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giovedì 14 dicembre 2023

I fumetti gratuiti del 2 dicembre: Kaya, Corto Maltese, Cryptid Club, eccetera

 

Dopo i fumetti del Free Comic Book Day, stasera diamo un'occhiata al malloppo distribuito da Libraccio nella giornata del 2 dicembre, in occasione dell'evento chiamato "Leggo fumetti"!

venerdì 27 aprile 2018

Tutto sotto controllo! - di Sarah Andersen

 
"Herding cats" è un modo dire in lingua inglese che significa fare qualcosa di molto difficile, come appunto è "raggruppare dei gatti" alla maniera di pecore o di bovini. E' questo il titolo originale della nuova fatica di Sarah Andersen, giustamente adattato nella nostra lingua come Tutto sotto controllo! 

domenica 31 dicembre 2017

The best of 2017!



E dopo i gatti-nerd-oscar distribuiti ieri, stasera è il momento dei post più letti dell'anno! Li ho suddivisi in quattro categorie: le nerd-interviste, le recensioni di coppia dei film, le recensioni dei fumetti e i reportage!

sabato 23 dicembre 2017

Calendari 2018: Makkox, Sarah Andersen, Matteo Batetta e Zerocalcare


Visto che quest'anno ormai sta volgendo al termine, stasera volevo dare un'occhiata a qualche calendario per l'anno prossimo uscito in questi mesi...

venerdì 28 aprile 2017

Le nerd interviste: 24) Sarah Andersen


Questa settimana per le nerd interviste siamo diventati internazionali con la grandissima e famosissima fumettista newyorchese Sarah Andersen!
Antefatto: Sarah Andersen si trovava in Italia per il tour promozionale per il suo ultimo libro, il 26 aprile faceva tappa alla Libreria Zabarella a Padova dove mi sono recato anch'io per strappare uno sketch e un autografo ma grazie all'intercessione del sempre gentile Claudio Calia sono riuscito anche a fargli qualche domanda veloce!

- FP: Ciao Sarah e piacere di conoscerti!

Ciao e piacere, come si chiama il tuo blog?

- FP:  "Cent'anni di Nerditudine" (Gli è stato tradotto correttamente come "One hundred years of Nerditude" ndr)

E' un bel nome! (Sarah ride ndr)

- FP:  Come hai iniziato?

Ho sempre fatto fumetti, ma in realtà ho iniziato a mettere alcune mie cose online nel 2011.

- FP: Cosa si prova a diventare così famosi in tutto il mondo?

E’ ok perché è solo un personaggio, non sono io. E’ solo il mio lavoro, quindi sono tranquilla!


- MV: Ma tu hai un gatto? più di uno?

La storia del gatto che c’è sull’ultimo libro è vera, quindi si!

- MV: Noi abbiamo 4 gatti!


(sarah ride ndr)

- FP: Quali sono i tuoi progetti futuri?


Sono in attesa di iniziare a lavorare al mio terzo libro, e sto facendo un fumetto che si chiama “Chesire Crossing”, che sarà scritto da qualcun altro. Lo inserirò nel mio sito.

- FP: Come ti è sembrata Venezia?


La amo!

- FP: Era la prima volta che la visitavi?

No no, c’ero già stata, ma mi piace sempre!

- FP: E qui a Padova eri già stata?


Si, nella stessa libreria!

Grazie ancora a Sarah per l'intervista,a Claudio Calia, alla Libreria Zabarella di Padova, al "traduttore" Emiliano Bon e a tutti quelli che l'hanno resa possibile!

Se avete gradito questa e le altre nerd-interviste, vi chiedo se vi va di seguire questo blog cliccando il pulsante in alto a destra, grazie ! 

venerdì 21 aprile 2017

Le nerd interviste: 23) Guido Ostanel

Oggi per la serie delle nerd interviste abbiamo il direttore editoriale della casa editrice BeccoGiallo, che ho avuto la fortuna di incontrare al Be Comics a Padova: Guido Ostanel!

- Ciao Guido e grazie per l'intervista, come nasce BeccoGiallo?

In realtà la risposta è semplice, perché nasce forse paradossalmente fuori dal mondo del fumetto tradizionale, perché io e Federico Zaghis, che con me ha fondato più di 10 anni fa la casa editrice, non venivamo dal mondo del fumetto. Nel senso che non siamo degli sceneggiatori di fumetti, non siamo dei disegnatori di fumetti, non avevamo ne altre case editrici piuttosto che fumetterie, eravamo dei semplici lettori di fumetti come ce ne sono tanti.
Questo lo diciamo perché in realtà poi la particolarità della nostra produzione, cioè in sintesi prendere il linguaggio del fumetto e cercare attraverso questo linguaggio di raccontare dei fatti di cronaca, degli eventi realmente accaduti, dei piccoli frammenti d’Italia che hanno ha che fare per l’appunto con la memoria collettiva italiana, era un’idea probabilmente che poteva nascere forse solo al di fuori del classico mondo autoriale, da edicola o supereroistico, almeno 10-11 anni fa quando siamo partiti era una cosa molto strana e molto particolare. Ho l’impressione che potesse venire in mente proprio a persone che guardavano a quel mondo con interesse ma da fuori, e quindi l’idea è stata semplicemente quella di dire: “Bene, proviamo a raccontare dei fatti che noi stanno a cuore.”. Te ne cito alcuni, ma poi i libri tu li conosci meglio di noi, Piazza Fontana, strage di Bologna, Porto Marghera, per rimanere qui vicini a noi, e poi dire : “Ha senso raccontarli anche attraverso il linguaggio del fumetto? Se è stato fatto attraverso il teatro, attraverso la saggistica scritta, se addirittura hanno fatto delle canzoni piuttosto che dei film, può avere senso raccontare quella stessa storia (che poi non sarà mai la stessa per evidenti ragioni) anche con i fumetti?” E da quella domanda siamo partiti e abbiamo cominciato a produrre i nostri primi libri!

- Quindi giornalismo a fumetti!
                                                                                                                                                                
In pratica giornalismo a fumetti, ma quando siamo partiti non è che abbiamo detto “Sai cos’è, domattina iniziamo a fare giornalismo a fumetti!”. Questa etichetta di graphic journalism o giornalismo a fumetti, eccetera eccetera è venuta un pò dopo..

- Infatti, mi ricordo 20 anni fa che i fumetti erano visti soprattutto come divertimento, con qualche autore che faceva qualche storia più impegnata, ma quello che fate voi, ad esempio i libri di Claudio (Calia ndr) che sono dei veri e propri saggi a fumetti, è una cosa abbastanza recente!

Direi di si, magari qualche esperimento qui e là di alcune case editrici, sopratutto straniere, anche 10-15 anni fa, cioè quando ci siamo affacciati a sto mondo, si intravedeva. Certo è che una casa editrice, come poi è stato per noi, che si mettesse a costruire la propria filosofia editoriale su questo, su quello che poi dopo qualche anno si sarebbe chiamato graphic journalism, beh questo sicuramente ancora non c’era. Perché proprio mettendo in fila fin dai primi numeri molti dei titoli che ti potrei elencare che vanno da nord a sud della penisola, come fatti, tematiche, dall’Ilva di Taranto fino alla ThyssenKrupp, piuttosto che da Piazza della Loggia fino a Portella della Ginestra, ecco sono tutti fatti realmente accaduti, e di solito sono fatti “scottanti”, difficili da raccontare, dolorosi, con delle implicazioni anche politiche. Ecco farlo attraverso i fumetti che di solito invece fanno o facevano pensare prima di tutto e soprattutto a intrattenimento puro, beh allora era una cosa che non era sicuramente tipica!
   
- E vi siete specializzati anche in biografie!
                                                                                                                                                                  
In realtà fin da subito, abbiamo deciso di aprire una collana dedicata anche alle biografie..

- Le biografie in effetti un pò mancavano, forse c’era qualcosa..


Qualcosa c’era, per rimanere vicino a noi, in Friuli, mi ricordo anche i lavori di Davide Toffolo, dedicati in qualche modo a Carnera, lo stesso Pasolini, che furono poi i primi che io approcciai, poi guardandomi attorno di più vidi che ce n’erano anche altri e anche fuori dell’Italia. E fin da subito pensammo che per Peppino Impastato, per Ilaria Alpi, per Adriano Olivetti per esempio, più che un fatto in sè era interessante anche raccontare che tipo di vita avevano vissuto o purtroppo che tipo di morte avevano dovuto incontrare. Giovanni Falcone e Paolo Borsellino sono altri due esempi.


- Secondo te continuerà ancora a esserci la carta, o si andrà sempre di più verso il digitale? Mi sembra che voi come BeccoGiallo non pubblicate molto in digitale..

No, abbiamo fino ad oggi fatto solamente dei piccoli esperimenti, da un lato perché le energie economiche, tecniche, di tempo, non ci hanno consentito fin qui di sperimentare veramente seriamente questo settore. Abbiamo cercato invece di fare il minimo probabilmente, cioè di provare a trasportare di fatto alcuni dei nostri albi a fumetti stampati su carta in pdf, e quindi renderli disponibili a bassissimo costo o addirittura spesso gratuitamente in alcuni device..

- Io preferisco avere ancora la copia cartacea!

Quindi i miei dati sono un pò così, parziali. La mia impressione è che il tipo di prodotto che facciamo, e credo anche molti dei nostri colleghi, faccia un pò di fatica in più chiaramente rispetto ad un saggio accademico, rispetto ad un insieme di dispense o a un manuale d’istruzioni per l’uso di qualcosa. Credo che ci sia ancora il piacere di avere un tipo di carta particolare, delle illustrazioni più o meno belle che uno vuol conservare, hanno una loro serialità. Spesso gli inchiostri poi dei fumetti e dei libri illustrati hanno, può sembrare una battuta ma non lo è, un profumo caratteristico..quindi la vedo abbastanza positiva come cosa per noi. Magari per chi fa webcomics, cioè un tipo di fumetto più corto, di più agile probabilmente lettura, perché ha meno segni da interpretare contemporaneamente, e che nasce da autori che non dico siano nativi digitali ma quasi, e che sono anche spesso disegnati digitalmente, ecco forse allora lì il supporto digitale nei webcomics ha un senso.

- Vedo che tanti ora fanno il passaggio dal web al libro, ad esempio voi pubblicate Sarah Andersen..

Esattamente. Questo è un esempio, Sarah Andersen: i 2 libri che abbiamo pubblicato entrambi nascono prima online e poi..

- Com’è nata l’idea di pubblicarla in Italia?

Eravamo incuriositi che diverse persone, in contesti anche molto diversi fra di loro, normalmente anche lontani dai classici giri frequentati da BeccoGiallo, scuole, fiere, quant’altro, invece seguivano dall’Italia una pagina Facebook dedicata a raccogliere e tradurre in italiano le strisce di Sarah. La cosa ci colpì molto, i numeri erano molto alti, ma sopratutto il modo in cui queste persone seguivano dall’Italia, quindi da lontano, una disegnatrice di New York, ci colpì molto, e allora provammo a indagare se ci fosse possibile pensare di portare su carta il lavoro che stava facendo.

- Penso che la cosa un pò più difficile si stata l’adattamento delle strisce, tenere il suo umorismo anche in italiano..

Si, non è un lavoro per niente semplice. Può sembrarlo perché magari sono battute molto brevi, con poco testo, eccetera, però invece essendo che un autore come lei giustamente centellina ogni singola parola, ogni singola pausa, ogni singola espressione, non è sempre semplicissimo!

- Concludiamo con le vostre novità e ultime uscite?

Partirei con quelle che presentiamo anche qui al Be Comics, recentissime uscite sono sicuramente: uno dei due libri di Sarah Andersen, il secondo mi auguro di una lunga serie, il libro dedicato a Jane Austen, a proposito delle biografie di cui parlavamo prima, e quindi citerei anche Andy Warhol, visto che il disegnatore è pure padovano, Officina Infernale,poi il volume che si chiama Chinamen, è uscito da pochissimi giorni ma sta già facendo parlare molto di se perché, non so se avevi visto “Primavere e autunni” il nostro libro dedicato in qualche modo alle origini della comunità cinese che oggi conosciamo come ChinaTown di Milano, questo ne è la sua naturale prosecuzione, solo che si amplia perché ci racconta almeno di 5-6 personaggi importanti che poi hanno fatto la storia della comunità cinese italiana. Direi che queste sono le principali novità del momento.

- Dovrebbe uscire anche “Il mio secondo Dizionario delle serie TV” ?

Non ti ho detto ovviamente di quelli che stanno per uscire, è proprio imminente, lo stiamo lavorando in questi giorni e fra poco sarà in tipografia e uscirà il mese prossimo (Il secondo dizionario delle serie tv nel frattempo è uscito ndr)

Ciao Guido e grazie ancora per l'intervista! 

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domenica 5 marzo 2017

Un grosso morbidoso bozzolo felice - Sarah's Scribble's vol.2

E' uscito nei giorni scorsi a cura degli amici di Becco Giallo il secondo volume degli Sarah's Scribbles, dal titolo Un grosso morbidoso bozzolo felice, ovviamente l'autrice è sempre la giovane fumettista Sarah Andersen, e ovviamente le strisce sono tutte molto divertenti come nel primo volume!
Questa volta però  ci sono alla fine anche delle riflessioni personali, quasi come delle pagine di un diario, che fanno da collante a delle strisce raggruppate in unico tema: "Non so comportarmi come una persona" parla dei problemi dell'autrice nel rapportarsi con gli altri, "Sadie" parla di come un gatto le fece venire l'amore per i mici e "Ladra di maglioni" spiega della sua mania di indossare appunto i maglioni del suo fidanzato!

lunedì 23 gennaio 2017

Crescere che Palle ! di Sarah Andersen

Nei giorni scorsi in libreria ho preso finalmente "Crescere che palle !" di Sarah Andersen , edito dagli amici di Becco Giallo . Trattasi di una raccolta di strip di "vita vissuta" della giovane fumettista americana e anche se è scritto che non sono storie autobiografiche molti potranno riconoscersi in esse. Trattano come si evince del titolo del passaggio dalla giovinezza all'età adulta ma anche dei problemi delle donne , del rapporto di coppia , perfino del rapporto con gli animali domestici, tutto in maniera molto ironica e divertente !
A marzo è stato annunciato un nuovo libro !