sabato 9 novembre 2019

Dampyr 235 L'amica mortale - di Giorgio Giusfredi e Alessio Fortunato

Solo a Giorgio Giusfredi poteva venire la folle idea di unire L'amica geniale a Suspiria per questo delirante Dampyr 236: L'amica mortale!

Come già detto, è finita la saga dei grandi antichi, che ci ha lasciato in eredità la guarigione di Kurjak e anche un suo rinvigorimento fisico (così potrà star dietro agli altri due soci, che notoriamente non hanno problemi d'età!). La sensitiva Ann Juring, compagna di mille avventure di Harlan e soci, ha delle visioni riguardanti la scuola di danza di Helena Morkov, la strega regina. In particolare Ann ricorda la sua amica Marlene, da cui fu costretta a separarsi molti anni prima. Ora in Turingia stanno accadendo di nuovo dei brutali massacri da parte di giovani ballerine che sembrano invasate. Chi è che le sta guidando?
La storia ha molti colpi di scena, niente è come sembra. Giusfredi ha saputo costruire un intreccio solido che più che a L'amiga geniale di Elena Ferrante deve molto al Suspiria di Dario Argento, prendendo però poi tutta un'altra direzione, ancorata nella colossale continuity dampyriana.  Torna in questo albo la premiata ditta Giusfredi-Fortunato, già da me molto apprezzata nel numero 221. I disegni del bravo Alessio Fortunato rendono benissimo gli orrori immaginati dalla mente di Giusfredi. In particolare c'è una doppia splash page (che vedrete qui sotto) e altre pagine che impressionano veramente per la maestria dell'artista.

Dampyr 236 L'amica mortale - di Giorgio Giusfredi e Alessio Fortunato 
Pagine 98 - euro 3.90
Sergio Bonelli Editore

6 commenti:

  1. Copio la recensione scritta sul mio gruppo Facebook, che direi abbastanza complementare alla tua: così chi legge si fa un'idea meno chiara dell'albo. :D

    Nelle sue ultime presenze, Ann Jurging è stata più protagonista che comprimaria, per via dei suoi immensi poteri; nell'albo di novembre ("L'amica mortale", poiché c'è anche lo Speciale ritardatario, questo mese) finalmente non ruba la scena a nessuno.
    Per contro, il trio di ammazzavampiri e cacciauominineri si rivela, ovviamente, un po' troppo spavaldo dopo le recenti avventure dei mesi scorsi.
    Toni insoliti: tante sequenze horror esplicite (sembra di leggere un Dylan Dog degli anni d'oro, tipo "Il cervello di Killex"), mentre Kurjak sembra aver confuso le tavole di Dampyr con le riprese di "#Mudù", rendendo ben poco opportuno certo umorismo... Anche qui, come per la tosse, ci sarà da fare i conti con un avversario parassita? Viste i recenti folli progetti editoriali vai a vedere che stanno preparando la strada per uno scontro con Joker. 😑

    Comparto disegni sempre eccellente, anche se Fortunato ha un po' troppo reinterpretato Harlan: il modello è Lenny Nero di "Strange days", non un ibrido con l'attore che lavorerà nel film. 😉

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    1. Forse Kurjak oltre il rinvigorimento ha guadagnato anche un ulteriore ottimismo :D Per quanto riguarda l'aspetto di Harlan, magari stanno gradualmente "traguardando" verso l'attore del film, bisognerebbe chiedere agli autori. Le sequenze splatter le ho molto apprezzate, c'erano pure dei bei guantoni alla Freddy Krueger :)

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    2. Lo splatter è sempre stato ponderato in Dampyr, anche se proprio l'albo n° 13 di cui questo è sequel fu uno dei più ricchi di scene del genere. La colpa è dei disegni, così fatti bene che certe scene impressionano.
      Ci stanno scene di mutazione, vedi "Sfida alla Temsek" o "La città abbandonata", ma insistere su certe sequenze, che nel fumetto siano reali o visioni, lo trovo innaturale in questo fumetto.

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    3. Andandomi a ripescare l'aggettivo "splatteroso", ho visto che l'avevo usato per i recenti numeri 225 e 229, quindi ogni tanto fa capolino... a me non dispiace un po' di splatter ogni tanto

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  2. La copertina fa molto film horror ma non conoscendo Suspiria, non ho capito bene di cosa parli questo numero.
    Mi sembrava ispirata più alle bambole possedute che alle ballerine, però riguardando bene la copertina, è un camerino e non una camera da letto 😝

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    1. Le bambole centrano molto marginalmente, diciamo che di Suspiria ha l'ambientazione, una scuola di danza per giovani

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