più abbordabile per via della traduzione italiana (ad opera di Giovanni Ingellis per l'Editrice Giochi) e della forte reperibilità oltre che nei negozi di settore, anche nei più comuni negozi di giocattoli, per fare un esempio, lo si poteva trovare negli scaffali fra un risiko ed un cluedo. 


- Il tuo gioco di ruolo preferito attuale ?

Partendo da D&D base, passando per AD&D 2° edizione con tutte le ambientazioni tranne Birthright, e tutte le successive edizioni di D&D fino alla più recente 5° edizione (ho provato anche l'edizione che non esiste :-) ) ho giocato anche a Il Richiamo di cthulhu, Girsa, Robotech, Dylan Dog, Martin Mystere, Lex Arcana, Alternity, Vampiri la masquerade, Werewolf: the apocalipse, Mage: the ascension, Holmes & Co, Vampiri Secoli bui, Martelli da Guerra, Warhammer fantasy roleplay, Lejendary adventures, Dungerous journey, Amber, Talislanta, La leggenda dei cinque anelli, Cyberpunk 2020, Cyberpunk v 3.0, Wraith: the oblivion, I signori del caos, Twilight 2000 (seconda edizione), I cavalieri del tempio, stormbringer,guerre stellari seconda edizione, le marche dell'est, dungeonslayer, Ars Magica.
Si tratta di una mera lista, ma dal 1991 ad oggi questi sono i giochi a cui almeno una volta sono riuscito a giocare. Solo in questi ultimi due anni la mia esperienza ludica ha ricevuto un forte rallentamento, dovuto ad impegni familiari (moglie e due figlie) e mancanza di amici con cui giocare.
Attualmente posso dire che il mio gioco di ruolo preferito rimane sempre Dungeons & Dragons nella sua quinta e per ora ultima edizione. (il primo amore non si scorda mai).


- So che sei stato a Lucca Comics eccetera eccetera quest’anno , com’è stata come esperienza ?

ahhh Lucca (con sguardo sognante), questo appena passato era il nono anno consecutivo che riesco a prendere parte a questa manifestazione che personalmente adoro. Lucca è in pratica tutto il mio mondo racchiuso in una manifestazione. Avrei voluto partecipare già nel 1993, ma per questioni di età e di mancanza di accompagnatori era impossibile parteciparvi, e anche crescendo e trovandomi un lavoro, non avevo mai preso in considerazione la possibilità di andarci.
Solo nel 2007 riuscì a trovare un compagno di viaggio, e mi tuffai in quella marea di persone, come mi giravo potevo vedere gli eroi della mia infanzia, dentro al padiglione carducci vidi il paradiso, giochi di tutti i tipi, mi trovai a parlare di giochi di ruolo con perfetti sconosciuti e mi sentii come fossi a casa.
Da quella prima volta, fino ad oggi, fu vero amore, un'esperienza da rifare prima possibile.
Un appuntamento fisso, come se per me, quei giorni, fossero il Natale di quando ero bambino. Devo dire che fino all'anno scorso avevo fatto sempre un solo giorno, ma in quella appena passata sono riuscito a stare due giorni. Certo i compagni di viaggio sono cambiati da quella prima volta, ma l'entusiasmo e la passione per questa manifestazione rimangono nel mio cuore.

Ringrazio Fabrizio Perale per questa intervista sperando di essere stato esaustivo.

Grazie a te !
 




venerdì 25 novembre 2016

Le nerd interviste: 4) Andrea Gallo Lassere

Questa settimana per la serie delle Nerd-interviste abbiamo Andrea Gallo Lassere, tra le altre cose creatore e sceneggiatore della serie Black Death per le Edizioni Inkiostro...

Ciao Andrea e grazie per questa intervista... passiamo alle domande:
- Come è iniziata la tua esperienza di sceneggiatore?  


Grazie a te, Fabrizio. Ho iniziato nel 2012 con un episodio de L’Insonne dal titolo: “Davvero Insonne” per il sito Verticalismi; mentre il mio esordio cartaceo risale al 2013 con alcuni episodi brevi sceneggiati per la rivista contenitore a fumetti: Denti.  

- Parlando della serie che hai creato, Black Death, l’ultimo numero si conclude con un finale molto aperto, hai già pensato a seguiti / spin-off? 

La sinossi per una seconda stagione di Black Death, l’ho scritta già da tempo: il finale aperto che hai letto, è solo l’inizio di un progetto molto vasto che prima o poi, spero di poter proseguire in qualche modo.

- A proposito della serie televisiva in lavorazione proprio su Black Death, puoi darci qualche anticipazione? 

Proprio in queste ultime ore è stato diffuso il nome dell’attore che interpreterà il protagonista della serie: Fabio Fulco. L’intero progetto è affidato alla professionalità e bravura del regista e attore torinese Luca Canale Brucculeri. Luca è anche un grande appassionato e conoscitore di fumetti e cinema, come lo è anche il produttore della serie Marco Milone che ha già all’attivo la co-produzione di Revengeance: film d'animazione di Bill Plympton. C’è Paola Barbato alla sceneggiatura e lei non ha certo bisogno di presentazioni. Se tutto ciò non ti basta ancora, ti aggiungo anche la preziosa e fondamentale collaborazione della talentuosa e passionale disegnatrice Simona Simone (aspettati una bella sorpresa!). Direi che possiamo dormire incubi tranquilli, no?
Per le prossime succulenti anticipazioni e news ufficiali, siete tutti invitati a seguire l’aggiornatissima pagina Facebook: https://www.facebook.com/BlackDeathSeries   


- Parliamo un po’ del tuo background, il tuo autore preferito? Il tuo personaggio/fumetto preferito?

Di autori e personaggi preferiti ne ho tanti ma facendoti l’elenco, rischierei di dimenticare qualcuno, sobbarcandomi poi di sensi di colpa. 
Non posso però fare a meno di nominarti Claudio Chiaverotti con il suo Brendon e in particolare l’albo N°35 “Regali dall’Inferno”, disegnato da Lola Airaghi.



- La domanda che faccio spesso, il primo fumetto letto?
 

Topolino e Zagor. Il primo fumetto acquistato direttamente dal sottoscritto: Dylan Dog (seconda ristampa) N°12 – Killer!, in parallelo all’albo  N°71 – I delitti della Mantide. 

Grazie ancora Andrea e a presto !

 

venerdì 11 novembre 2016

Le nerd-interviste : 2) Dies Irae ovvero l'uomo dietro Uccelli di Rovio



Oggi per la serie delle nerd-interviste abbiamo il creatore della pagina "Uccelli di Rovio" , molto attiva nei vari social...

Buongiorno Dies Irae , e grazie per la tua disponibilità a questa intervista !

Ciao! Innanzitutto concedimi una piccola presentazione: scrittore, sognatore, giornalista, vagabondo, filosofo, poeta, musicista. Non sono nulla di tutto ciò.

- Come mai hai scelto questo nome per la pagina ? :D


Di nick ne ho avuti diversi (Doom, Atlas, Dies Irae), in quasi vent'anni di sortite online dalle olderrime newsletter ai recenti social network passando per vari forum a tema videoludico/cinematografico/fumettistico. Il nome "Uccelli di Rovio" andrebbe invece ricondotto alla ricerca di un'immagine grottesca e paradossale, un po' come quella dei personaggi di Angry Birds pensati col volto di Padre Ralph (tutt'ora copertina della pagina Facebook di UdR). Andrebbe precisato che Uccelli di Rovio - benchè fruibile in modo del tutto indipendente e ormai indissolubilmente legato alla pagina Instagram - è parte del canale Geek Flavors, all'interno del quale ho convogliato alcune delle mie precedenti esperienze web (Best & Worst #5, The 16bit Project, Fattore Attesa..).

- Come ti è venuto in mente di fare una pagina con il meglio/peggio dei fumetti ? Come li scegli i fumetti da cui “rubi” le vignette?

l progetto UdR nasce, banalmente, dalla voglia di tenere traccia delle storie che leggo. Avrei potuto stilare una lista in formato Excel ma le cose semplici non mi si addicono, ho scelto invece di estrapolare una specifica vignetta per ogni albo/volume e presentarla in forma di immagine autonoma, decontestualizzata dal suo contenuto originario. Il testo a corredo diventa parte essenziale nel formulare concetti che mistificano e stravolgono gli intenti degli autori. A volte funziona e altre no, ma con le mie uccellate spero comunque di riuscire a strappare un sorriso, magari instillando quel briciolo di curiosità utile a spingere il recupero della storia. Le regole che mi impongo sono poche ma precise:
- Non uccellare fumetti dichiaratamente comici (il motivo per cui sono assenti Rat-Man e altre testate a tema ridanciano)
- Leggere ogni storia nella sua completa interezza
- Fotografare direttamente la pagina col mio fido quanto vetusto iPhone 4s (non sono scansioni come hanno erroneamente ipotizzato alcuni!)
Il materiale dal quale attingere non mi manca affatto; fra la miriade di bonellidi, comics, manga e volumi da libreria che acquisto mensilmente ho anzi accumulato un considerevole backlog fumettistico che non riuscirò a smaltire in questa vita e tantomeno nella prossima.


- Il tuo personaggio preferito dei fumetti ? 

Difficile dirlo. Potrei ammettere un debole per Dylan Dog e apparire scontato al punto da detestarmi, quindi opterò per Pip il Troll. C'è il mondo dentro quel personaggio.

- Il tuo autore preferito ?

Da sempre stravedo per la scrittura di Nolitta/Bonelli e di Tiziano Sclavi. Credo che il modo in cui entrambi - per motivi diversi - sono riusciti a contaminare il fumetto popolare di derivazioni e suggestioni letterarie/cinematografiche sia ancora oggi imbattuto e probabilmente irripetibile. In tempi recenti e restando all'interno dei confini italiani, trovo invece molto apprezzabile il lavoro svolto da Alessandro Bilotta e Fabio Celoni. Ma la verità è che cerco di attingere dal meglio di ogni autore, senza disporre di un'autentica preferenza verso uno o l'altro (sono un pessimo fan, diciamolo!). Mi piace essere stupito e attento alle nuove leve, purtroppo questo avviene raramente e spesso con accezione negativa. Ma in linea di massima preferisco un giovane che si prende i propri rischi piuttosto degli affermati che si beano per ogni loro sassolino gettato nello stagno.

- Il primo fumetto letto ?

Come più o meno tutti credo di avere iniziato con Topolino (o forse Geppo, Il Corriere dei Piccoli o i fumetti di Braccio di Ferro, boh?!..). Erano gli anni ottanta e di lì a poco avrei scoperto il mia primo vero amore fumettistico. Quello che ha sedimentato in me il seme della passione per la narrazione a fumetti: Zagor. Ricordo che passavo interi pomeriggi a fantasticare su quelle mirabolanti avventure, affezionandomi a personaggi che continuo a seguire tutt'ora.

Un grazie ancora a Dies Irae e un arrivederci per tutti alla prossima nerd-intervista !












venerdì 4 novembre 2016

Le Nerd-Interviste : Mika Mikowsky , un retrocomputerista dalla Polonia !


Inizio oggi una nuova rubrica in cui vorrei intervistare amici "nerd" da tutto il mondo e con passioni a tutto campo , si spazierà dal retrocomputing ai fumetti , dai giochi di ruolo ad altro ancora... 

Buona serata Mika , e grazie per la tua disponibiltà a questa intervista

Qual’è stato il tuo primo computer ?
Naturalmente il mio primo computer è stato il Commodore 64C. Avevo 7 anni ed era il 1990 , dopo quell’anno è iniziata l’eta dell’oro del computer in Polonia.
Si , prima di quell’anno avevamo computer come Atari , Amstrad e lo ZX Spectrum , o anche di produzione polacca come K-202 , Odra , Elwro e altri . Ma era molto difficile averli.
Si povetano acquistare in un negozio chiamato Pewex , e il pagamento era in dollari.
Ma il popolo polacco non poteva comprare in dollari in maniera legale. Strano ? Ma questa è la cima di un’assurda montagna chiamata comunismo.  Ho fatto l’esame di maturità sulla storia polacca ed europea quindi per questo posso raccontare qualche storia divertente.
Tornando alla domanda , un altro modo di acquistare era il passaggio di mano dei computer da altre famiglie che vivevano in Germania Orientale o negli Stati Uniti.
Ma i giovani volevano giocare ! Volevano creare il proprio software !
E poi Bang! Boom! Il comunismo è stato abolito. Si è aperto Il mercato  , e per lo più senza controllo. Molti in quei tempi hanno fatto giganteschi affari copiando software.
Cosi’ , quando nel resto del mondo il ciclo del Commodore stava volgendo lentamente alla fine , in Polonia era appena iniziato. Si , mese dopo mese il C64 diventava sempre più economico.
Così abbiamo acquistato un sacco di computer , 17 milioni !
Nel 90 la popolazione della Polonia era circa 38 milioni . Era quasi come se ogni abitante della Polonia avesse un C64 collegato alla propria TV. Tutti compravano cassette o dischetti con i giochi.

So che sei un appassionato di retrocomputing , com’è la scena del retrocomputing in Polonia ?

Ai miei tempi , quando ero un ragazzino , non sapevo molto di questa “scena”. Sono nato in una piccola città. Il mio amico ed io giocavamo e basta . Ma so che c’è stato qualcosa di simile. Ovviamente nata dalle riviste. All’epoca d’oro avevamo 10 riviste per i videogiocatori. La prima è stata Bajtek (si pronuncia Baytek) tradotto sarebbe Bitkid. Poi sono arrivate Top Secret , Secret Service , Gambler , Świat Gier Komputerowych (Video Games World) , Cd Action (esce anche ora) , Reset , Click! ; I/O , Commodore Fortat , eccetera.
I Polacchi sono molto creativi . Prima di avere un internet a portata di tutti hanno cercano di procedere in maniera intelligente : si mandavano a vicenda i dischetti che possedevano col demo del gioco o con il gioco stesso . Ci voleva un pò di tempo ma funzionava . Credo che il termine corretto sia Swapping. E alla fine , tutti si incontravano ai meeting della scena.
Ora nel 21 secolo in Polonia la scena del retrocomputing è ancora grande e forte . Abbiamo la scena dell’Amiga , del C64 , dell’Atari , del PC . Produciamo parti per il Commodore , come la cartuccia “Easy Flash” , Sid2Sid , eccetera.
Durante l’estate abbiamo molti grandi e piccoli meeting . Ogni città media e grossa ha uno o piu’ meeting nella stagione estiva. Nella mia città attuale , Wroclaw , da quest’anno abbiamo 2 meeting : si chiamano Decrunch e Live Crunch . Il primo è un meeting in 2 giorni , il secondo è incentrato sui concerti (molto divertente). Ma non è ancora finita . Intorno a Wroclaw c’è uno o forse 2 piccoli meeting per i patiti degli Atari . Il più grande meeting invece è a Varsavia , e si chiama Pixel Heaven. Poi c’è anche Save The Floppy , piccolo ma con un sacco di roba interessante. Cracovia invece ha Riverwash . Ogni anno , un nuovo progetto viene creato .
Quindi , se volete vedere un meeting sui computer oldschool , dovete venire qui hehe

Che ne dici del progetto Chiptune ? Cosa ti piace della musica elettronica generata da vecchi chip a 8 bit?

Sono un piccolo produttore Chiptune. Creo versioni a 8 Bit delle famose hit polacche . Sono di artisti di m#erda e la canzone spesso è imbarazzante , ma è divertente .
Cosa mi piace in quei suoni ? Penso siano una buona vibrazione.
Mi ricordano molto bene e senza stress la mia infanzia . Giocavo ai videogiochi , al calcio , a baseball , ero amato da miei genitori e da mia sorella , e avevo molti amici. Non sono mai stato un bravo studente nella scuola primaria , ma ero felice . Ovviamente ora sono ancora felice , ma si sa , era un diverso tipo di felicità :)

Come ti è tornata la passione per il retrocomputing ?

La mia passione è tornata qualche anno fa, dopo una piccola pausa.
Ho incontrato la mia ragazza attuale e abbiamo iniziato a lavorare insieme in affari di famiglia e ora ho più soldi da spendere per comprare roba retro hehe.
Ovviamente dopo compro anche i pannolini per il mio bellissimo piccolo .
Ma la passione per il retro era sempre forte nel mio cuore . Perchè solo una volta ho comprato un nuovo computer (un portatile , 2 anni fa) . Ho sempre giocato su computer usati o vecchi . Così ho giocato sempre a vecchi videogiochi. Ma li amo , hanno qualche tipo di personalità , l’anima.
I nuovi giochi sono il prodotto di persone che contano il denaro e vedono solo in fogli Excel. Questo è triste , ma abbiamo dei brillanti creatori di videogiochi indipendenti.

So che hai anche partecipato ad un programma radiofonico sul retrocomputing  , com’è stata questa esperienza ?

Wow , è stata la seconda miglior sensazione della mia vita , dopo essere testimone della nascita di mio figlio .
Kamil , l’autore di quel programma radiofonico , è anche un grande fan della musica 8bit e del retrocomputing.
Ci conoscevamo così è stato facile essere coinvolto senza nessuno stress.
Abbiamo parlato di giochi e abbiamo messo canzoni 8 bit in versioni alternative , come la versione Metal del tema principale di Commando , la versione sinfonica del tema del gioco Supremacy. Abbiamo anche trasmesso una band moderna che si chiama Crystal Castles . Se non lo sai , il frontman usa Atari per creare la sua parte . Kamil ed io siamo grandi fan di questo ragazzo , Fabio Bortolotti AKA Kenobit. e’ facilmente intuibile che è italiano ;)
Di tanto in tanto Kamil mette le sue canzoni . Amo molto ascoltare la radio , non mi piace la TV , la radio è sempre al primo posto . Così , quando ero al mio programma radiofonico preferito , pensavo fossse una specie di premio per aver creato divertenti canzoni a 8 bit hahaha
E questo è tutto . Questa è la mia breve storia di un casuale retrocomputerista polacco. Spero che un giorno ci incontreremo e parleremo della nostra passione.
Grazie per la vostra pazienza . Cordiali saluti per te e ai tuoi lettori del blog.