venerdì 16 dicembre 2016

Le nerd-interviste: 7) Spectrum


Oggi per la serie delle nerd-interviste abbiamo un altro amico fumettista: Spectrum, creatore nonchè disegnatore della serie Honey Venom per Nero Press Edizioni!
 
Ciao Spectrum e grazie per questa intervista , passiamo subito alle domande:

- Da dove deriva questo pseudonimo?

Lo ZX Spectrum era un computer prodotto negli anni 80 dalla Sinclair Research. Io ne avevo uno, anzi ce l'ho ancora ed è ancora funzionante. Questo pseudonimo rappresenta la mia infanzia, quanto mi sono divertito, le cose che ho letto, quelle a cui ho giocato e quelle che mi hanno appassionato.


- Com’è iniziata la tua esperienza di fumettista?

Ho sempre amato raccontare storie e disegnare, quindi fare fumetti è stato assolutamente naturale per me. All'inizio erano fumetti fatti a matita o a penna biro su dei quaderni. Facevo le scuole superiori. Questi fumetti giravano fra gli amici ed erano spesso delle trasposizioni romanzate di partite fatte a Dungeons & Dragons con gli amici. In seguito ho abbandonato i quaderni e ho cominciato a metterci più enfasi, lavorando sui miei fumetti con più serietà e impegno. Sebbene sia un disegnatore tradizionale, il mondo digitale ha facilitato di molto il lavoro.  Faccio ancora tutto su carta a parte l'applicazione dei retini, ma con internet ho avuto la possibilità di condividere i miei fumetti con persone al di fuori della mia cerchia di amici. Nel 2014 ho pubblicato in autoproduzione il primo volume delle avventure di Honey, "La cosa che striscia dall'inferno" e ho iniziato a frequentare le fiere del fumetto. La risposta del pubblico è stata entusiasta e, sebbene il mio fumetto sia un prodotto di nicchia, ha in qualche modo conquistato lettori di varie fasce d'età e di entrambi i sessi. Alla fine del 2014 è arrivata Nero Press Edizioni che mi ha proposto di pubblicare Honey Venom e così sono uscito dall'autoproduzione e ho iniziato l'avventura editoriale.


- Quando sarà pronto il secondo numero di Honey Venom? Puoi darci qualche anticipazione?

Il secondo volume di Honey Venom, Bitchwitch è già nelle possenti mani di Nero Press, che sta procedendo all'editing e all'impaginazione. L'idea è quella di presentare Bitchwitch al Festival del Fumetto di Novegro il prossimo 5 e 6 febbraio. Probabilmente ci sarà anche una prevendita, non so ancora che tipo di approccio deciderà di seguire l'editore.
Per quanto riguarda le anticipazioni, posso dire solo che Bitchwitch è un progetto al quale tengo molto e sul quale ho concentrato tutte le mie energie per due anni. Volevo raccontare meglio i personaggi che ruotano attorno a Honey, così come il suo mondo. Scoprirete molte cose su Lentiggini, sul Vescovo e sul tutto l'universo nel quale si muove la figlia delle tenebre.


- Parlando del tuo background, autore di fumetti preferito? Fumetto preferito?

Fare un solo nome farebbe davvero torto a molti autori che sono importanti per me e che mi hanno formato. Tuttavia, non posso negare che Go Nagai mi abbia influenzato tantissimo. Fin da quando ero piccolo, dai tempi dello Spectrum per capirsi, seguivo con passione i cartoni animati con le avventure dei personaggi inventati da Nagai. Faccio parte della generazione che era davanti alla TV quando Goldrake è stato trasmesso in Italia per la prima volta. È comunque nella sua veste di fumettista che l'ho apprezzato di più. Non posso però tacere il fatto che, molto prima che i manga arrivassero in Italia, avevo letto già moltissime cose e che fra gli autori che ritengo davvero importanti per me ci sono  Bonvi, Carl Barks, Jacovitti, Magnus, Segar e tanti altri. Li ho citati in ordine alfabetico, per non far torto a nessuno.
Così come sarebbe riduttivo per me scegliere un autore solo, non posso citare un unico fumetto quale mio preferito. Adoro fumetti molto diversi l'uno dall'altro, da Nausicaa di Hayao Miyazaki alla saga del Punisher scritta da Garth Ennis, dai vecchi horror di Creepy (il nostrano Zio Tibia) ai sexy horror italiani degli anni '70 come Jacula o Lucifera, da La Storia dei tre Adolf di Osamu Tezuka a Rachel Rising di Terry Moore o a Violence Jack del già citato Go Nagai.

- Il primo fumetto che hai letto?

Topolino.

Ciao Spectrum e grazie per l'intervista!


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