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giovedì 17 agosto 2017

Memorie a 8 Bit - di Sergio Algozzino

Ho letto in questi giorni di ferie il libro del fumettista Sergio Algozzino, dal bellissimo titolo di Memorie a 8 Bit, trattasi in particolare della seconda edizione aggiornata al 2017. E' una valanga di ricordi a fumetti del buon Sergio, alcuni a tema nerd ma non solo, con frammenti dall'infanzia fino ad arrivare ad oggi: si parla di home computer, di giocattoli, di fumetti, ma anche di famiglia, di musica, di vecchie scuole, di amicizie che si perdono... E' un libro divertente ma in cui traspare anche molta nostalgia (come recita tra l'altro l'avvertimento in quarta di copertina!). Le storie che ho apprezzato di più sono state: Il teorema di Dragonball (non voglio spoilerare in cosa consiste), Liceo, Memorie di un giorno di lato e la conclusiva e commovente Strade. La prefazione è ad opera del mitico Doc Manhattan!

Memorie a 8 Bit - di Sergio Algozzino
pagine 221 - euro 14.90
Tunuè

martedì 30 maggio 2017

A bit of hi[story] - Legacy

In questi giorni mi sono arrivate foto e segnalazioni di filmati a proposito della manifestazione A bit of [hi]story di Torino, quindi ho deciso di ragrupparle in questo post..
La foto di apertura mi vede protagonista sul palco con il grande Doc Manhattan!

venerdì 19 maggio 2017

Le nerd interviste: 27) Alessandro "Doc Manhattan" Apreda


Stasera per la serie delle nerd interviste abbiamo un giornalista, scrittore, sceneggiatore di fumetti e creatore di un seguitissimo blog punto di riferimento per tutti noi nerd, che ho avuto la fortuna di incontrare domenica al A Bit of [hi]story: Alessandro "Doc Manhattan" Apreda!

Ciao Alessandro e grazie per questa intervista, come nasce il nerd che è dentro al Dr. Manhattan, ritieni di essere sempre stato nerd? 

Penso di si, quando sei ragazzino in realtà ti piacciono le cose che piacciono a tutti gli altri ragazzini, quando inizi a crescere e ti affezioni ai fumetti, ai videogiochi e magari molte altre persone non seguono più quegli interessi ti rendi conto di esser nerd. O almeno per i nerd della mia generazione, adesso è un pò più difficile perché ad esempio i videogiochi sono molto più mainstream, sono molto più diffusi, però nei fine anni ’80 primi anni ’90 se continuavi a giocare con i videogiochi e a leggere i fumetti dei supereroi o i primi manga che sono arrivati in Italia, ne avevi la tessera, un passaporto da Nerd automaticamente!

- Qual’è stato il tuo primo lavoro?

                                                                                                                                                                  Quello che faccio anche adesso, il giornalista! Ho iniziato a scrivere di videogiochi alla fine degli anni ’90 per varie riviste, poi ho lavorato in realtà anche su riviste non di videogiochi, adesso collaboro con dei siti importanti internazionali però mi occupo sempre di quello, di videogiochi, di tecnologia, quindi sostanzialmente ho fatto un solo lavoro in vita mia!

- E fai quello che ti piace..


Si, ho avuto sempre la grande fortuna di trovarlo subito nel periodo anche in cui era anche più facile rispetto ad adesso, e ho avuto questa fortuna che continua anche oggi, speriamo continui ancora a lungo di fare comunque un lavoro che mi piace e mi diverte molto!

- Una cosa che sento dire spesso è: se vuoi lavorare nell’ambito nerd devi trasferirti a Roma o Milano, invece tu sei sempre riuscito a restare nella tua realtà locale..


Si, quando ero ragazzino sognavo di scrivere per le riviste di videogiochi, Zzap!, The Games Machine, Consolemania, eccetera. Non era possibile perché dovevi effettivamente vivere a Milano, perché ti consegnavano fisicamente i giochi, andavi lì a battere il pezzo in redazione, eccetera. Conosco persone che da Cosenza o comunque dal sud si sono trasferite a Milano per lavorare per Xenia (la casa editrice di Zzap! ndr) all’epoca. Però ho avuto la fortuna che fine anni ’90 con l’avvento di internet si è aperta la collaborazione sulle riviste di questo tipo anche a chi abitava in tutto in resto dello stivale. Quindi ho iniziato a lavorare per Super Console, per riviste, come Chip, di informatica, perché semplicemente bastava una banale connessione a 56K a casa e un pò di fantasia, ti mettevi lì, scrivevi i pezzi, li facevi girare..Ripeto c’erano molte più realtà rispetto ad oggi a cui proporre i tuoi pezzi, quindi era più semplice. Internet ha davvero permesso a chiunque..

- Internet di contro poi ha fatto chiudere molte realtà..


Si, poi in un secondo momento il rovescio della medaglia è stato questo: chiaramente con la diffusione sempre più massiva di internet quel tipo di informazioni, recensioni, le guide, eccetera, si trovavano su internet più fresche, con aggiornamenti più frequenti e gratis soprattutto, e questo si è mangiato un pò alla volta il mercato delle riviste di videogiochi. Però è anche l’evoluzione del mezzo: alla fine i contenuti sono gli stessi, si è evoluto il mezzo attraverso cui vengono proposti, oggi sono i siti di videogiochi anzichè le riviste di videogiochi, che sono rimaste ormai molto poche, però sostanzialmente poi i contenuti quelli.


- Ma il primo videogioco a cui hai giocato?

Me lo ricordo perché ho scritto un post sul blog anni fa, è stato credo Phoenix in un bar al mare, perché, per i più vecchietti come noi, prima dell’avvento delle sale giochi c’erano i bar e le pizzerie che avevano i cassoni, all’esterno d’estate, oppure all’interno d’inverno..

- 50 lire ?

No, erano già 100! Però soprattutto andavano forti i punti telefonici, al mare, c’erano le cabine del telefono e c’erano i videogiochi, quindi c’era questa popolazione mista formata da settantenni che telefonavano a casa, gente che fumava e gente che smadonnava per seguire i cassoni.. E il primo a cui ho giocato credo sia stato Phoenix, che era uno sparatutto, alla Space Invaders..

- E il primo fumetto invece? Topolino?

Credo sicuramente qualche fumetto western che mio padre portava a casa. Ho iniziato a sfogliare i fumetti, a consumarli, ancora prima di leggere. Mi leggevo Topolino, non sapevo leggere, quando non trovavo qualcuno che me lo leggesse in casa mi inventavo le storie, cioè mi immaginavo cosa si potessero dire in quelle nuvolette piene di quel linguaggio strano che non capivo ancora, non sapendo leggere. Però sicuramente il western, e sin da piccolissimo fumetti di supereroi, mi facevo comprare le buste sorpresa perché all’interno c’erano i vecchi numeri dell’Uomo Ragno Gigante, I Fantastici 4 Gigante, Thor e i Vendicatori, perché adoravo le storie dei supereroi. Quindi le leggevo in differita di diversi anni.

- Quelli che avevano colpito anche Leo Ortolani..

Esatto, i Fantastici 4 formato Gigante!

- Da cui Rat-Man Gigante.. Progetti futuri?

Progetti futuri: tante cose, di un paio non posso parlare. C’è un fumetto che è in cantiere a cui tengo molto spero possa vedere la luce molto presto, c’è Radium l’etichetta digitale anche mia che proporrà altre novità, insomma cose nel pentolone tante, speriamo di arrivare a fine cottura.

 
- In pratica avete questa etichetta digitale e proponete i fumetti con il meccanismo del crowdfunding..

Proponiamo dei fumetti, con il meccanismo del crowdfunding li produciamo e poi vengono stampati da Saldapress. Abbiamo fatto finora quattro volumi di tre fumetti diversi, perchè di Quebrada ne abbiamo fatti due, e adesso il prossimo: partirà fra pochi giorni una campagna di un fumetto scritto da Casty, che è un autore Disney, disegnato da Ryan Lovelock, che non è un nome d’arte di un porno-divo come potrebbe sembrare, ma è un disegnatore di fumetti super-ingamba. Penso che nel corso della prossima settimana finalmente potremo lanciare la campagna. E’ una bomba, è davvero una bomba! Non vedo l’ora che esca, lo sto dicendo da un pò, però ci stiamo lavorando e ormai ci siamo.

- Avete vinto anche dei premi, vero?

Rim City, che è quello che ho scritto io, ha vinto un premo l’anno scorso al Romics, abbiamo avuto altre nomination, tipo al Boscarato per la colorazione di un altro volume. Siamo negli inizi proprio, il feedback è buono, i lettori in media son contenti..

- Come ti è venuta l’idea anche di produrre i fumetti?

E’ venuta perché in realtà con Matteo Casali, che è mio partner e complice in questa impresa, stavamo discutendo da anni l’idea di fare delle nuove storie di Quebrada, perché io sono un appassionato di questo fumetto che esisteva già da diversi anni che lui aveva lanciato con una sua produzione indipendente molti anni fa assieme a Giuseppe Camuncoli e tanti altri artisti. Quindi l’idea era di fare nuove storie di Quebrada, poi siamo partiti da lì e l’idea si è allargata poi a produrre fumetti scritti inizialmente da noi e adesso aperti alla collaborazione anche con autori importanti come Casty, come Joe R. Lansdale che è un romanziere americano molto famoso, come Wu Ming, collettivo di autori di romanzi, insomma abbiamo in cantiere grandi belle cose anche con nomi internazionali importanti. L’obbiettivo rimane sempre lo stesso: di base, di fare dei fumetti che costino il meno possibile per i lettori, però abbiano un compenso professionale per tutti quelli che partecipano, che è una cosa che il crowdfunding ti permette di fare. Se il progetto lo presenti bene, il progetto va in porto, si crea un circolo virtuoso.

 Grazie ad Alessandro per l'intervista!

Se avete gradito questa e le altre nerd-interviste, vi chiedo se vi va di seguire questo blog cliccando il pulsante in alto a destra, grazie ! 

mercoledì 17 maggio 2017

A bit of [hi]story - secondo giorno


Continua il resoconto della nostra due giorni a Torino con una breve visita allo stand dell'Ecomuseo di Alpignano dedicato ad Alessandro Cruto, l'inventore del filamento alla base della lampadina, idea avuta prima di Edison.. Qui abbiamo un simpatico esperimento con cui si poteva giocare alle "ombre cinesi"..

mercoledì 10 maggio 2017

A bit of [hi]story - preview


Il 13 e il 14 Maggio (cioè questo weekend) sarò allo Spazio MRF a Torino per A bit of [hi]story, il Festival dell'innovazione organizzato dagli amici del Mupin (Museo dell'informatica del Piemonte).
Porterò un pò di retrocomputer da esporre (ho già caricato l'auto!), e sono stato anche coinvolto nella moderazione di due incontri con due "mostri sacri" di internet dai nomi di Paolo Attivissimo e Alessandro "Doctor Manhattan" Apreda!
I computer che potrete ammirare nel mio container (dove si troveranno gli spazi espositivi!) sono: Apple IIc, 2 iBook G3 "conchiglione", il raro lettore Apple Power CD e la storica calcolatrice Olivetti Divisumma 28. Porterò anche il mio glorioso Macintosh Color Classic (il mio primo Mac!) che necessita di riparazioni e l'Amiga 600 che ho appena preso in uno dei consueti mercatini ma che non ho ancora potuto provare.
Il programma prevede molte altre conferenze, laboratori ed espositori, per quello completo vi rimando al sito: http://www.abitofhistory.it/
E vi lascio con il bellissimo video teaser!


sabato 25 febbraio 2017

Mantova Comics & Games 2017

Il nostro piccolo reportage da Mantova Comics & Games di quest'anno!

Io e un genio malvagio

A Mantova siamo arrivati venerdì mattina,  e con grande piacere ci siamo imbattuti in un mito della nostra infanzia..
..la mitica De Lorean di Ritorno al futuro, che sembrava appena emersa da uno dei suoi viaggi temporali!
Dopo le foto di rito,  è iniziato davvero il nostro giro della fiera, che si svolgeva come di consueto al Palabam, un palazzetto dello sport ampio e spazioso, solo un poco freddino!
Nel nostro vagabondare abbiamo avuto la fortuna di incontare diversi autori e colto l'occasione per realizzare qualche intervista che pubblicheremo nelle prossime settimane.

Gli autori del libro Dershing, gli ultimi draghi: Rita Micozzi (illustrazioni) e Davide Cencini (storia). (Davide sappi che mia moglie è giunta alle ultime pagine del libro, lo ha divorato!)

Qui Rita rende unica la copia acquistata da mia moglie!

In questa foto invece mi vedete con i creatori della serie Rats: Alessandro Giampaoletti (disegni) e Gabriele Luzi (sceneggiatura).

E il consueto giro di sketch e firme!

Per la serie: cose curiose, questa enorme action figure di Bruce Willis alias Hartigan dal film Sin City, che veniva via veramente a pochi euri..probabilmente la povera figura continua a ripetere "NON PRENDEEE" e "PALMIRAAA!!!" all'infinito...

E infine abbiamo incontrato lui, il grande Davide La Rosa, autore del Dizionario dei film brutti a fumetti, di Ugo Foscolo : Indagatore dell'incubo, di Leopardi e Ranieri True Veri Detective, eccetera eccetera..abbiamo fatto una chiaccheratona che verrà riportata come intervista qui nel blog..

..ed eccolo alle prese con le dediche per noi, una più assurda dell'altra!

Infine l'angolo del retrogaming, con questi 2 bei pannelli..

.. poi uno svariato numero di console d'epoca sulle quali si poteva giocare liberamente..

.. e questo enorme Pad Nintendo per giocare ad un'altrettanto enorme partita di Super Mario Bros!!!

 Passiamo agli acquisti: Tokyo - La guida nerd di Alessandro "DocManhattan" Apreda, Dershing - Gli ultimi draghi di Cencini e Micozzi, Dampyr numero 0 di autori vari e Rats 1 e 2 di Giampaoletti e Luzi!

Per quanto riguardo Davide La Rosa ecco Il nuovo romanzo di Dan Braun, La bibbia 2, Leopardi e Ranieri True Veri Detective e Ugo Foscolo Indagatore dell'incubo (questi ultimi 2 con le copertine variant numerate!)

Naturalmente ricordate che se vi trascinate dietro una donna ad una fiera dei fumetti riuscirà a trovare un capo d'abbigliamento da comprare perfino là: ma devo dire che dopo averle visto indossare questo stringivita, sono rimasto piacevolmente sorpreso!