Questa nuova parodia di Leo Ortolani si ispira a Lo Hobbit, il cosiddetto "prequel" (chiamiamolo così) della saga del Signore degli anelli. Come svela nella solita interessante postfazione, l'ispirazione era nella mente di Leo già dal 2012, poi impegni vari hanno sempre fatto rinviare la genesi di questa nuova serie. L'anello dei ratti può essere quindi anche visto come prequel de Il signore dei ratti, spassoso classico dello stesso autore. Ma sempre Leo ammette che ci saranno diverse variazioni nella "continuity". Comunque, in questo primo numero conosciamo un Ratto, un individuo di questa razza solitaria che passa il tempo a importunare le belle ragazze su "Pittogram". Ma un bel giorno bussano alla sua porta sette nani (dai nomi disneyani) comandati dal loro re, Tòrin Porta Nuova, che non è propriamente nano ma si identifica come nano. Gli otto sono stati mandati dall'ermetico stregone Sedobren, e vogliono coinvolgere il Ratto nell'avventura della riconquista del loro tesoro. Questo in soldoni la premessa di un albo che presenta l'autore in ottima forma umoristica, con un'esilarante raffica di battute e di citazioni, dal supermercato "Essebassa" allo strano uso delle ossa dei nemici da parte degli orchi.
pagine 32 - euro 3.50
Panini Comics
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