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venerdì 11 novembre 2016

Le nerd-interviste : 2) Dies Irae ovvero l'uomo dietro Uccelli di Rovio



Oggi per la serie delle nerd-interviste abbiamo il creatore della pagina "Uccelli di Rovio" , molto attiva nei vari social...

Buongiorno Dies Irae , e grazie per la tua disponibilità a questa intervista !

Ciao! Innanzitutto concedimi una piccola presentazione: scrittore, sognatore, giornalista, vagabondo, filosofo, poeta, musicista. Non sono nulla di tutto ciò.

- Come mai hai scelto questo nome per la pagina ? :D


Di nick ne ho avuti diversi (Doom, Atlas, Dies Irae), in quasi vent'anni di sortite online dalle olderrime newsletter ai recenti social network passando per vari forum a tema videoludico/cinematografico/fumettistico. Il nome "Uccelli di Rovio" andrebbe invece ricondotto alla ricerca di un'immagine grottesca e paradossale, un po' come quella dei personaggi di Angry Birds pensati col volto di Padre Ralph (tutt'ora copertina della pagina Facebook di UdR). Andrebbe precisato che Uccelli di Rovio - benchè fruibile in modo del tutto indipendente e ormai indissolubilmente legato alla pagina Instagram - è parte del canale Geek Flavors, all'interno del quale ho convogliato alcune delle mie precedenti esperienze web (Best & Worst #5, The 16bit Project, Fattore Attesa..).

- Come ti è venuto in mente di fare una pagina con il meglio/peggio dei fumetti ? Come li scegli i fumetti da cui “rubi” le vignette?

l progetto UdR nasce, banalmente, dalla voglia di tenere traccia delle storie che leggo. Avrei potuto stilare una lista in formato Excel ma le cose semplici non mi si addicono, ho scelto invece di estrapolare una specifica vignetta per ogni albo/volume e presentarla in forma di immagine autonoma, decontestualizzata dal suo contenuto originario. Il testo a corredo diventa parte essenziale nel formulare concetti che mistificano e stravolgono gli intenti degli autori. A volte funziona e altre no, ma con le mie uccellate spero comunque di riuscire a strappare un sorriso, magari instillando quel briciolo di curiosità utile a spingere il recupero della storia. Le regole che mi impongo sono poche ma precise:
- Non uccellare fumetti dichiaratamente comici (il motivo per cui sono assenti Rat-Man e altre testate a tema ridanciano)
- Leggere ogni storia nella sua completa interezza
- Fotografare direttamente la pagina col mio fido quanto vetusto iPhone 4s (non sono scansioni come hanno erroneamente ipotizzato alcuni!)
Il materiale dal quale attingere non mi manca affatto; fra la miriade di bonellidi, comics, manga e volumi da libreria che acquisto mensilmente ho anzi accumulato un considerevole backlog fumettistico che non riuscirò a smaltire in questa vita e tantomeno nella prossima.


- Il tuo personaggio preferito dei fumetti ? 

Difficile dirlo. Potrei ammettere un debole per Dylan Dog e apparire scontato al punto da detestarmi, quindi opterò per Pip il Troll. C'è il mondo dentro quel personaggio.

- Il tuo autore preferito ?

Da sempre stravedo per la scrittura di Nolitta/Bonelli e di Tiziano Sclavi. Credo che il modo in cui entrambi - per motivi diversi - sono riusciti a contaminare il fumetto popolare di derivazioni e suggestioni letterarie/cinematografiche sia ancora oggi imbattuto e probabilmente irripetibile. In tempi recenti e restando all'interno dei confini italiani, trovo invece molto apprezzabile il lavoro svolto da Alessandro Bilotta e Fabio Celoni. Ma la verità è che cerco di attingere dal meglio di ogni autore, senza disporre di un'autentica preferenza verso uno o l'altro (sono un pessimo fan, diciamolo!). Mi piace essere stupito e attento alle nuove leve, purtroppo questo avviene raramente e spesso con accezione negativa. Ma in linea di massima preferisco un giovane che si prende i propri rischi piuttosto degli affermati che si beano per ogni loro sassolino gettato nello stagno.

- Il primo fumetto letto ?

Come più o meno tutti credo di avere iniziato con Topolino (o forse Geppo, Il Corriere dei Piccoli o i fumetti di Braccio di Ferro, boh?!..). Erano gli anni ottanta e di lì a poco avrei scoperto il mia primo vero amore fumettistico. Quello che ha sedimentato in me il seme della passione per la narrazione a fumetti: Zagor. Ricordo che passavo interi pomeriggi a fantasticare su quelle mirabolanti avventure, affezionandomi a personaggi che continuo a seguire tutt'ora.

Un grazie ancora a Dies Irae e un arrivederci per tutti alla prossima nerd-intervista !