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domenica 5 aprile 2020

Il timido Anticristo - di Antonucci, Fabbri, Boscarol

Siamo al secondo post di questa domenica. L'occasione sono i nuovi fumetti resi disponibili gratuitamente dalla Feltrinelli. Fino a domani infatti si possono trovare A Panda piace...questo nuovo libro qui, di Giacomo Bevilacqua, di cui avevo già parlato tempo fa, e Il timido Anticristo, di cui parlerò stasera.

mercoledì 8 novembre 2017

Il Piccolo Fuhrer - di Antonucci, Fabbri, Perrotta

Ho finalmente letto l'ultima fatica del trio creativo dietro alla saga di "Quando c'era lui": Il piccolo Fuhrer! Come già detto, il tutto nasce da una finta pubblicita contenuta nel loro precedente lavoro che si è trasformata in un libricino vero e proprio. In pratica è Il Piccolo Principe che si fonde con il Mein Kampf e diventa un'allegoria dirompente e tragica! L'opera viene presentata come un reale libro scritto da Hitler per indottrinare la gioventù nazista, e i personaggi del capolavoro di Saint-Exupèry vengono deformati nell'ottica del Terzo Reich: sono presenti il pianetino con i vulcani del protagonista (vulcani in cui il Fuhrer brucia libri..), gli altri pianetini con i nomi in codice (attenzione ai vari nomi scelti), la rosa capricciosa, la volpe.. Anche le vicende del Piccolo Principe si fondono con i reali avvenimenti della storia di Hitler, molto interessanti per questo le note alla fine che spiegano tutte le varie allegorie e i vari riferimenti più difficile da cogliere. Devo ammettere la mia ignoranza a proposito di alcuni fatti realmente accaduti! Inoltre compaiono anche il nostro Duce, qui uomo-lampadina e Stalin, qui baffone vanitoso: emblematico il suo dialogo con Hitler in cui ognuno dice all'altro di pensare allo sterminio dei propri "ratti" (i ratti in questo libro sono gli ebrei ma anche tutti i "diversi" eliminati da questi dittatori). E molto toccante e attuale la comparsa di Anna Frank a cui gli autori fanno dire reali frasi tratte dal suo diario.

Il Piccolo Fuhrer - di Stefano Antonucci, Daniele Fabbri e Mario Perrotta
99 pagine - 10 euro
Shockdom

martedì 19 settembre 2017

Il piccolo Fuhrer - anteprima gratuita - di Antonucci, Fabbri e Perrotta


Ho preso nei giorni scorsi l'anteprima gratuita della nuova fatica del team già responsabile della saga di "Quando c'era lui", cioè Stefano Antonucci, Daniele Fabbri e Mario Perrotta. Tutto nasce da una finta pubblicità contenuta all'interno degli albi sul "duce rinato" su di un libro illustrato per bambini scritto da Hitler e parodia de "Il piccolo principe". A ottobre il libro uscirà realmente (ovviamente scritto solo "per finta" dal Fuhrer) e in questo opuscolo ne è presente un breve estratto. Sarà un libro che molto probabilmente spiazzerà e farà discutere come la loro opera precedente!

Il Piccolo Fuhrer - anteprima gratuita - di Antonucci, Fabbri e Perrotta
pagine 8 - gratis
Shockdom

mercoledì 5 luglio 2017

Il manuale illustrato dell'idiota digitale - di Diego Cajelli

Stasera voglio parlare di questo libro che è uscito ormai da qualche settimana, scritto dal blogger, sceneggiatore, eccetera eccetera Diego Cajelli, da molti conosciuto come Diegozilla.
E' una utilissima guida a tutte le assurdità che circolano in rete, personalmente l'ho trovato oltre che molto divertente anche molto interessante tanto è vero che l'ho divorato in pochi giorni. Devo ammettere che non conoscevo fino a dove può spingersi l'idiozia umana, vedi l'olio EVO o la teoria della terra piatta...
Ho anche molto apprezzato che non vuole essere una guida neutrale, cioè traspare perfettamente il pensiero dell'autore su certi argomenti, ma sarà perché la penso alla stessa maniera che ciò non mi ha dato assolutamente fastidio.
La prima parte è costituita dall'Idizionario, un vero e proprio dizionario delle stupidità che va dalla A di "A nostre spese" alla Z di "Zoccole", poi ci sono le sei leggi del Web contemporaneo, l'atlante dei Social Network, il breviario essenziale degli acronimi, la guida ai strumenti di comunicazione attuale e altre cose ancora. Il tutto è condito inoltre dalle illustrazioni di un super-team di disegnatori: Simone Angelini, Stefano Antonucci, Luca Bertelè, Alberto Corradi, Daw, Massimo Giacon e Ale Giorgini!
Il manuale illustrato dell'idiota digitale - di Diego Cajelli
Pagine 222 - euro 16,90
Panini Books



venerdì 7 aprile 2017

Le nerd interviste: 21) Stefano Antonucci


Per la serie delle nerd interviste proseguiamo con quelle fatte al Be Comics, oggi abbiamo colui che assieme a Fabbri e Perrotta ha creato il fortunato fumetto "Quando c'era lui"e in precedenza "V for Vangelo" e "Gesù la trilogia": Stefano Antonucci!

- Ciao Stefano e grazie per questa intervista! Come è nata l’idea di “Quando c’era lui”? 

  Il primo volume è uscito ad aprile dello scorso anno, sentivamo l’esigenza di fare questo tipo di operazione perché in Italia come in tutta Europa gli estremismi populisti di destra stanno avanzando.
In Italia basta vedere Lega e Grillo, in tutta Europa è successa la stessa cosa, quindi, per quello che può fare un autore satirico che vede una situazione del genere, volevamo mettere un argine o comunque descrivere quella situazione che si stava riproponendo..
E quindi abbiamo deciso di far tornare in vita il Duce, partendo dalla tesi che secondo noi in Italia il fascismo non è mai morto, o almeno la mentalità fascista non è mai morta.
Manca semplicemente l’uomo forte, come successo con Berlusconi, come successo con Grillo, quando c’è un uomo forte, davvero forte..

- L’italiano lo vota.

        
Esatto, e l’uomo forte non è una questione di partito o di apparato.
E quindi quale uomo forte migliore del Duce? Dopo le imitazioni che ci sono state, abbiamo deciso di partire da lui.
In Germania è stata fatta un’operazione simile con “Lui è tornato”, è uscito il film su Netflix, però in realtà la parte figa è il libro di Timur Vermes, che è molto più bello del film.
L’idea era un pò la stessa, la differenza è la tesi da dove è partito Timur Vermes : il gioco è far tornare in vita Hitler in Germania ma nessuno si è accorge che è il vero Hitler, pensano ad un comico, e partendo da quel gioco degli equivoci acquista sempre più potere e fa risaltare le incongruenze che ci sono anche in Germania.
Invece noi siamo partiti dall’idea che torna il Duce, e gli italiani sanno che è il Duce, proprio per quello la forza sta là..poi dato che se fosse tornato il Duce in vita oggi avrebbe vinto la elezioni, dovevamo creare un ostacolo per far procedere la storia.. e quindi è stato farlo tornare in vita ma nero, che crea un ostacolo da superare del protagonista..
 


- E quindi non può più prendersela con i neri..

L’unico nemico che poteva avere il Duce era se stesso, non c’era un nemico fattibile, quindi, dato che il nero non può essere più colpito perché il Duce è nero, non puoi andare contro il diverso sotto quell’aspetto e devi trovare un nuovo nemico contro cui coalizzare tutta l’opinione pubblica per poter acquisire voti e potere, come si fa normalmente. La Lega ha acquisito voti per anni con secessione e contro il sud, quando ha voluto allargare il suo bacino per parlare a tutta Italia ha tolto l’attenzione dal sud e si è dedicata a immigrazione eccetera. Berlusconi ha creato il “comunista”, come nemico, come immaginario, e gli ha dato un’importanza e un peso molto più ampio di quello che aveva, perché non c’erano i comunisti, però Berlusconi ha sempre rilanciato quella cosa là! Un Di Pietro, a livello di storytelling, come nemico si era creato Berlusconi, infatti non a caso più cresceva il potere berlusconiano, quindi attorno al 2005, più il Di Pietro di allora con l’Italia dei valori acquisiva voti e rubava voti al centro-sinistra.
In politica bisogna creare una narrazione, perché è una narrazione che tiene alta l’attenzione (come insegna ogni buon film o ogni buona storia) quindi c’è bisogno di un nemico contro cui combattere.
Dato che non si poteva più giocare contro l’immigrazione, visto che il Duce era nero, quello è diventato un punto di forza e ci si è scagliati contro il “gender”!

- Cosa che sta avvenendo anche nella realtà!

Si si infatti volevamo giocare con tutte le situazioni…Adinolfi insegna!

- Adesso farete una raccolta ?

La raccolta esce il 6 aprile, raccoglie tutti e 4 i numeri, l’unica differenza è che ci saranno 2 introduzioni e uno scritto finale nostro. Le introduzioni sono di Max Collini (degli Offlaga Disco Pax e Spartiti) e di Tito Faraci.
Poi niente, abbiamo fatto la copertina figa apposta, perché ci hanno chiesto di fare una cosa..

- Alla David Bowie!

Si, esatto! Che poi il concept in realtà è molto carino perché questa non è quella definitiva, quella definitiva sul fronte è lui con gli occhi chiusi, sul retro c’è la stessa immagine ma con il Duce nero con gli occhi aperti! E’ roba da grafici, ma ci siamo divertiti parecchio..


- E' stata geniale anche la copertina del primo numero, col Duce rovesciato!

Il primo numero ha creato non poco imbarazzo nelle edicole italiane, tant’è che molti lo vendevano come fosse una cosa pro Duce, altri non capivano..

- Anch’io quando l’ho comprato un pò mi vergognavo perché non volevo che pensassero fosse una cosa pro Duce!

(Antonucci ride ndr) Guarda tantissimi l’hanno venduto affiancati ai calendari del Duce!

- Pensa la sorpresa!

E’ stato bellissimo, è quello che volevamo: l’effetto distorsivo, ci è riuscito bene!
Il discorso è che il fumetto è un ottimo mezzo di comunicazione, però spesso è molto autoreferenziale, ovvero è chiuso all’interno del mondo del fumetto, semplicemente perchè tratta tematiche all’interno di un determinato mondo super eroistico, eccetera.. Però come mezzo ha un potenziale enorme, basta vedere Zerocalcare, Labadessa, Maicol & Mirco, tutta gente che parla a persone al di fuori del mondo del fumetto. E’ quello che in parte è successo anche con noi, perché  semplicemente hai toccato tematiche che possono toccare tutti, cioè mia madre lo ha letto, mia madre non leggerebbe mai una cosa riguardo Superman o quant’altro, perché non sono tematiche che le interessano o a cui è appassionata.
Non è una questione del mezzo, appunto il mezzo è potentissimo, anzi con i social, con la velocità dei nuovi media, con il calo di attenzione, eccetera probabilmente il fumetto a livello di scrittura e immagini dopo il video è il mezzo di comunicazione più forte e più potente che c’è in questo periodo!
Sta tutto a parlare di argomenti che poi siano di interesse, cioè più tratti un argomento di interesse generale, più diffusione puoi avere, e poi l’immagine è da sempre più forte della parola scritta, non a caso si sono incazzati quelli di CasaPound… Si sono incazzati contro il fumetto, se la sono presa con Zerocalcare e quant’altro perché l’immagine è potente..

- Ma a parte i fatti noti con quelli di CasaPound, avete avuto altri problemi? Querele o altro?

Beh a parte minacce di querele, no! Perché non ci sono gli estremi..

- Magari qualcuno poteva riconoscersi in qualche personaggio, ma non essendoci i nomi..

Il punto è sempre che non ci sono gli estremi su quello che hai scritto: è satira, è parodia..
Ci hanno minacciato di querela ma perché erano sotto campagna elettorale, se volevano querelarci l’avrebbero fatto e se ci avessero querelato, avrebbero perso!


- Invece problemi con i social, tipo ban o roba del genere?

Oddio, c’è stato un piccolo ban per l’immagine di copertina, ma roba da poco..

- Ti chiedo perché ultimamente ci sono stati diversi autori satirici bannati da facebook e altro ..

Tipo Mario Natangelo..

- Ma dal PD poi!

E si, perché il PD è democratico! Poi Alessio Spataro con i grillini..

- A Spataro gli hanno dato l’ergastolo, è stato fuori mesi !


Ora è tornato anche lui!

- Ormai hanno un potere questi social..

Beh, è comunicazione! Quando poi arriva a tante persone è un mezzo di comunicazione importante, ci sono i pro e i contro. Quando parli sui social non stai parlando con te o con me a fianco, sei a mezzo stampa, c’è un riconoscimento ufficiale, è passibile di querela perché è pubblica la cosa! Quindi quando li usi devi usarli sapendo di..

- Ma quindi chiunque può inventarsi di segnalarti..

L’idea di partenza che mi sono fatto io è che uno pensa sempre di scrivere nella sua piccola cerchia, però i post, a meno che non li limiti, e anche quando li limiti con gli screenshot eccetera, sono pubblici, e quindi l’unica regola che uno si può dare è che quando scrive sa che sta scrivendo una cosa che è pubblica, fine. Quindi sa che quella cosa può arrivare a chiunque..
Il che non vuol dire auto-limitarsi, auto-censurarsi, sia chiaro, però vuol dire sapere quello che si sta a fare , cioè non puoi diffamare, perché è passibile di querela. Magari con un amico al bar ti scappano frasi che sarebbero passibili di querela ma non lo sono perchè stai in un luogo o contesto privato, qui no!


- Parlami di Gesù : la trilogia.

E’ una raccolta delle prime tre autoproduzioni che abbiamo fatto. La trama è semplice: Gesù torna sulla terra, perché il Padre ce lo rimanda dato che sono in crisi di fedeli, e quindi lui trova ogni volta un modo nuovo per parlare alle masse. Sono tre storie autoconclusive, abbiamo fatto la copertina ispirata a Star Wars per festeggiare la trilogia e raccoglierle tutti e 3!

- Invece V for Vangelo?

V for Vangelo è una storia unica con sempre gli stessi personaggi, autoconclusiva quindi più lunga..

- Sarebbe il seguito della trilogia?

No, in realtà è pensato come fosse un prequel! Però è leggibile in forma separata. La differenza è che questa è una storia lunga che si sviluppa in un unico volume, quindi a più ampio respiro, l’altro sono 3 storie veloci autoconclusive.


- Ultima cosa, progetti futuri?

A ottobre esce il Piccolo Fuhrer! Nel primo numero abbiamo fatto questa parodia del Piccolo Principe che poi era una finta pubblicità, ora ce lo stanno chiedendo tantissimi e abbiamo deciso di farlo veramente. Sarà un libro scritto, con le illustrazioni. Fondalmentalmente l’idea di partenza era caruccia perché nel 2016 sono scaduti i diritti editoriali sia del Piccolo Principe e del Mein Kampf, quindi era di fare questo mashup che deve sembrare scritto da gente di estrema destra, tant’è che cambieremo perfino le nostre biografie per far andare in confusione un pò tutti, e sarà una propaganda per bambini!


- Sarà bello vedere dove lo mettono in libreria!

Vediamo dove la mettono in libreria, siamo curiosi!

Grazie ancora a Stefano per l’intervista e a presto!




Se avete gradito questa e le altre nerd-interviste, vi chiedo se vi va di seguire questo blog cliccando il pulsante in alto a destra, grazie !

martedì 21 marzo 2017

Be Comics: secondo giorno

Continuamo con il resoconto della nostra tre giorni al Be Comics di Padova!

Il primo robottone italiano!

Il secondo giorno sono continuati i nostri incontri con i vari autori, qui ho conosciuto Officina Infernale, scatta d'ufficio la nerd-intervista con dedica al suo nuovo volume Iron Gang!

Per la serie paparazzate, ecco Stefano Antonucci con Tuono Pettinato!

 Finalmente ho incontrato e scambiato 4 chiacchere con Enrico Simonato, bravissimo disegnatore, che su mia richiesta ha creato una splendida Lady Oscar per la mia dolce metà!

Il gentilissimo Gianluca Giora presenta le sue creazioni in Supersculpey, e illustra i vantaggi di questo materiale!

Nel corridorio del Centro S.Gaetano si danno perfino lezioni di spada Jedi!

Nel pomeriggio sono anche riuscito a fare una capatina al settore denominato Japan World dove, tra l'altro, ai venditori era consentito esporre ogni genere di action figure (nella foto potete apprezzare una nerd-contrattazione!)

Si potevano ammirare, inoltre, 2 modellini di Big Robot: trattasi di 'mecha' italiano, nato dalla mente del fumettista Alberico Motta nei primi anni 80, diventato poi ovviamente un cult, tanto da meritarsi qualche anno fa una riedizione delle storie!

Infine gli acquisti del secondo giorno: Il condominio 1 e 2 del collettivo Super Squalo Terrore (seguirà intervista!), Capitan Venezia & La lupa - Roma Criminale (anche qui seguirà intervistona con l'amico e sceneggiatore Fabrizio Capigatti) e Iron Gang di Officina Infernale..

..e le consuete dediche e sketch di Capigatti, Officina Infernale e Gallina!

lunedì 20 marzo 2017

Be Comics: Il primo giorno

Il resoconto della nostra tre giorni alla prima edizione del Be Comics di Padova !

Io tronfio neanche mi avessero dato il sigillo di Mitsukuni Mito
A Padova si è svolta la prima edizione del Be Comics, festival del fumetto e della cultura pop e io ho avuto la fortuna di avere il pass stampa per tutti i tre giorni dell'evento! Ne ho approfittato per una caterva di foto e una decina di interessantissime interviste che leggerete nelle prossime settimane! Con questo post inizio il resoconto, e stasera parliamo della prima giornata. 


 Iniziamo con le bellissime vetrine dei negozi limitrofi che erano state dipinte per l'occasione (usanza ereditata dal Treviso Comic Book Festival), qui abbiamo un Captain America ghiottone e una mitica Kiki!





La manifestazione si è svolta nel bellissimo Centro Culturale Altinate S.Gaetano a Padova, queste sono alcune foto "panoramiche" e due piccoli video, il venerdì era ancora una giornata tranquilla e si riusciva a curiosare e a chiaccherare con i vari artisti!

Lo spazio Bonelli organizzato dalla fumetteria Delta Comics con i vari eroi della mitica casa editrice..

Lo stand di quei felloni di Feudalesimo e libertà! :)
  
L’apparizione di un barbagianni in carne ossa e piume!

Nel piano superiore oltre alla zona dedicata alle autoproduzioni erano state allestite due mostre, questa con le tavole originali della graphic novel “Viaggio a Tokio” di Vincenzo Filosa..

..e questa sul decennale del Dylan Dog Color Fest!
Poi sono arrivati gli artisti e sono iniziati gli incontri, le chiacchere, le interviste..

Qui sono con il direttore editoriale della casa editrice BeccoGiallo, Guido Ostanel (foto scattate dalla mia paparazza personale!)

Abbiamo conosciuto e intervistato Simona Gabrieli, responsabile editoriale di Alifbata, casa editrice che distribuisce fumetti provenienti dal mondo arabo!

Il buon Stefano Antonucci, disegnatore di Quando c’era lui, Gesù - la trilogia, V for Vangelo, anche qui è scattata la nerd-intervista così come per…

..il giovane talento Mattia Labadessa, con cui si è finiti a parlare di Mac e di iPad :D

Qui un incontro fra generazioni di fumettisti: al banchetto di Labadessa si è fermato il grande sceneggiatore Tito Faraci!

Paolo Bacilieri che personalizza un suo volume, mentre il buon Claudio Calia guarda lo smartphone
:)
 
Sempre il maestro Bacilieri all’opera, sono riuscito a farmi fare uno sketch sul suo libro "Fun" e una dedica su uno Speciale Dampyr!

Trittico di artisti: Calia, Bacilieri e Faraci tutti in una foto (con tanto di birretta sul tavolo)!

E questo è stato il bottino della prima giornata: Fun di Paolo Bacilieri, Ca restera entrous del collettivo Samandal preso da Alifbata e Preview 15/16 della Bao/Sergio Bonelli Editore..

...e questi gli sketch e dediche di Bacilieri, Tito Faraci (su PK!), Antonucci e Labadessa!