lunedì 22 maggio 2017

domenica 21 maggio 2017

Rat-Man Gigante 39 - I fantastici!

Ho preso qualche giorno fa il nuovo Rat-Man Gigante: siamo arrivati al numero 39 di questa bellissima e curata ristampa del nostro ratto preferito. Qui c'è la prima parte della saga dei "Fantastici", ovvero una divertente parodia del gruppo di super-eroi più amato da Leo Ortolani. Parodia che comunque si interseca con la storia principale, si già visto nel Gigante precedente che Rat-Man ha dovuto fare delle scelte drastiche, e funge anche da pausa (come già detto in teoria dovevamo essere a metà della vita editoriale della serie originale del Rat-Man).
Contiene anche la divertente ma maliconica storia "Stessa spiaggia, stesso sale", con il ritorno di Cinzia Lovable!

Rat-Man Gigante 39 - I Fantastici! - anno 2017
pagine 64 - euro 2.50
Panini Comics

venerdì 19 maggio 2017

Le nerd interviste: 27) Alessandro "Doc Manhattan" Apreda


Stasera per la serie delle nerd interviste abbiamo un giornalista, scrittore, sceneggiatore di fumetti e creatore di un seguitissimo blog punto di riferimento per tutti noi nerd, che ho avuto la fortuna di incontrare domenica al A Bit of [hi]story: Alessandro "Doc Manhattan" Apreda!

Ciao Alessandro e grazie per questa intervista, come nasce il nerd che è dentro al Dr. Manhattan, ritieni di essere sempre stato nerd? 

Penso di si, quando sei ragazzino in realtà ti piacciono le cose che piacciono a tutti gli altri ragazzini, quando inizi a crescere e ti affezioni ai fumetti, ai videogiochi e magari molte altre persone non seguono più quegli interessi ti rendi conto di esser nerd. O almeno per i nerd della mia generazione, adesso è un pò più difficile perché ad esempio i videogiochi sono molto più mainstream, sono molto più diffusi, però nei fine anni ’80 primi anni ’90 se continuavi a giocare con i videogiochi e a leggere i fumetti dei supereroi o i primi manga che sono arrivati in Italia, ne avevi la tessera, un passaporto da Nerd automaticamente!

- Qual’è stato il tuo primo lavoro?

                                                                                                                                                                  Quello che faccio anche adesso, il giornalista! Ho iniziato a scrivere di videogiochi alla fine degli anni ’90 per varie riviste, poi ho lavorato in realtà anche su riviste non di videogiochi, adesso collaboro con dei siti importanti internazionali però mi occupo sempre di quello, di videogiochi, di tecnologia, quindi sostanzialmente ho fatto un solo lavoro in vita mia!

- E fai quello che ti piace..


Si, ho avuto sempre la grande fortuna di trovarlo subito nel periodo anche in cui era anche più facile rispetto ad adesso, e ho avuto questa fortuna che continua anche oggi, speriamo continui ancora a lungo di fare comunque un lavoro che mi piace e mi diverte molto!

- Una cosa che sento dire spesso è: se vuoi lavorare nell’ambito nerd devi trasferirti a Roma o Milano, invece tu sei sempre riuscito a restare nella tua realtà locale..


Si, quando ero ragazzino sognavo di scrivere per le riviste di videogiochi, Zzap!, The Games Machine, Consolemania, eccetera. Non era possibile perché dovevi effettivamente vivere a Milano, perché ti consegnavano fisicamente i giochi, andavi lì a battere il pezzo in redazione, eccetera. Conosco persone che da Cosenza o comunque dal sud si sono trasferite a Milano per lavorare per Xenia (la casa editrice di Zzap! ndr) all’epoca. Però ho avuto la fortuna che fine anni ’90 con l’avvento di internet si è aperta la collaborazione sulle riviste di questo tipo anche a chi abitava in tutto in resto dello stivale. Quindi ho iniziato a lavorare per Super Console, per riviste, come Chip, di informatica, perché semplicemente bastava una banale connessione a 56K a casa e un pò di fantasia, ti mettevi lì, scrivevi i pezzi, li facevi girare..Ripeto c’erano molte più realtà rispetto ad oggi a cui proporre i tuoi pezzi, quindi era più semplice. Internet ha davvero permesso a chiunque..

- Internet di contro poi ha fatto chiudere molte realtà..


Si, poi in un secondo momento il rovescio della medaglia è stato questo: chiaramente con la diffusione sempre più massiva di internet quel tipo di informazioni, recensioni, le guide, eccetera, si trovavano su internet più fresche, con aggiornamenti più frequenti e gratis soprattutto, e questo si è mangiato un pò alla volta il mercato delle riviste di videogiochi. Però è anche l’evoluzione del mezzo: alla fine i contenuti sono gli stessi, si è evoluto il mezzo attraverso cui vengono proposti, oggi sono i siti di videogiochi anzichè le riviste di videogiochi, che sono rimaste ormai molto poche, però sostanzialmente poi i contenuti quelli.


- Ma il primo videogioco a cui hai giocato?

Me lo ricordo perché ho scritto un post sul blog anni fa, è stato credo Phoenix in un bar al mare, perché, per i più vecchietti come noi, prima dell’avvento delle sale giochi c’erano i bar e le pizzerie che avevano i cassoni, all’esterno d’estate, oppure all’interno d’inverno..

- 50 lire ?

No, erano già 100! Però soprattutto andavano forti i punti telefonici, al mare, c’erano le cabine del telefono e c’erano i videogiochi, quindi c’era questa popolazione mista formata da settantenni che telefonavano a casa, gente che fumava e gente che smadonnava per seguire i cassoni.. E il primo a cui ho giocato credo sia stato Phoenix, che era uno sparatutto, alla Space Invaders..

- E il primo fumetto invece? Topolino?

Credo sicuramente qualche fumetto western che mio padre portava a casa. Ho iniziato a sfogliare i fumetti, a consumarli, ancora prima di leggere. Mi leggevo Topolino, non sapevo leggere, quando non trovavo qualcuno che me lo leggesse in casa mi inventavo le storie, cioè mi immaginavo cosa si potessero dire in quelle nuvolette piene di quel linguaggio strano che non capivo ancora, non sapendo leggere. Però sicuramente il western, e sin da piccolissimo fumetti di supereroi, mi facevo comprare le buste sorpresa perché all’interno c’erano i vecchi numeri dell’Uomo Ragno Gigante, I Fantastici 4 Gigante, Thor e i Vendicatori, perché adoravo le storie dei supereroi. Quindi le leggevo in differita di diversi anni.

- Quelli che avevano colpito anche Leo Ortolani..

Esatto, i Fantastici 4 formato Gigante!

- Da cui Rat-Man Gigante.. Progetti futuri?

Progetti futuri: tante cose, di un paio non posso parlare. C’è un fumetto che è in cantiere a cui tengo molto spero possa vedere la luce molto presto, c’è Radium l’etichetta digitale anche mia che proporrà altre novità, insomma cose nel pentolone tante, speriamo di arrivare a fine cottura.

 
- In pratica avete questa etichetta digitale e proponete i fumetti con il meccanismo del crowdfunding..

Proponiamo dei fumetti, con il meccanismo del crowdfunding li produciamo e poi vengono stampati da Saldapress. Abbiamo fatto finora quattro volumi di tre fumetti diversi, perchè di Quebrada ne abbiamo fatti due, e adesso il prossimo: partirà fra pochi giorni una campagna di un fumetto scritto da Casty, che è un autore Disney, disegnato da Ryan Lovelock, che non è un nome d’arte di un porno-divo come potrebbe sembrare, ma è un disegnatore di fumetti super-ingamba. Penso che nel corso della prossima settimana finalmente potremo lanciare la campagna. E’ una bomba, è davvero una bomba! Non vedo l’ora che esca, lo sto dicendo da un pò, però ci stiamo lavorando e ormai ci siamo.

- Avete vinto anche dei premi, vero?

Rim City, che è quello che ho scritto io, ha vinto un premo l’anno scorso al Romics, abbiamo avuto altre nomination, tipo al Boscarato per la colorazione di un altro volume. Siamo negli inizi proprio, il feedback è buono, i lettori in media son contenti..

- Come ti è venuta l’idea anche di produrre i fumetti?

E’ venuta perché in realtà con Matteo Casali, che è mio partner e complice in questa impresa, stavamo discutendo da anni l’idea di fare delle nuove storie di Quebrada, perché io sono un appassionato di questo fumetto che esisteva già da diversi anni che lui aveva lanciato con una sua produzione indipendente molti anni fa assieme a Giuseppe Camuncoli e tanti altri artisti. Quindi l’idea era di fare nuove storie di Quebrada, poi siamo partiti da lì e l’idea si è allargata poi a produrre fumetti scritti inizialmente da noi e adesso aperti alla collaborazione anche con autori importanti come Casty, come Joe R. Lansdale che è un romanziere americano molto famoso, come Wu Ming, collettivo di autori di romanzi, insomma abbiamo in cantiere grandi belle cose anche con nomi internazionali importanti. L’obbiettivo rimane sempre lo stesso: di base, di fare dei fumetti che costino il meno possibile per i lettori, però abbiano un compenso professionale per tutti quelli che partecipano, che è una cosa che il crowdfunding ti permette di fare. Se il progetto lo presenti bene, il progetto va in porto, si crea un circolo virtuoso.

 Grazie ad Alessandro per l'intervista!

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giovedì 18 maggio 2017

Dal mercatino di Brugine: Amiga 600, Alien, Casio, Age of Empires...

Il mio consueto resoconto del bottino che ho portato a casa dal Mercatino di Brugine di inizio mese..
In questa foto potete vedere la prima parte del bottino: Scatola e manuali del mitico Age of Empires della Microsoft, cover di Charlie Brown per iPhone 4, pistola per Sega Master System, lettorino Mp3 Zen Creative (purtroppo la batteria è esausta e non si accende) e storica calcolatrice Casio 121_MR

Anche quest'ultima se alimentata a batterie non si accende ma con l'utilissimo alimentatore universale funziona..

Altra parte del bottino, "Reaction Figure" di Ash dal primissimo Alien della Funko (è una mini action figure da collezione in pratica), l'amatissimo Wall-E versione peluche (in teoria anche parlante ma non funziona), altra action figure di Grag & Ramu dal cartone The Croods (venuta a 50 cent) e altre 2 mini personaggi di Spider-Man e Paperinik!

Eccolo il pezzo forte di questo giro: Commodore Amiga 600 completa di alimentatore e mouse! Il tizio che me l'ha venduta deve ricontattarmi per darmi anche tutti i dischetti che quel giorno non aveva.. confido di fare un post più approfondito quando avrà il sistema completo!

Tornando a Age of Empires, si capisce che è uno dei miei giochi preferiti, si?

mercoledì 17 maggio 2017

A bit of [hi]story - secondo giorno


Continua il resoconto della nostra due giorni a Torino con una breve visita allo stand dell'Ecomuseo di Alpignano dedicato ad Alessandro Cruto, l'inventore del filamento alla base della lampadina, idea avuta prima di Edison.. Qui abbiamo un simpatico esperimento con cui si poteva giocare alle "ombre cinesi"..

martedì 16 maggio 2017

A bit of [hi]story - primo giorno


Il mio reportage dall'A bit of [hi]story, evento sulla storia e il futuro dell'informatica organizzato dal MuPin (Museo Piemontese dell'Informatica) e che si è svolto nei suggestivi spazi MRF a Torino (gli ex stabilimenti Mirafiori)


lunedì 15 maggio 2017

Alla ricerca della fuffa nerd: 3) Il Centro - Arese (MI)

 Un monumento a tutti i precisini

Prima della nostra presenza all'A bit of [hi]story a Torino, di cui vi racconterò nei prossimi giorni, abbiamo fatto di nuovo una capatina in uno dei centri commerciali più grandi d'Italia, il famoso e famigerato "Il Centro" di Arese in provincia di Milano (un tempo stabilimento Alfa Romeo) che già avevamo visitato. Ne ho comunque approfittato per un stilare veloce resoconto dei negozi che possono interessare a noi nerd, magari quando siamo costretti ad aspettare per un'ora la dolce metà persa fra Sephora e Bath and Body Works..

LEGO STORE: Uno dei pochi Lego store aperti in Italia, piccolo come dimensioni, trovate ovviamente le ultime novità degli amati mattoncini.

Ovviamente una foto con Lego Batman era necessaria!

TOYS CENTER - Enorme negozio di giocattoli, per i bambini da 0 a 100 anni! Vi si trova una vasta area dedicata ai Lego (forse più grande dello store ufficiale stesso!) e ai Mega Blocks..

..personalmente sono rimasto colpito da questo set dedicato alla plancia dell'Enterprise della Serie Classica!

ESOTICA: Malgrado il nome è un negozio che vende articoli da regalo ma anche giocattoli, il giorno in cui ho avuto modo di visitarlo c'erano degli articoli a tema Avengers e altri a tema Frozen

PIAZZA ITALIA: Abbigliamento, se andate nella sezione uomini troverete molte magliette a tema nerd, c'erano ad esempi magliette a tema Avengers e a tema Star Wars.

MONDADORI MEGASTORE: Libreria ENORME, con un vasto settore dedicato a fumetti e graphic novel..

Vedere per credere!
 TIGER: Ora nota come Flying Tiger Copenaghen, è una catena danese di design lowcost, si possono trovare tanti giocattoli, kit di costruzioni, cartoleria varia.. Ma anche storici dischi in vinile "ristampati"!

MEDIAWORLD: Classico negozio Mediaworld, non molto grande a dire la verità.

DISNEY STORE: Qui troverete ovviamente tutti i prodotti della casa di Topolino più quelli legati alle altre saghe di cui la Disney ha acquistato i diritti (Star Wars, Marvel). Spesso mettono i prodotti meno recenti scontati del 50% o addirittura 75%!

GAMESTOP: Famosissimo negozio di videogiochi, console e altre cose nerd, le due statue all'ingresso ogni tanto vengono sostituite, una volta c'erano Batman e Superman, ora come vedete ci sono due personaggi di Star Wars!

PRIMARK: Azienda irlandese di abbigliamento a basso costo, questo è uno dei pochi punti vendita italiani, e trovate moltissimi magliette a tema "nerd". Oltre ai classici supereroi Marvel e DC ci sono anche t-shirt dedicate a videogiochi o a vecchi marchi videoludici!

Infine questi sono stati i miei acquisti di questo bellissimo giro: maglietta dedicata alla mitica console Nintendo 64 presa da Primark, Bluray di Doctor Strange preso da Mediaworld e action figure di Jyin Erso da Rogue One presa scontatissima a 6.5 euro dopo che a prezzo pieno veniva 25 euro!

Le puntate precedenti:
0) Introduzione

1) Accorgimenti iniziali
2) Mercatino di Brugine

venerdì 12 maggio 2017

Le nerd interviste: 26) Super Squalo Terrore

Oggi per la serie delle nerd interviste abbiamo il collettivo Super Squalo Terrore incontrato al Be Comics, e qui rappresentato da Paolo Gallina (che avevamo già intervistato come artista singolo) e Michele Bruttomesso!

- Ciao e grazie per l'intervista, come nasce il vostro collettivo?

MB: Allora, ci siamo conosciuti tramite il Treviso Comic Book Festival, perché comunque collaboriamo tutti chi da più tempo chi da meno col TCBF. Io fra l’altro sono arrivato fa poco nel collettivo, sono un nuovo acquisto! Nasce sostanzialmente per avere un progetto comune sul quale lavorare, e anche per provare stili che magari nel nostro lavoro o nelle commissioni appunto lavorative non possiamo provare o anche per raccontare storie che magari non abbiamo mai la possibilità di raccontare..

- Una palestra in pratica!

MB: Esatto, uno spazio gioco, uno spazio di sperimentazione.

- Quindi siete al secondo volume.

MB: Siamo al secondo volume appunto, si chiama “Il condominio” perché è l’ambientazione..

- Di tutte le storie?

MB: Di tutte le storie. Poi non sono per forza ambientate dentro al condominio, ma tutti i personaggi della storia abitano nel condominio.

- Il primo volume invece?

MB: Anche il primo era Il condominio, solo che quello era Il condominio 1, quello nuovo è Il condominio 2.
Ogni autore ha un piano del condominio, e quindi ha la possibilità di giocare con vari personaggi, infatti nel secondo numero tornano alcuni personaggi ma non in tutte le storie. Quindi uno in un numero può giocare con uno specifico appartamento di quel piano e nel secondo numero con un altro appartamento per cui i personaggi sono completamente diversi. E’ un pretesto narrativo per legare comunque tutte le storie in un certo modo, e anche un pò un paletto..

PG: Si, per non usare il solito pretesto del tema comune per legare le storie, c’è venuta questa idea del legarle con un unico posto geografico. Una struttura che racchiude tutti i personaggi ma che non sia vincolante sul cosa o come lo voglio raccontare.

MB: Infatti una cosa bella dei due numeri secondo me è che hanno tutti e due un mood molto diverso e un tono di voce molto diverso. Involontariamente, perché poi ognuno racconta la storia che vuole, ma mentre nel primo numero se vogliamo ci sono storie più bizzarre, più anche divertenti, il secondo numero ha delle storie con delle tematiche un pò più cupe, e questo è possibile proprio perché non abbiamo un tema su cui giocare. Semplicemente il luogo fisico collega tutte le storie.

- Ma il nome Super Squalo terrore da dove nasce?


PG: Il nome è un un nome pò atipico secondo me per un’autoproduzione..

- Ricorda un pò i titoli dei fumetti o film degli anni ’70..

PG: Si, è un nome un pò aggressivo appunto su quel tipo di linea là, anche se poi il nostro prodotto non per forza lo rispecchia.

- Si, infatti uno magari pensa a fumetti horror, splatter..

PG: Si in realtà è qualcosa che è divertente proprio per il contrasto! Cioè è un nome talmente cazzuto che poi vedi comunque la copertina rosa e dici “ma come, cosa sta succendendo?” e secondo me crea un giusto contrasto…

- Progetti futuri? Farete il terzo volume?

MB: Arriverà a breve il terzo numero..

- Sempre Il condominio ?

MB: Sarà Il condominio 3, però non so quanto possiamo sbilanciarci..

PG: Non possiamo sbilanciarci anche perché non ne abbiamo più di tanto parlato, di sicuro noi questa cosa del condominio vogliamo continuarla ed è il progetto comune che racchiude tutti i membri (o quasi) del collettivo, il contenitore per tutti noi. Poi Super Squalo Terrore in realtà è una specie di marchio, forse non è il termine giusto ma è un qualcosa che ci identifica, e che può essere usato da ognuno di noi come un veicolo per proporre anche progetti personali o di coppia.. Nel senso se io volessi domani fare un libretto autoprodotto o qualsiasi cosa potrei farlo passare..

- Tipo una crew, tanto per usare un termine hip hop?

PG: Si esatto, è come il Wu-Tang Clan, è il nostro Wu-Tang Clan! Ci permette di essere forti, di avere una solidità che ti da il gruppo, anche a livello di distribuzione e di pubblicità, però ci permette anche di sviluppare un percorso individuale. Al momento abbiamo ancora le cose antologiche ma i progetti personali ci sono e arriveranno.

MB: E poi sicuramente gireremo molto, adesso abbiamo già un paio di eventi in programma dopo il Be Comics..

- Beh sarete al TCBF sicuramente!

MB: A Treviso per forza, poi saremo a Mestre allo Spazio Aereo anche a fare una performance, torniamo a Padova ai primi di aprile per un festival che si chiama “Irruzioni”, e poi i vari appuntamenti classici..

PG: I vari appuntamenti che raccolgono il mondo dell’autoproduzione, ma non solo a fumetti. A noi ci piace, almeno parlo per me ma penso che sia una delle caratteristiche che ci accomuna, non stare chiusi nella zona di sicurezza del fumetto ma confrontarci con altre realtà culturali che fanno da stimolo.

MB: Anche perché poi comunque noi non siamo tutti fumettisti, alcuni sono anche solo illustratori, cioè io alla fine sono un illustratore che prova ogni tanto a fare dei fumetti. Già di nostro siamo variegati, e questo ci permette anche appunto di proporci in situazioni che non sono tipicamente del fumetto.

Grazie a Michele Bruttomesso e a Paolo Gallina di Super Squalo Terrore per l'intervista!

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giovedì 11 maggio 2017

Dampyr 206: Il dio del massacro - di Giusfredi, Statella e Piazzalunga

E' uscito nei giorni scorsi Dampyr 206: Il dio del massacro, sceneggiatura di Giorgio Giusfredi, disegni di Daniele Statella e le chine di Patrick Piazzalunga.
In questo albo si dà luce ad un altro episodio del passato nella vita di Harlan Draka, si torna a quando era in Inghilterra negli anni '60 ed era coinvolto nella "faida" fra Mods e Rockers, episodio di storia che pochi ricordano o conoscono, molti non sanno nemmeno chi fossero i Mods!
Si ritorna poi ai giorni nostri, con vecchi nemici e vecchi amici che ritornano per un'ultima sfida! Alla fine si scopre che uno dei più grandi nemici di Harlan è quasi pronto alla vendetta...
Molto bella la sceneggiatura di Giusfredi che fa riflettere sull'inutilità della violenza e sul tempo che passa inesorabile, e bellissimi i disegni della coppia Statella/Piazzalunga che si sono anche raffigurati all'interno della storia per un doppio cameo speciale!


Dampyr 206: Il dio del massacro - di Giusfredi, Statella e Piazzalunga
Pagine 98 - euro 3,50
Sergio Bonelli Editore

mercoledì 10 maggio 2017

A bit of [hi]story - preview


Il 13 e il 14 Maggio (cioè questo weekend) sarò allo Spazio MRF a Torino per A bit of [hi]story, il Festival dell'innovazione organizzato dagli amici del Mupin (Museo dell'informatica del Piemonte).
Porterò un pò di retrocomputer da esporre (ho già caricato l'auto!), e sono stato anche coinvolto nella moderazione di due incontri con due "mostri sacri" di internet dai nomi di Paolo Attivissimo e Alessandro "Doctor Manhattan" Apreda!
I computer che potrete ammirare nel mio container (dove si troveranno gli spazi espositivi!) sono: Apple IIc, 2 iBook G3 "conchiglione", il raro lettore Apple Power CD e la storica calcolatrice Olivetti Divisumma 28. Porterò anche il mio glorioso Macintosh Color Classic (il mio primo Mac!) che necessita di riparazioni e l'Amiga 600 che ho appena preso in uno dei consueti mercatini ma che non ho ancora potuto provare.
Il programma prevede molte altre conferenze, laboratori ed espositori, per quello completo vi rimando al sito: http://www.abitofhistory.it/
E vi lascio con il bellissimo video teaser!


martedì 9 maggio 2017

C'è spazio per tutti - La stazione - Preview - di Leo Ortolani

E' uscito in questi giorni questo albo che funge da preview per il futuro nuovo libro di Leo Ortolani, realizzato in collaborazione con l'ASI (Agenzia spaziale italiana), l'ESA (quella europea) e l'astronauta Paolo Nespoli. Era già stato presentato e distribuito al Napoli Comicon, ed ora è stato distribuito anche nelle fumetterie. Questa è solo l'introduzione al libro, in questa pagine si ripercorre con il solito stile di Leo l'epopea delle prime missioni spaziali, anche quelle pionerestiche effettuate con gli animali. Nel libro vero e proprio ci sarà il racconto della missione nella ISS (stazione spaziale internazionale) che vedrà anche nella realtà di nuovo impegnato Paolo Nespoli, con l'aggiunta nella finzione del fumetto della presenza di un certo ratto combinaguai..
Molto interessanti anche gli articoli alla fine dell'albo che approfondiscono la materia e l'intervista a Leo.
C'è spazio per tutti - La stazione - Preview - di Leo Ortolani - 2017
Pagine 34 - euro 2
Panini Comics

lunedì 8 maggio 2017

Alla ricerca della fuffa nerd: 2) Mercatino di Brugine

Iniziamo il nostro viaggio per i mercatini d'Italia con lo storico, mitico e inimitabile mercatino di Brugine!

NOME: MERCATINO DELL'USATO E DELL'ANTICO
QUANDO: Ogni prima domenica del mese dalle ore 8
DOVE: Villa Roberti in via Roma 94, Brugine (PD)
INGRESSO: A pagamento, 2.5 euro
SITO: http://mercatinobrugine.org/

Quello di Brugine è uno storico mercatino che si svolge ogni prima domenica del mese (a meno che non sia coincidente con una festività, consiglio di consultare il sito per il calendario completo) nella bellissima Villa Roberti, un edificio le cui origini si perdono addirittura nel tardo medioevo!
Consiglio di arrivare molto presto per fare gli affari migliori, se arrivate all'ora di apertura è la cosa ideale, armatevi di pazienza per l'eventuale coda alla cassa.
Si può parcheggiare liberamente nelle vie laterali vicino al mercatino oppure in due parcheggi a pagamento gestiti da volontari che vi chiederanno 2 euro per la sosta.
Anche l'ingresso alla Villa, essendo un mercatino su proprietà privata e non pubblico, avviene a pagamento,  il biglietto costa 2.5 euro, una volta preso si può entrare nel mercatino vero e proprio a destra delle casse, è impossibile sbagliare basta seguire la folla!
Lo spazio interno è diviso in due ipotetiche aree, a fare da cuscinetto una piazzola "ristoro" dove di solito vende le sue prelibatezze un vendilore ambulante di panini e brioche (io consiglio per una sosta quella alla nutella!). Se andate a destra vi troverete nella zona più amatoriale dove personalmente ho sempre fatto gli affari migliori, a sinistra invece la parte "antiquaria".
La zona amatoriale si svolge nella vigna e in un campo adiacenti alla Villa, vi trovate molti venditori della domenica che vendono tutto il surplus portato da casa. Ci sono molti banchi stracolmi di vestiti usati e non (motivo per convincere a seguirvi la vostra eventuale dolce metà!) ma qualcosa per noi nerd si trova sempre. Dirigendosi verso il fondo del campo trovate di solito dei venditori extracomunitari che vendono materiale elettronico di scarto proveniente probabilmente da discariche o altro, se avete voglia di provare a riparare quella tal console, tal smartphone o tal computer qui trovate materia per voi, oltremodo i venditori sono di regola molto gentili e contrattare sul prezzo è d'obbligo!
Tenete presente che con il bel tempo i venditori sono centinaia, quindi armatevi di pazienza!
La zona "antiquaria" si trova nella barchessa della villa e in un prato adiacente, ci sono dei venditori più professionali,  i prezzi ovviamente sono più alti ma può scapparci l'occasione anche qui se il venditore casualmente ha quell'oggetto di cui ignora il valore!
Piccola curiosità storica, la torre che potete individuare nella parte "antiquaria" è medievale, ed l'unica parte rimasta del castello Macaruffo, e fu adibita anche a colombara!

I MIEI RECUPERI MITICI:
E' rimasto nella storia un sacco di soldatini anni '70 che ho pagato 3 euro, al suo interno oltre ai soldatini c'era altro materiale coevo: un trenino Lima, macchinine di Formula 1, una statuina di Zorro, una statuina di Robin (di Batman) per un valore reale del lotto di 50 e passa euro!

Le puntate precedenti:
0) Introduzione
1) Accorgimenti iniziali

domenica 7 maggio 2017

Guardiani della Galassia vol.2 - La recensione di coppia!

Al cinema mi hanno regalato anche quel simpatico cartoncino promozionale a destra!
La nostra recensione di coppia dei Guardiani della Galassia vol.2 , di James Gunn
REGIA
F. = 8 MV. = 7  media =7.5

STORIA
F. = 8 MV. =  7 media =7.5

ATTORI
F. = 8 MV. = 8 media =8


TRUCCO/PARRUCCO
F. = 9 MV. = 8 media =8.5

COSTUMI
F. = 9 MV. = 8 media =8.5

COLONNA SONORA
F. = 9 MV. = 7 media = 8


VOTO GLOBALE = 8

Considerazioni finali: Guardiani della Galassia vol.2 è un degno sequel del film precedente, i momenti di divertimento sono sempre molti (quelli con protagonisti Baby Groot e Drax su tutti) e nella seconda parte di sono anche dei momenti commoventi.
Come in Fast & Furious 8 anche qui alcuni "cattivi" passano dalla parte dei buoni, e come nel primo film si vede che al regista piace "giocare" con la materia, vedi i tantissimi e divertenti "cameo", le parti emozionanti interrotte da qualcosa di divertente o le ben 5 scene dopo la fine del film, come a voler prendere in giro questa abitudine della Marvel!

venerdì 5 maggio 2017

Le nerd interviste: 25) Simona Gabrieli

Stasera per le nerd interviste continuiamo con quelle raccolte al Be Comics con la responsabile dell'associazione Alifbata, che si occupa di diffondere i fumetti del mondo arabo: Simona Gabrieli!

FP: Ciao Simona e grazie per questa intervista, vuoi dirci come hai iniziato?

Io sono da 10 anni a Marsiglia, nel 2012 ho creato questa associazione e dal 2014 abbiamo creato questo progetto editoriale per far conoscere i fumettisti arabi in traduzione francese.

MV: Solo in francese per ora?

Si, perché siamo in Francia, quindi il pubblico è francese. Però nel 2015 ho tradotto e pubblicato Lena Merhej, che è un’autrice libanese, che ha scritto questa graphic novel “LABAN ET CONFITURE - OU COMMENT MA MÈRE EST DEVENUE LIBANAISE” , cioè “come mia madre è diventata libanese”, racconta un pò il percorso della madre che è tedesca, un medico che si è installato a Beirut negli anni ’60. Lena è di padre libanese e di madre tedesca, quindi lei rintraccia il percorso della madre, ponendosi tante questioni legate alla inter-cultura, come la madre si è integrata in Libano, tutti gli escamotage che ha trovato per riuscire a nascondersi nella massa. In Libano ci sono stati 10 anni di guerra civile, e quindi tutta la guerra..

MV: Penso che una tedesca spiccasse in Libano..


Si poi era una donna, era medico, quindi lavorava negli ospedali, ha fondato degli asili nido, ha fondato una scuola Steiner in Libano..
E quindi lei ha approfondito tutte queste questioni nel suo romanzo, e Lena fa parte dei membri fondatori di “Samandal” (Samandal significa la salamandra in arabo), che è un collettivo che è nato nel 2007 a Beirut, con la voglia di creare una dinamica nella pubblicazione di fumetti perché non c’era nulla all’epoca, non c’erano case editrici che pubblicavano autori di fumetti adulti, perché nel mondo arabo il fumetto è sempre stato una letteratura per bambini, quindi non c’era veramente nulla..



FP: Il fumetto era anche vietato ?

No, non vietato, però proprio non c’erano autori. Negli anni 80 in Libano c’è stato un autore che ha un pò rivoluzionato la cosa perché ha iniziato a pubblicare fumetti per adulti, ha creato un workshop, quindi era un collettivo..

FP: Anche in Italia tanti vedono il fumetto come solo una cosa per bambini

Nel mondo arabo il fumetto lo mettono subito con la letteratura per bambini, disegno uguale bambini!

FP: Anche qui sono pochi anni che nelle librerie puoi trovare il settore con le graphic novel, ma non volevo cambiare discorso, scusa se ti abbiamo interrotto!

No no, assolutamente!
Nel mondo arabo c’è un fermento che inizia nel 2011, più o meno, è veramente recente!
Salamandal sono fra i pionieri del fumetto per adulti. Nel 2007 quindi hanno lanciato questa rivista, facendo appello ad autori del mondo arabo con questa voglia di creare fumetti di qualità.

MV: Quindi si danno un tema, in questa rivista pubblicano più storie?

Dal 2007 al 2014 non c’erano nemmeno temi. La voglia era veramente quella di pubblicare: “Autoproduciamoci, creiamo la dinamica!”, quindi tutti i contributi che gli arrivavano loro li pubblicavano, in un formato più piccolo e che usciva ogni tre mesi. E dal 2014 hanno cambiato politica editoriale, c’è un membro del collettivo che prende in mano la direzione artistica, sceglie una tematica e invita gli autori a lavorare su questa tematica!

FP: Ma il verso di lettura dei fumetti arabi è come quello dei manga giapponesi?

E si perché l’arabo si scrive da destra a sinistra!
Però una specificità di questa rivista è che sin dall’inizio hanno voluto dare questa apertura: ci sono tre lingue (in Libano tutti sono trilingue, parlano inglese, francese e arabo), e gli autori scelgono la lingua in cui scrivere, e il concetto che hanno inventato se volete è di mantenere il senso di creazione, quindi i libri si girano, nel senso che quando si passa dalla lingua araba alla lingua latina si deve girare il libro, per continuare a leggere nel senso di scrittura. E questi sin dall’inizio hanno avuto questo concetto che è un pò una loro specificità.

FP: Vuol dire avere una mentalità molto elastica!


Si, perché parlare tre lingue è un’apertura mentale incredibile!

MV: Perché devi leggere prima da destra a sinistra, poi da sinistra a destra, ti insegna a pensare in tanti modi!



Infatti adesso nel 2016 abbiamo quindi pubblicato questa ultima antologia che è una raccolta di storie di 26 autori sul tema della sessualità. “Giovani, sessualità e poesia” era il tema che abbiamo lanciato, abbiamo fatto un grosso progetto durato tutto l’anno a Beirut, abbiamo organizzato un convegno universitario sul tema “Fumetto e censura”, abbiamo organizzato una residenza di artisti a Marsiglia in estate, per poterci confrontare giustamente su questo tema e anche sui contesti dei vari paesi. C’era un’autrice marocchina, una egiziana, una tunisina e due libanesi, proprio per vedere che impatto avrebbe potuto avere il tema nei loro paesi..

MV: Ci sono segni di apertura, o è ancora molto difficile parlare di queste cose..

Non si parla molto di sessualità, ed è la prima iniziativa, in fumetto, in cui si propone a degli autori di parlare specificatamente di questo tema. Adesso vedremo, il libro è uscito in dicembre quindi aspettiamo ancora a vedere le reazioni.

MV: Gli autori hanno avuto problemi ad esporsi? Perché sarà difficile in un contesto così chiuso..

Gli autori erano contenti di partecipare, e ci hanno più volte ringraziato di aver proposto tale progetto e di potersi esprimere sulle questioni. Dopo ogni autore si è appropriato del soggetto in maniera estremamente diversa, quindi abbiamo stili diversi, tematiche diverse che sono affrontate, sempre con una ricerca anche di trattare il soggetto giocando sul testo e sull’immagine in modo da non essere una provocazione pura, perché comunque lo scopo è quello che il libro possa circolare.

MV: Ma la sessualità non è solo provocazione.

No per niente. Assolutamente, assolutamente. Quindi parliamo di cose che interessano i giovani, giustamente, e parliamone in modo che il tema possa veramente circolare.
E noi abbiamo inventato un concetto, abbiamo una copertina reversibile, in un verso è copertina araba, quindi si inizia a leggere il testo da destra verso sinistra, l’editoriale che è fatto in forma di fumetto, in cui Lena (che è la direttrice artistica di questa pubblicazione) ha scritto il perché ritiene necessario parlare di sessualità in Libano e più in generale nel mondo arabo. L’editoriale è stato fatto anche questo a specchio verticale,per cui il lettore arabofono legge l’editoriale in arabo, però il lettore francofono può aprire il libro in questo modo (Simona gira il libro ndr) quindi lo legge da sinistra a destra e si legge anche l’editoriale da sinistra a destra.

MV: Sembra quasi una stampa di Escher fatta in fumetto!


E poi abbiamo fatto anche la pagina dove ci sono le biografie e gli indici degli autori sempre a specchio. Si comincia il libro, che poi abbiamo tutto tradotto, quindi il libro è trilingue, francese arabo ed inglese, alla fine dei fumetti ci sono le traduzioni , ci sono autori del mondo arabo ma non solo, c’è Paola Bulling che è una tedesca, c’è Jennifer Camper che è americana, si sono degli autori francesi che hanno partecipato, un’autrice spagnola, quindi dalle lingue latine così, dopo le traduzioni, si passa ad una pagina che chiamiamo “pagina flippy” in cui si indica che bisogna girare il libro!

MV: C’è il senso di rotazione!

E poi si ricomincia con l’arabo, che si legge da destra a sinistra, e quindi si continua il fumetto!
E’ un pò un libro oggetto, che si deve manipolare. Io una cosa a cui tengo molto è il mettere il lettore di fronte al fatto che il senso di scrittura e di lettura è una convenzione, e che le convenzioni cambiano, ce ne sono tante e differenti. Vedremo se questo potrà stimolare il lettore oppure magari se è troppo complicato.. Vedremo se il lettore è pigro o meno!

MV: Personalmente invece mi incuriosirebbe moltissimo, mi stimolerebbe molto!

Infatti fino ad ora a tutti i festival che abbiamo partecipato, Angouleme, abbiamo avuto una buona risposta.

MV: Una meraviglia! E’ che inglese poco, francese zero..

Infatti l’idea sarebbe di coinvolgere degli editori italiani interessati e vedere se si può..

MV: Questa forse è la cosa più nuova che vedo a questo festival!

Non so poi se si conosce il fumetto, già in Francia il fumetto arabo non è conosciuto, in Italia penso neanche..

MV: Grazie, è stato un viaggio nel fumetto arabo veramente interessante!

Samandal è veramente il pionere nel 2007, poi dopo dal 2011 ci sono vari collettivi che sono nati.
Al Cairo c’è Tok Tok (Tok Tok è il risciò cairota, prende il nome da questo oggetto molto presente al Cairo),anche loro pubblicano a livello trimestrale ed esistono dal 2011.
Poi dal 2013 un altro collettivo si è creato a Tunisi, si chiama Lab 619 (619 sono le tre cifre del codice a barre dei prodotti tunisini) e anche loro pubblicano..
Tok Tok utilizza il dialetto cairota, proprio lo slang del Cairo, mentre invece in Lab 619 (la Tunisia è un altro paese bilingue) ci sono contributi in arabo e contributi in francese, e anche loro hanno optato per questa cosa del libro che si gira, della rotazione.

MV: Sono proprio stampati a Beirut!

Sono proprio stampati a Beirut, tranne quest’ultimo che l’abbiamo stampato in Francia, e anche qui a Padova!

FP: Noi abbiamo memoria di Beirut negli anni ’80 con la guerra, ora la situazione è normale?

E’ passato si, ma se è sempre un equilibrio molto fragile e molto instabile, però Beirut è sempre stato un grande centro dell’editoria araba, e quindi c’è una tradizione di stampa molto forte.

FP: Immagino sia un grande crocevia di culture..


Di culture, ci sono tante comunità religiose, quindi una grande apertura… La maggior parte dei libanesi vivono all’estero, quindi ci sono veramente dei legami internazionali molto forti, quindi un paese molto aperto, una tradizione di stampa molto forte e una qualità di stampa che non si trova sempre nei paesi arabi.

MV: Già solo le copertina sono molto belle, molto vicine al mondo artistico!

Sono tutti artisti, che si sono poi dati anche al fumetto, però che vengono da altre situazioni. E tanti sono grafici, designer..

MV: Avevano voglia magari di esprirmersi..

Avevano voglia di raccontare storie! E hanno una marea di storie da raccontare. E quindi il fumetto è utilizzare l’immagine per raccontare storie.

Grazie a Simona Gabrieli per l'intervista e ricordo il sito della sua associazione: http://alifbata.fr/ 

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giovedì 4 maggio 2017

Rat-Man 120: L'ultimo eroe!

E' appena uscito Rat-Man 120: L'ultimo eroe! Ormai dopo questo mancano solo 2 numeri alla fine!
In questo albo che ho letto tutto d'un fiato i soliti momenti divertenti (mi sa che Leo ha preso un pò di multe a Parma, se si è ben capito dal messaggio subliminale..) si alternano a momenti pessimistici e violenti come a memoria non se n'erano mai visti su queste pagine. L'ultimo e più grande antagonista di Rat-Man si sta facendo odiare sempre di più, continuano i colpi di scena e tutti i nodi stanno venendo al pettine verso una conclusione che si annuncia epica.
Bellissimo il mega-disegno nelle pagine 18-19 con la sfida a riconoscere più personaggi possibili..

Rat-Man 120: L'ultimo eroe! - di Leo Ortolani - 2017
Pagine 72 - euro 2,50
Panini Comics

mercoledì 3 maggio 2017

Fumetti al museo

Ecco un breve reportage della nostra visita alla manifestazione "Fumetti al museo" dello scorso 30 Aprile. La manifestazione è stata organizzata dagli amici del Treviso Comic Book Festival, e si svolgeva negli spazi (anzi meglio dire fuori gli spazi, visto che era nel parco!) del Museo del Paesaggio a Torre di Mosto (località Boccafossa).

In contamporanea all'interno del Museo si svolgeva la mostra "Fabula.Incroci" (che continuerà fino al 14 maggio), qui abbiamo un gruppo delle opere d'arte note come "Libri d'artista"

Un bellissimo acquerello del maestro Hugo Pratt


Altre tavole originali, sempre del maestro Pratt

Questa è una parte di una installazione costituita da una moltitudine di bottoni di tutte le forme che l'artista si è fatta spedire da tutto il mondo, e questo in particolare è il "bottone" di Davide Toffolo!



E finalmente ecco 3 foto panoramiche della manifestazione vera e propria, qui ancora con poche persone ma poi è arrivata più gente. Banchi veramente interessanti, peccato solo per il DJ che ci dava dentro con la musica :D ma mi hanno spiegato che quando siamo arrivati aveva appena alzato il volume (siamo sempre fortunati!). Comunque ciò non mi ha evitato di salutare amici come Paolo Gallina e Alberto Polita .

Infine, direttamente da "The cannibal family", ecco Paolo Antiga (qui al lavoro sul suo nuovo lavoro dedicato a Sandokan) con cui ho chiaccherato. Posterò la nerd-intervista fra un mesetto!