martedì 28 marzo 2023

Roots. Radici - Bruna Martini

 

Stasera parliamo del nuovo libro di Bruna Martini, Roots - Radici!

Dopo il fortunato Patria, che devo ancora colpevolmente leggere, l'autrice si è dedicata a un altro tassello dell'enorme e affascinante storia della sua famiglia. Dopo le memorie dell'infanzia ai tempi di guerra di sua zia Gabriella, qui si va ancora più indietro nel tempo, sulle tracce di un parente quasi dimenticato, il prozio Gracco Cornelio, che emigrò dalla nativa Calolzio (provincia di Lecco) al "nuovo mondo", cioè l'Argentina, ai primi del novecento. Quando Alex Haley scriveva il famoso romanzo omonimo di questo, basato sulla storia del suo antenato Kunta Kinte dall'Africa all'America, Bruna Martini non era ancora nata. Ma compie un'operazione parimenti interessante oltre che approfondita. Tutto nasce quando, scartabellando le carte di casa, viene a conoscenza di un parente di cui non aveva mai sentito parlare, Gracco Cornelio Rondalli, che fra l'altro era il primogenito e quindi erede del suo facoltoso bisnonno. Per quale motivo aveva deciso di emigrare un secolo fa? L'autrice compie una vera indagine consultando parenti, documenti, uffici anagrafici, perfino archivi militari. Fino così a ricostruire la vita del suo avo e i motivi della sua scelta. Un vero viaggio nella memoria, è proprio il caso di dirlo, e uno spaccato dell'Italia di cento anni fa, ma non solo. Perché ovviamente il libro tratta anche il tema dell'emigrazione, e la stessa autrice si identifica con Gracco perché anche lei ha scelto di andare a vivere all'estero (Inghilterra), ma si può ovviamente fare un parallelo con tutti i migranti moderni. Il fatto di sognare di andare a vivere una vita migliore è sempre esistito nell'uomo. Più che graphic novel quest'opera viene definita (in copertina) "graphic memoir", e in effetti la tecnica scelta da Bruna Martini è originale oltre che perfettamente funzionale al racconto. Inserisce cioè foto reali all'interno dei suoi espressivi disegni, foto recuperate ovviamente durante i suoi anni di ricerca. Ne risulta così una bellissima (seconda) opera. 



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