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venerdì 21 aprile 2017

Le nerd interviste: 23) Guido Ostanel

Oggi per la serie delle nerd interviste abbiamo il direttore editoriale della casa editrice BeccoGiallo, che ho avuto la fortuna di incontrare al Be Comics a Padova: Guido Ostanel!

- Ciao Guido e grazie per l'intervista, come nasce BeccoGiallo?

In realtà la risposta è semplice, perché nasce forse paradossalmente fuori dal mondo del fumetto tradizionale, perché io e Federico Zaghis, che con me ha fondato più di 10 anni fa la casa editrice, non venivamo dal mondo del fumetto. Nel senso che non siamo degli sceneggiatori di fumetti, non siamo dei disegnatori di fumetti, non avevamo ne altre case editrici piuttosto che fumetterie, eravamo dei semplici lettori di fumetti come ce ne sono tanti.
Questo lo diciamo perché in realtà poi la particolarità della nostra produzione, cioè in sintesi prendere il linguaggio del fumetto e cercare attraverso questo linguaggio di raccontare dei fatti di cronaca, degli eventi realmente accaduti, dei piccoli frammenti d’Italia che hanno ha che fare per l’appunto con la memoria collettiva italiana, era un’idea probabilmente che poteva nascere forse solo al di fuori del classico mondo autoriale, da edicola o supereroistico, almeno 10-11 anni fa quando siamo partiti era una cosa molto strana e molto particolare. Ho l’impressione che potesse venire in mente proprio a persone che guardavano a quel mondo con interesse ma da fuori, e quindi l’idea è stata semplicemente quella di dire: “Bene, proviamo a raccontare dei fatti che noi stanno a cuore.”. Te ne cito alcuni, ma poi i libri tu li conosci meglio di noi, Piazza Fontana, strage di Bologna, Porto Marghera, per rimanere qui vicini a noi, e poi dire : “Ha senso raccontarli anche attraverso il linguaggio del fumetto? Se è stato fatto attraverso il teatro, attraverso la saggistica scritta, se addirittura hanno fatto delle canzoni piuttosto che dei film, può avere senso raccontare quella stessa storia (che poi non sarà mai la stessa per evidenti ragioni) anche con i fumetti?” E da quella domanda siamo partiti e abbiamo cominciato a produrre i nostri primi libri!

- Quindi giornalismo a fumetti!
                                                                                                                                                                
In pratica giornalismo a fumetti, ma quando siamo partiti non è che abbiamo detto “Sai cos’è, domattina iniziamo a fare giornalismo a fumetti!”. Questa etichetta di graphic journalism o giornalismo a fumetti, eccetera eccetera è venuta un pò dopo..

- Infatti, mi ricordo 20 anni fa che i fumetti erano visti soprattutto come divertimento, con qualche autore che faceva qualche storia più impegnata, ma quello che fate voi, ad esempio i libri di Claudio (Calia ndr) che sono dei veri e propri saggi a fumetti, è una cosa abbastanza recente!

Direi di si, magari qualche esperimento qui e là di alcune case editrici, sopratutto straniere, anche 10-15 anni fa, cioè quando ci siamo affacciati a sto mondo, si intravedeva. Certo è che una casa editrice, come poi è stato per noi, che si mettesse a costruire la propria filosofia editoriale su questo, su quello che poi dopo qualche anno si sarebbe chiamato graphic journalism, beh questo sicuramente ancora non c’era. Perché proprio mettendo in fila fin dai primi numeri molti dei titoli che ti potrei elencare che vanno da nord a sud della penisola, come fatti, tematiche, dall’Ilva di Taranto fino alla ThyssenKrupp, piuttosto che da Piazza della Loggia fino a Portella della Ginestra, ecco sono tutti fatti realmente accaduti, e di solito sono fatti “scottanti”, difficili da raccontare, dolorosi, con delle implicazioni anche politiche. Ecco farlo attraverso i fumetti che di solito invece fanno o facevano pensare prima di tutto e soprattutto a intrattenimento puro, beh allora era una cosa che non era sicuramente tipica!
   
- E vi siete specializzati anche in biografie!
                                                                                                                                                                  
In realtà fin da subito, abbiamo deciso di aprire una collana dedicata anche alle biografie..

- Le biografie in effetti un pò mancavano, forse c’era qualcosa..


Qualcosa c’era, per rimanere vicino a noi, in Friuli, mi ricordo anche i lavori di Davide Toffolo, dedicati in qualche modo a Carnera, lo stesso Pasolini, che furono poi i primi che io approcciai, poi guardandomi attorno di più vidi che ce n’erano anche altri e anche fuori dell’Italia. E fin da subito pensammo che per Peppino Impastato, per Ilaria Alpi, per Adriano Olivetti per esempio, più che un fatto in sè era interessante anche raccontare che tipo di vita avevano vissuto o purtroppo che tipo di morte avevano dovuto incontrare. Giovanni Falcone e Paolo Borsellino sono altri due esempi.


- Secondo te continuerà ancora a esserci la carta, o si andrà sempre di più verso il digitale? Mi sembra che voi come BeccoGiallo non pubblicate molto in digitale..

No, abbiamo fino ad oggi fatto solamente dei piccoli esperimenti, da un lato perché le energie economiche, tecniche, di tempo, non ci hanno consentito fin qui di sperimentare veramente seriamente questo settore. Abbiamo cercato invece di fare il minimo probabilmente, cioè di provare a trasportare di fatto alcuni dei nostri albi a fumetti stampati su carta in pdf, e quindi renderli disponibili a bassissimo costo o addirittura spesso gratuitamente in alcuni device..

- Io preferisco avere ancora la copia cartacea!

Quindi i miei dati sono un pò così, parziali. La mia impressione è che il tipo di prodotto che facciamo, e credo anche molti dei nostri colleghi, faccia un pò di fatica in più chiaramente rispetto ad un saggio accademico, rispetto ad un insieme di dispense o a un manuale d’istruzioni per l’uso di qualcosa. Credo che ci sia ancora il piacere di avere un tipo di carta particolare, delle illustrazioni più o meno belle che uno vuol conservare, hanno una loro serialità. Spesso gli inchiostri poi dei fumetti e dei libri illustrati hanno, può sembrare una battuta ma non lo è, un profumo caratteristico..quindi la vedo abbastanza positiva come cosa per noi. Magari per chi fa webcomics, cioè un tipo di fumetto più corto, di più agile probabilmente lettura, perché ha meno segni da interpretare contemporaneamente, e che nasce da autori che non dico siano nativi digitali ma quasi, e che sono anche spesso disegnati digitalmente, ecco forse allora lì il supporto digitale nei webcomics ha un senso.

- Vedo che tanti ora fanno il passaggio dal web al libro, ad esempio voi pubblicate Sarah Andersen..

Esattamente. Questo è un esempio, Sarah Andersen: i 2 libri che abbiamo pubblicato entrambi nascono prima online e poi..

- Com’è nata l’idea di pubblicarla in Italia?

Eravamo incuriositi che diverse persone, in contesti anche molto diversi fra di loro, normalmente anche lontani dai classici giri frequentati da BeccoGiallo, scuole, fiere, quant’altro, invece seguivano dall’Italia una pagina Facebook dedicata a raccogliere e tradurre in italiano le strisce di Sarah. La cosa ci colpì molto, i numeri erano molto alti, ma sopratutto il modo in cui queste persone seguivano dall’Italia, quindi da lontano, una disegnatrice di New York, ci colpì molto, e allora provammo a indagare se ci fosse possibile pensare di portare su carta il lavoro che stava facendo.

- Penso che la cosa un pò più difficile si stata l’adattamento delle strisce, tenere il suo umorismo anche in italiano..

Si, non è un lavoro per niente semplice. Può sembrarlo perché magari sono battute molto brevi, con poco testo, eccetera, però invece essendo che un autore come lei giustamente centellina ogni singola parola, ogni singola pausa, ogni singola espressione, non è sempre semplicissimo!

- Concludiamo con le vostre novità e ultime uscite?

Partirei con quelle che presentiamo anche qui al Be Comics, recentissime uscite sono sicuramente: uno dei due libri di Sarah Andersen, il secondo mi auguro di una lunga serie, il libro dedicato a Jane Austen, a proposito delle biografie di cui parlavamo prima, e quindi citerei anche Andy Warhol, visto che il disegnatore è pure padovano, Officina Infernale,poi il volume che si chiama Chinamen, è uscito da pochissimi giorni ma sta già facendo parlare molto di se perché, non so se avevi visto “Primavere e autunni” il nostro libro dedicato in qualche modo alle origini della comunità cinese che oggi conosciamo come ChinaTown di Milano, questo ne è la sua naturale prosecuzione, solo che si amplia perché ci racconta almeno di 5-6 personaggi importanti che poi hanno fatto la storia della comunità cinese italiana. Direi che queste sono le principali novità del momento.

- Dovrebbe uscire anche “Il mio secondo Dizionario delle serie TV” ?

Non ti ho detto ovviamente di quelli che stanno per uscire, è proprio imminente, lo stiamo lavorando in questi giorni e fra poco sarà in tipografia e uscirà il mese prossimo (Il secondo dizionario delle serie tv nel frattempo è uscito ndr)

Ciao Guido e grazie ancora per l'intervista! 

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venerdì 14 aprile 2017

Le nerd interviste: 22) Officina Infernale



Oggi per la serie delle nerd interviste proseguiamo con quelle fatte al Be Comics con un autore che quest'anno è uscito con ben 2 libri, la biografia di Andy Warhol per Becco Giallo e Iron Gang per Shockdom: Officina Infernale!

Ciao "Officina" e grazie per questa intervista, come nasce Iron Gang?

Praticamente nasce come webcomic, ancora un paio d’anni fa. Una volta che ho raggiunto abbastanza materiale, l’ho proposto a qualche editore, e ho avuto la fortuna che il primo editore a cui l’ho proposto è stato Shockdom: me l’hanno accettato subito, ho dovuto solo sistemare i testi..

- Tu da che ambiente provieni?


Io provengo dal fumetto! Ho iniziato a disegnare negli anni 90, mi sono sempre mosso nell’ambiente un pò più indipendente, autoproduzioni… sopratutto in questi ultimi anni mi sono sempre autoprodotto, anche se ho pubblicato per quelli di Mondadori..
Diciamo che quest’anno è il primo anno che esco sia per Shockdom e anche con un altro libro per Becco Giallo editore, che è una biografia su Andy Warhol, quest’anno ho avuto questa fortuna di uscire con due libri.
Io ho sempre seguito i supereroi come genere..

- Marvel o DC?

Marvel! Io sono più Marvel come impostazione, DC mi piace ma a volte li trovi un pò stanchi come personaggi.. Io sono più Marvel anche perché sono nato nei primi anni 70, e c’era più facilità a trovare Marvel che DC all’epoca, e quindi come imprinting ho quello!
Venivo da un periodo in cui avevo quasi smesso di disegnare, per motivi così di “scazzo”, anche diciamo a livello di stile non ero più di tanto soddisfatto. Praticamente un giorno ho deciso, ho detto “bon, adesso mi riprendo, e faccio un fumetto di supereroi!”. Io avevo già questi personaggi, collocati però in un altro tipo di contesto, però ho detto “faccio supereroi!”, e da là mi son messo, gli ho dato un pò di poteri, di abilità..


- Iron Gang mi fa venire in mente Iron Man..

Diciamo che è fondalmentalmente un mio riferimento, anche se non è proprio voluto. In realtà è l’estetica della Marvel degli anni ’70, però fino a uno un certo punto, anche se può sembrare come colorazione (perché fondalmentalmente di gusto mi piace quello) però ho voluto fare anche una roba “moderna” come impostazione. Oltretutto sono storie brevi di 6 pagine raccolte in trilogie a tema unico, ogni trilogia ha più o meno una tematica, e dopo c’è un quarto racconto che magari sviluppa un pò lo stesso tema oppure ci sono delle robe aggiuntive.
Ovviamente questa roba qua fa parte di un universo, come l’universo Marvel, è che questo essendo il primo volume, parla solo di alcune cose, poi nei futuri si amplierà ancora un pò di più!
Questa è solo una parte del mio lavoro, perché io lavoro con due correnti: ho questa parte qua che è disegnato, quasi un fumetto tradizionale, poi ho altri personaggi, che li chiamo “gli ultimi tragici eroi pulp”, ovvero sono dei personaggi praticamente con storie ambientate in un futuro ipotetico, che sono destinati a fallire, a morire. A fine storia loro sono morti!

- Ma un futuro post-atomico oppure..


A volte si, a volte no. Dipende, perché praticamente sono partito dal “Doomrider”, che era questo eroe che moriva ad ogni avventura e rinasceva. Questo era ambientato in un mondo in cui l’umanità era destinata all’estinzione per vari motivi, esoterici, robe così.
Poi c’è stato un secondo, che si chiama “Black Devil”, questo è post-atomico! La storia te la dico in breve: succede l’armageddon, la lotta fra demoni e angeli, e gli esseri umani presi dal panico scatenano una guerra nucleare, e distruggono tutto! Praticamente nel mondo ci sono stati dei sopravissuti, ma esseri ibridi, nel senso che sono mezzi demoni, malati terminali..


- Tipo “Cronache del dopobomba” di Bonvi, solo che quello era più umoristico..
    
Anche il mio è umoristico, perché non mi prendo mai troppo sul serio..
Praticamente l’inferno, per ripulire il mondo, per rifare un equilibrio crea questi demoni nuovi, di nuova generazione, che ripuliscono il mondo da questi ibridi, da questi mostri, da questo casino, e il Black Devil appunto è uno di questi personaggi!
Queste qua sono state delle mia auto-produzioni, che ho stampato io e venduto io. Purtroppo Doomrider è esaurito, Black Devil ho ancora qualche copia in formato A3 in bianco e nero. Però come stile non c’è niente di disegnato: tutto collage digitale, che simula le fotocopie, le fanzine, è una roba un pò particolare dovresti vederla, se vai nelle mie pagine della roba la vedi!
Adesso ho in lavorazione, a parte il seguito di Iron Gang, un terzo personaggio, che si chiama Iron Kobra, che però è ambientato fine anni 60, è tipo una spy story con della fantascienza sempre fine anni 60-70 a carattere super-eroistico, anche in questo qua non c’è niente di disegnato!

- Quindi la fantasia non ti manca!


Esatto! Il mio esperimento è usare il meccanismo del fumetto però usare la grafica come stile, proprio pura grafica nonostante sia di super-eroi e tutto quanto. Vorrei farlo uscire entro fine anno.


 - Volevo chiederti progetti futuri ma mi hai già risposto!

Progetti futuri appunto il seguito di Iron Gang, poi Iron Kobra, poi magari qualche altro libro magari per Becco Giallo: c’è un pò di carne al fuoco..

- Domanda originale: da dove nasce il nome Officina Infernale? Uno penserebbe a un collettivo..

Mi piace anche a me pensarlo perché io uso molti stili diversi quindi ci sta come espressione..
Nel 2009 avevo smesso di disegnare e avevo iniziato a far grafica, facevo tipo progetti grafici per gruppi, ho progettato i CD e tutto quanto..e mi firmavo così! Mi è venuto questo nome così, dopo quando ho ripreso a disegnare l’ho mantenuto perché mi piaceva, perché rimane anche, dà un pò quel senso di mistero: “chi è, chi sono, cos’è?”, infatti non sei il primo che pensa che è un collettivo, alcuni mi scrivono..

- Dandoti del voi? Magari potresti rispondergli con “noi…” tipo pluralis maiestatis


Esatto, a volte sarei pure tentato di restare al gioco..

Grazie ancora a Officina Infernale per l'intervista! 


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venerdì 7 aprile 2017

Le nerd interviste: 21) Stefano Antonucci


Per la serie delle nerd interviste proseguiamo con quelle fatte al Be Comics, oggi abbiamo colui che assieme a Fabbri e Perrotta ha creato il fortunato fumetto "Quando c'era lui"e in precedenza "V for Vangelo" e "Gesù la trilogia": Stefano Antonucci!

- Ciao Stefano e grazie per questa intervista! Come è nata l’idea di “Quando c’era lui”? 

  Il primo volume è uscito ad aprile dello scorso anno, sentivamo l’esigenza di fare questo tipo di operazione perché in Italia come in tutta Europa gli estremismi populisti di destra stanno avanzando.
In Italia basta vedere Lega e Grillo, in tutta Europa è successa la stessa cosa, quindi, per quello che può fare un autore satirico che vede una situazione del genere, volevamo mettere un argine o comunque descrivere quella situazione che si stava riproponendo..
E quindi abbiamo deciso di far tornare in vita il Duce, partendo dalla tesi che secondo noi in Italia il fascismo non è mai morto, o almeno la mentalità fascista non è mai morta.
Manca semplicemente l’uomo forte, come successo con Berlusconi, come successo con Grillo, quando c’è un uomo forte, davvero forte..

- L’italiano lo vota.

        
Esatto, e l’uomo forte non è una questione di partito o di apparato.
E quindi quale uomo forte migliore del Duce? Dopo le imitazioni che ci sono state, abbiamo deciso di partire da lui.
In Germania è stata fatta un’operazione simile con “Lui è tornato”, è uscito il film su Netflix, però in realtà la parte figa è il libro di Timur Vermes, che è molto più bello del film.
L’idea era un pò la stessa, la differenza è la tesi da dove è partito Timur Vermes : il gioco è far tornare in vita Hitler in Germania ma nessuno si è accorge che è il vero Hitler, pensano ad un comico, e partendo da quel gioco degli equivoci acquista sempre più potere e fa risaltare le incongruenze che ci sono anche in Germania.
Invece noi siamo partiti dall’idea che torna il Duce, e gli italiani sanno che è il Duce, proprio per quello la forza sta là..poi dato che se fosse tornato il Duce in vita oggi avrebbe vinto la elezioni, dovevamo creare un ostacolo per far procedere la storia.. e quindi è stato farlo tornare in vita ma nero, che crea un ostacolo da superare del protagonista..
 


- E quindi non può più prendersela con i neri..

L’unico nemico che poteva avere il Duce era se stesso, non c’era un nemico fattibile, quindi, dato che il nero non può essere più colpito perché il Duce è nero, non puoi andare contro il diverso sotto quell’aspetto e devi trovare un nuovo nemico contro cui coalizzare tutta l’opinione pubblica per poter acquisire voti e potere, come si fa normalmente. La Lega ha acquisito voti per anni con secessione e contro il sud, quando ha voluto allargare il suo bacino per parlare a tutta Italia ha tolto l’attenzione dal sud e si è dedicata a immigrazione eccetera. Berlusconi ha creato il “comunista”, come nemico, come immaginario, e gli ha dato un’importanza e un peso molto più ampio di quello che aveva, perché non c’erano i comunisti, però Berlusconi ha sempre rilanciato quella cosa là! Un Di Pietro, a livello di storytelling, come nemico si era creato Berlusconi, infatti non a caso più cresceva il potere berlusconiano, quindi attorno al 2005, più il Di Pietro di allora con l’Italia dei valori acquisiva voti e rubava voti al centro-sinistra.
In politica bisogna creare una narrazione, perché è una narrazione che tiene alta l’attenzione (come insegna ogni buon film o ogni buona storia) quindi c’è bisogno di un nemico contro cui combattere.
Dato che non si poteva più giocare contro l’immigrazione, visto che il Duce era nero, quello è diventato un punto di forza e ci si è scagliati contro il “gender”!

- Cosa che sta avvenendo anche nella realtà!

Si si infatti volevamo giocare con tutte le situazioni…Adinolfi insegna!

- Adesso farete una raccolta ?

La raccolta esce il 6 aprile, raccoglie tutti e 4 i numeri, l’unica differenza è che ci saranno 2 introduzioni e uno scritto finale nostro. Le introduzioni sono di Max Collini (degli Offlaga Disco Pax e Spartiti) e di Tito Faraci.
Poi niente, abbiamo fatto la copertina figa apposta, perché ci hanno chiesto di fare una cosa..

- Alla David Bowie!

Si, esatto! Che poi il concept in realtà è molto carino perché questa non è quella definitiva, quella definitiva sul fronte è lui con gli occhi chiusi, sul retro c’è la stessa immagine ma con il Duce nero con gli occhi aperti! E’ roba da grafici, ma ci siamo divertiti parecchio..


- E' stata geniale anche la copertina del primo numero, col Duce rovesciato!

Il primo numero ha creato non poco imbarazzo nelle edicole italiane, tant’è che molti lo vendevano come fosse una cosa pro Duce, altri non capivano..

- Anch’io quando l’ho comprato un pò mi vergognavo perché non volevo che pensassero fosse una cosa pro Duce!

(Antonucci ride ndr) Guarda tantissimi l’hanno venduto affiancati ai calendari del Duce!

- Pensa la sorpresa!

E’ stato bellissimo, è quello che volevamo: l’effetto distorsivo, ci è riuscito bene!
Il discorso è che il fumetto è un ottimo mezzo di comunicazione, però spesso è molto autoreferenziale, ovvero è chiuso all’interno del mondo del fumetto, semplicemente perchè tratta tematiche all’interno di un determinato mondo super eroistico, eccetera.. Però come mezzo ha un potenziale enorme, basta vedere Zerocalcare, Labadessa, Maicol & Mirco, tutta gente che parla a persone al di fuori del mondo del fumetto. E’ quello che in parte è successo anche con noi, perché  semplicemente hai toccato tematiche che possono toccare tutti, cioè mia madre lo ha letto, mia madre non leggerebbe mai una cosa riguardo Superman o quant’altro, perché non sono tematiche che le interessano o a cui è appassionata.
Non è una questione del mezzo, appunto il mezzo è potentissimo, anzi con i social, con la velocità dei nuovi media, con il calo di attenzione, eccetera probabilmente il fumetto a livello di scrittura e immagini dopo il video è il mezzo di comunicazione più forte e più potente che c’è in questo periodo!
Sta tutto a parlare di argomenti che poi siano di interesse, cioè più tratti un argomento di interesse generale, più diffusione puoi avere, e poi l’immagine è da sempre più forte della parola scritta, non a caso si sono incazzati quelli di CasaPound… Si sono incazzati contro il fumetto, se la sono presa con Zerocalcare e quant’altro perché l’immagine è potente..

- Ma a parte i fatti noti con quelli di CasaPound, avete avuto altri problemi? Querele o altro?

Beh a parte minacce di querele, no! Perché non ci sono gli estremi..

- Magari qualcuno poteva riconoscersi in qualche personaggio, ma non essendoci i nomi..

Il punto è sempre che non ci sono gli estremi su quello che hai scritto: è satira, è parodia..
Ci hanno minacciato di querela ma perché erano sotto campagna elettorale, se volevano querelarci l’avrebbero fatto e se ci avessero querelato, avrebbero perso!


- Invece problemi con i social, tipo ban o roba del genere?

Oddio, c’è stato un piccolo ban per l’immagine di copertina, ma roba da poco..

- Ti chiedo perché ultimamente ci sono stati diversi autori satirici bannati da facebook e altro ..

Tipo Mario Natangelo..

- Ma dal PD poi!

E si, perché il PD è democratico! Poi Alessio Spataro con i grillini..

- A Spataro gli hanno dato l’ergastolo, è stato fuori mesi !


Ora è tornato anche lui!

- Ormai hanno un potere questi social..

Beh, è comunicazione! Quando poi arriva a tante persone è un mezzo di comunicazione importante, ci sono i pro e i contro. Quando parli sui social non stai parlando con te o con me a fianco, sei a mezzo stampa, c’è un riconoscimento ufficiale, è passibile di querela perché è pubblica la cosa! Quindi quando li usi devi usarli sapendo di..

- Ma quindi chiunque può inventarsi di segnalarti..

L’idea di partenza che mi sono fatto io è che uno pensa sempre di scrivere nella sua piccola cerchia, però i post, a meno che non li limiti, e anche quando li limiti con gli screenshot eccetera, sono pubblici, e quindi l’unica regola che uno si può dare è che quando scrive sa che sta scrivendo una cosa che è pubblica, fine. Quindi sa che quella cosa può arrivare a chiunque..
Il che non vuol dire auto-limitarsi, auto-censurarsi, sia chiaro, però vuol dire sapere quello che si sta a fare , cioè non puoi diffamare, perché è passibile di querela. Magari con un amico al bar ti scappano frasi che sarebbero passibili di querela ma non lo sono perchè stai in un luogo o contesto privato, qui no!


- Parlami di Gesù : la trilogia.

E’ una raccolta delle prime tre autoproduzioni che abbiamo fatto. La trama è semplice: Gesù torna sulla terra, perché il Padre ce lo rimanda dato che sono in crisi di fedeli, e quindi lui trova ogni volta un modo nuovo per parlare alle masse. Sono tre storie autoconclusive, abbiamo fatto la copertina ispirata a Star Wars per festeggiare la trilogia e raccoglierle tutti e 3!

- Invece V for Vangelo?

V for Vangelo è una storia unica con sempre gli stessi personaggi, autoconclusiva quindi più lunga..

- Sarebbe il seguito della trilogia?

No, in realtà è pensato come fosse un prequel! Però è leggibile in forma separata. La differenza è che questa è una storia lunga che si sviluppa in un unico volume, quindi a più ampio respiro, l’altro sono 3 storie veloci autoconclusive.


- Ultima cosa, progetti futuri?

A ottobre esce il Piccolo Fuhrer! Nel primo numero abbiamo fatto questa parodia del Piccolo Principe che poi era una finta pubblicità, ora ce lo stanno chiedendo tantissimi e abbiamo deciso di farlo veramente. Sarà un libro scritto, con le illustrazioni. Fondalmentalmente l’idea di partenza era caruccia perché nel 2016 sono scaduti i diritti editoriali sia del Piccolo Principe e del Mein Kampf, quindi era di fare questo mashup che deve sembrare scritto da gente di estrema destra, tant’è che cambieremo perfino le nostre biografie per far andare in confusione un pò tutti, e sarà una propaganda per bambini!


- Sarà bello vedere dove lo mettono in libreria!

Vediamo dove la mettono in libreria, siamo curiosi!

Grazie ancora a Stefano per l’intervista e a presto!




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venerdì 31 marzo 2017

Le nerd interviste: 20) Mattia Labadessa


Oggi per la ventesima nerd-intervista abbiamo un giovane fumettista incontrato al Be Comics a Padova, autore del libro "Le cose così" e famosissimo nel web: Mattia Labadessa!

- Ciao Mattia e grazie per l'intervista! Tu in pratica hai iniziato come graphic designer?

Ho iniziato gli studi (ormai quanto, forse 4 anni fa?) di Graphic designer all’Accademia di Belle Arti di Napoli, però l’anno scorso ho dovuto dire addio per un attimo, non ho finito gli studi mi devo ancora laureare!

- E hai iniziato a proporre le tue creazioni sul web?

In realtà ho sempre pubblicato i miei lavori sul web..

- Cioè quando hai iniziato ?

Forse 5 anni fa, da quando ho comprato l’iPad!

- Quindi eri giovanissimo!

Si, io ora ho 23 anni! Da quando ho preso l’iPad (io lavoro sull’iPad!), ho iniziato a pubblicare lavori in digitale, ho cominciato a lavorare poi vabbè…

- Bravo! Io sono un Apple user da anni ormai..

Io ci sto diventando adesso, mi sono preso il Mac da un paio d’anni, un pò deluso sono rimasto a dire la verità..

- Perchè ?

Perchè mi si è fottuto il disco all’improvviso senza nessun motivo, m’hanno detto forse uno sbalzo di corrente qualcosa del genere, però davvero sono stato attentissimo!

- Sai che alcuni dicono che ultimamente sta peggiorando la qualità dei prodotti Apple..

Vabbè si, ma come sistema operativo io sempre fedele a IOS e a macOS, il sistema operativo è figo! Però purtroppo mi sono reso conto prendendo il Mac che ti fanno pagare un bel pò di soldi per una macchina che non è poi così potente, anche con programmi tipo InDesign, Illustrator, che sono leggeri..

- Però l’iPad..

No no l’iPad è il tablet!  Per me non esiste altro tablet al di fuori dell’iPad! Soprattutto per disegnare, poi m’hanno fatto la Apple Pencil, è la perfezione! Io mi ci trovo benissimo per lavorare!

- Quindi hai cominciato che eri giovanissimo, cioè ancora più giovane di quello che sei adesso..

In realtà pure adesso sono giovanissimo..

- Io ho letto il libro, pensavo l’avesse scritto un mio coetaneo, poi ho letto il tuo anno di nascita: 1993!

Molti me lo dicono, anzi una volta un tizio mi disse: “pensavo l’avesse scritto un trentenne depresso alcolista” qualcosa del genere. Non si aspetta nessuno che ho 23 anni! Però vabbè, l’età è solo un numero, come si dice..


- Una domanda che ti avranno fatto in 250, perchè l’uomo uccello?

Mi era simpatico, mi piaceva.. ho preso 'sta scelta, non c’è nessun significato profondo dietro la scelta sia dei colori che di lui..

- Io ho pensato magari è una cosa tipo: è un uccello ma non può volare, non ha le ali..

In realtà il senso di questo personaggio di quando è nato era quello, però dire una cosa del genere, sulle vignette che faccio su Facebook, non c’entra nulla.. cioè c’entrerebbe pure, sul fatto che lui è disilluso, impaurito dalla vita, però mi sembra stupido dirlo, in realtà l’ho usato perchè mi piace, perché è simpatico, basta. Per quello io sono stato convinto ad usare l’uccello, non per il concetto, perché è bellino come personaggio..

- Io ci vedo anche qualcosa di tragico, cioè fa ridere ma c’è anche qualcosa di malinconico, ha tante sfumature..

Si, anzi, io farei solo vignette malinconiche se fosse per me, però purtroppo non si può, sennò dicono che sono un pesantone..

- E il colore giallo? Stava bene anche quello?

Sempre a caso. E’ perchè mi piace, si tratta di gusto..

- Magari è il tuo colore preferito...

No, in realtà è il grigio il mio colore preferito!

- In effetti fare tutte le pagine grigie..

C’è una bella differenza, si!
No, comunque mi dispiace deluderti, ma non c’è nulla di profondo nel colore che ho scelto!

- Progetti futuri?

Progetti futuri? A parte la pubblicazione a cui sto lavorando..

- A cosa stai lavorando?

Vorrei fare qualcosa di diverso da una raccolta di vignette, appunto realizzare una storia, solo che non è facile organizzarsi!

- Ma tutto te compreso la sceneggiatura? Immagino sia difficile!

Si, si. Ma in realtà il flusso di lavoro mi riesce abbastanza tranquillo, riesco a gestirlo bene. Il problema sono i tempi, più che altro. Non è facile, gestire… Io quando ho da fare 2-3 cose alla volta impazzisco, quindi devo trovare un attimo il mio equilibrio e cercare di sistemare tutto quello che c’ho da fare!

Grazie a Mattia per l'intervista!


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venerdì 24 marzo 2017

Le nerd interviste: 19) Davide Cencini & Rita Micozzi


Oggi per la serie delle nerd-interviste, in attesa di quelle fatte al Be Comics, ultimiamo quelle di Mantova Comics con Davide Cencini e Rita Micozzi, si parla per la prima volta di libri fantasy, infatti Davide ha scritto e Rita illustrato le saghe di Darkwing e Dershing. Alle domande ha risposto Davide perchè Rita era impegnata a personalizzare l'ultimo libro di Dershing per mia moglie :)

(come di consueto FP sono io e MV è mia moglie)

MV: Davide, come ti è venuta l’idea di scrivere dei libri fantasy? E’ una tua passione?

 - Sicuramente è una mia passione! Rita ha giocato un ruolo importantissimo in questo, perchè è stata lei che mi ha fatto avvicinare al fantasy, e mi ha anche dato in realtà parecchie idee da qui sono nati i miei libri. Mi ha fatto venire l’idea iniziale per Darkwing e poi in particolare Dershing in realtà l’ha ideato lei, perchè nasce da un suo progetto pensato quando era al liceo, e che noi poi abbiamo ammodernato e che io ho sviluppato in forma di romanzo.

MV: Quindi i vostri ruoli sono che tu sei lo scrittore e lei l’illustratrice?

  
- Esatto, però sulle idee a volte ci lavoriamo insieme. Darkwing è più mio mentre invece Dershing è stata più lei a partorire l’idea generale della storia, io l’ho sviluppata come testo e ci ho messo del mio.
In realtà “Dershing - gli ultimi draghi” è un prequel della storia vera che noi avevamo intenzione di pubblicare per prima, che sarebbe L'ultima Dershing, cioè il secondo volume. Noi eravamo partiti da quello lì e doveva essere un fumetto! Poi però non siamo riusciti a farlo in quel modo, e l’abbiamo sviluppato invece in forma di bilogia.


MV: Mi accennava anche Rita questa cosa, che invece del fumetto avete deciso di fare un libro illustrato, che difficoltà avete incontrato nel renderlo come fumetto?

- Perchè era un progetto molto grande e difficile da realizzare a fumetti. Il tempo spesso è poco, non ci siamo riusciti proprio per questioni di quantità di lavoro che richiedeva, quindi, siccome io ho iniziato a scrivere libri (ne ho già pubblicati diversi) abbiamo trasformato il progetto in un libro illustrato. L’idea comunque è rimasta per la trama e la parte grafica, perchè abbiamo incluso le illustrazioni di Rita all’interno del libro, e l’ho sviluppato io come testo.

FP: I nomi Dershing e Darkwing da dove derivano?

- Dershing è un nome che abbiamo inventato noi per definire gli esseri umani che possono avere figli con i draghi. Le Dershing è proprio il nome in lingua dei draghi che prendono queste persone dotate di questo tratto genetico speciale.
Darkwing era il nome del demone che originariamente brandiva la spada dei sette occhi e guidava l’invasione del mondo di Corown, sarebbe l’araldo di Xagash che era questo dio della distruzione.
Peter, che è un terrestre, finisce su questo mondo e quando risveglia la spada diventa involontariamente il nuovo Darkwing, quindi da lì il nome. Sarebbe letteralmente “ala oscura”, perchè era un demone alato, e quindi vediamo la sua progressiva trasformazione. Lui è un personaggio buono, autoironico, lo vediamo invece scivolare pian piano nella follia e nella malvagità e lui che cerca di combattere queste pulsioni distruttive..


MV: Anche su Dershing c’è Neebia è un personaggio cattivo!

- Neebia è un personaggio diverso, perchè lui sembra proprio destinato a diventare cattivo, nel senso che lui sprofonda in un’ossessione malsana che finisce per corromperlo. Il discorso di Peter è un pò diverso perchè il suo male viene in parte anche da dentro di lui ma soprattutto viene da una fonte esterna che è la spada che porta alla luce il suo lato peggiore, poi vedremo se lui riuscirà a impiegare queste pulsioni distruttive per fare qualcosa di buono. Infatti la storia è proprio questa cioè una persona che con una volontà umana cerca di ribaltare quella divina, cerca di rovesciare un destino che gli è stato dato in sorte. Darkwing parla molto dei demoni che vivono nell’animo delle persone.


FP: Progetti futuri ?

- Continuare entrambe le saghe, ad esempio c’è da fare il secondo libro di Dershing, poi Darkwing è una saga di sette libri di cui sono usciti soltanto i primi tre, e comunque ci saranno anche degli special, per esempio al momento sto lavorando su due DLC (contenuti aggiuntivi ndr), che sarebbero 2 extra piccolini, da fare prima in e-book e poi stampati, collegati alla trama del terzo libro, poi ci sono i fumetti, insomma i progetti sono molti!

FP: Ma una curiosità, i libri li scrivi a mano , macchina da scrivere o computer?

- Computer! Quasi mi sono dimenticato di come si scrive a mano, non sono un nostalgico!


Grazie a Davide per l'intervista, ed ecco in esclusiva per questo Blog la recensione di Dershing - Gli ultimi draghi fatta da Maria Vittoria!

Dershing è un libro avvincente, originale e molto articolato.
In un universo parallelo nato dalla fantasia di Rita ed elaborato da Davide, dominano i draghi, mentre gli uomini sono ridotti a semplici schiavi. I draghi però scoprono di avere bisogno delle donne per far sopravvivere la loro razza, ed è da qui che parte la nostra storia.
In realtà più storie si sviluppano, convergendo tutte in un unico finale, che rimane però aperto in attesa del secondo libro. L’idea dell’avvicendarsi di personaggi, racconti e tempi diversi, appassiona e avvince, ma richiede una certa dose di attenzione. E’ un libro scritto davvero bene e illustrato magistralmente, così che sia più facile visualizzare i nostri personaggi. Naturalmente da brava cattivona io sto con Neebia!


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venerdì 17 marzo 2017

Le nerd interviste: 18) Giuseppe Serafino

Oggi per la serie delle nerd-interviste abbiamo un amico fumettista (o come si definisce lui, un microfumettaro) creatore dei "Tarallini di provincia", delle divertenti strisce con protagonista il simpatico cane Bastiancontrario: Giuseppe Serafino!

Ciao Giuseppe e grazie per questa intervista!

- Da dove deriva il tuo pseudonimo Rusannu che usi su Instagram?

Il soprannome di famiglia di mia nonna di Tiggiano in provincia di Lecce.
Dettagli biografici: sono nato e vissuto a Sion (Svizzera, canton Vallese) fino a 14 anni figlio di emigranti leccesi . Rientrato in Italia nel 1982 . Da allora vissuto in vari luoghi. L'unico "luogo" sempre uguale la passione per i fumetti e per la lettura. Fra varie vicissitudini studio medicina dal 1988, sono diventato infermiere (corso Con) diploma regionale nel 1996...continuo a studiare medicina. Sono sposato felicemente dal 1999 ho una figlia meravigliosa di 15 anni. Lavoro come infermiere al pronto soccorso di Castellaneta (Taranto) dove ormai vivo da 11 anni...

- Come nascono i tuoi disegni? Sono sfoghi ?

Non sempre. Spesso danno istanza a parti di me "parallele"che non possono vivere nella mia quotidianità.

- E le strisce con il cane?

Un giorno in cui ero molto frustrato ho disegnato un cane che esclamava "Goodmorning una cippa! " e l'ho postato. Dopo qualche giorno un amico dell'associazione Labofumetto di Taranto (Luigi Simonetti) mi scrive dicendomi: "quel cane ha un cinismo che mi piace, se ti va di farne delle strip ti faccio da editor e ne curo la pubblicazione sul nostro blog". In questa maniera è nata la striscia "Tarallini" , il cane si chiama  "Bastiancontrario".
Nel Tarantocomix 2015 l'associazione Labofumetto presieduta da Fabrizio Liuzzi (sceneggiatore) mi ha pubblicato diverse copie cartacee della strip.
Purtroppo da circa un anno  l'associazione ha chiuso, cosi come il blog, e si è trasformata in uno studio di progettazione di fumetti e pubblicazioni . Con Luigi Simonetti abbiamo comunque continuato a pubblicare la striscia ma su Facebook ed io la sparo sui social così come mi viene...


- Le trovo molto ben fatte !

Grazie! Per me stanno diventando una palestra ...mi danno la possibilità di sperimentare in modo più sfumato i mille aspetti del mondo del fumetto..con in aggiunta la possibilità di avere un "piccolo pubblico" che mi motiva a continuare.
Sono sempre stato un amante dei fumetti e del disegno..tuttavia solo nel 2014 ho avuto una specie di "pulsione" che dopo anni di silenzio mi ha ossessionato a tal punto che mi svegliavo  di notte per disegnare. ..tuttavia a livello di linguaggio del fumetto ero a zero...da noi in provincia di Taranto non ci sono molte realtà culturali sul tema...gli unici che hanno avuto la pazienza e la passione per aiutarmi (malgrado il lavoro, l'età ecc.) sono stati i ragazzi di Labofumetto e ci sono quattro nomi importanti a cui devo molto : Fabrizio Liuzzi, Gianfranco Vitti, Nicola Sammarco e Luigi Simonetti  (lui si un vero nerd) che mi hanno fatto passare dallo stato di disegnatore a quello di fumettista (anche se modesto).
 
- Tuoi fumetti preferiti al momento ?

Adoro i fumetti franco-belghi , la scuola argentina, alcuni della Bonelli, non amo i Manga e ho letto poco della Marvel..
Ultimamente ho scoperto Zerocalcare ed altri...


- Il primo fumetto che hai letto ?

Spirou et Fantasio di Franquin

- Sei fra i primi che non dice Topolino !


Topolino è venuto dopo...e ti dirò avevo una predilezione per le avventure di Paperinik  disegnate da Cavazzano  (non sapevo chi fosse...l'ho capito dopo)...e poi su il Giornalino ho adorato Altai e Johnson...sempre di Cavazzano..ma non capivo ancora nulla...adoravo solo il tratto...molti anni dopo ho saputo che Sclavi sceneggiava molte di quelle storie..

Grazie ancora a Giuseppe per l'intervista e vi lascio con una sua striscia inedita speciale per questo Blog!
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venerdì 10 marzo 2017

Le nerd-interviste: 17) Gabriele Luzi & Alessandro Giampaoletti

Questa settimana per le nerd-interviste proseguiamo con le interviste agli autori incontrati a Mantova Comics & Games,  oggi è il turno dei creatori della serie Rats: Gabriele Luzi (sceneggiatore) e Alessandro Giampaoletti (disegni)! Anche in questa intervista sono stato coadiuvato dalla mia Telespalla Bob personale (mia moglie), quindi come di consueto FP sono io e MV è lei!

FP: Ciao, e grazie per l'intervista! Com'è nata l'idea di realizzare questo fumetto?

Gabriele: L’idea è nata dall’incontro tra me e Alessandro, perchè Alessandro cercava uno sceneggiatore  (era appena uscito dalla Scuola Internazione di Comics di Jesi) e quindi gli è stato consigliato il mio nome da un disegnatore (che poi è docente alla Scuola).
Ci siamo incontrati e abbiamo fatto un progetto, che è nato un pò come una palestra per noi, un esperimento.
Noi ci siamo dati subito alla pubblicazione su internet, abbiamo iniziato a fine 2014 la pubblicazione del primo volume online, e poi abbiamo deciso di stamparlo, non era previsto, però abbiamo cominciato a stamparlo, a fare le prime fiere, quelle piccole (noi siamo delle Marche quindi marchigiane), ci siamo spostati, abbiamo fatto Lucca recentemente, e adesso proviamo anche l’avventura di Mantova!
Uscirà il terzo volume tra poco, penso quest’estate, e poi saremo di nuovo a Lucca 2017.
Il progetto è nato più come palestra, ma poi ci siamo divertiti talmente tanto..

MV:  Come si svolge la vostra collaborazione fra sceneggiatore e disegnatore?

Gabriele: Per collaborazione intendo proprio questo: chiedo sempre parere ad Alessandro, lo coinvolgo, chiedo come può sembrargli la storia, soprattutto nel volume conclusivo..

MV: Ma la scintilla, cioè l’idea per realizzare questi albi, da dove è venuta?

Gabriele: La scintilla veniva da un mio vecchio progetto, in cui protagonista era proprio un topo antropomorfo, che originariamente era un fotografo, un fotoreporter freelance, che si fondeva con un topo, ma aveva altri risvolti la cosa, invece abbiamo detto, ma perchè non fare una cosa più per bambini? Perchè sia per il suo tratto, ma anch’io nel frattempo nel corso degli anni mi sono orientato alle storie più per bambini e per ragazzi che non per adulti, e quindi ho trasformato la storia in questo!



MV: Quindi hai trasformato il tuo personaggio in questo!

Gabriele : Si si , affrontiamo delle tematiche abbastanza attuali: vivisezione, perchè parliamo di cavie, sia animali ma anche cavie intese come noi, noi cavie della sperimentazione delle multinazionali. Siamo bombardati ogni giorno da informazioni, da siti internet, cioè il nostro cervello viene bombardato..

FP: Un messaggio animalista , direi quasi “umanista”?

Gabriele : Si animalista, è una denuncia per il fatto che veniamo usati come cavie, poi c’è il bullismo accennato, perchè comunque a scuola c’è sempre il bullo di turno, che poi è il figlio del cattivo, che all’inizio della storia maltratta il protagonista..

MV: In qualche modo può essere anche d’aiuto, magari i ragazzi che leggono ci si riconoscono..
Alessandro: Diciamo che anche se l’aspetto magari può sembrare per ragazzi, poi il pubblico si estende..
Gabriele: Si, perchè ci sono anche adulti che l’hanno letto e ci hanno ritrovato proprio queste cose.. Ha due chiavi di lettura, uno dagli occhi del bambino, che vede delle cose attuali per la sua età, e uno per gli adulti, che allora dicono “porca miseria!”, più di denuncia!


FP: Progetti futuri ?

Gabriele : Il terzo volume, e poi faremo un pò di pausa, perchè veramente non ne possiamo più di topi :)
Alessandro : Sicuramente procederemo con altri progetti..
Gabriele : Altri progetti, io sto terminando di scrivere il secondo, il seguito: Rats 2, però prima ci dedicheremo a qualcos’altro..

MV: Sempre disegnati da te , quindi questa collaborazione continuerà!

Gabriele: Continuerà, anche su altre cose!
Alessandro: Si, ho visto che si lavora bene, per cui si può anche provare a fare altri progetti..
Gabriele: Siamo arrivati al punto che lui magari modifica le tavole, perchè magari trova la sceneggiatura un pò prolissa, non so c’è una vignetta in più che magari lui potrebbe condensarla in una unica, all’inizio me lo chiedeva, adesso..
Alessandro: Adesso faccio direttamente!
Gabriele: A volte neanche me ne accorgo! :)

MV : In bocca al lupo per i vostri progetti!
FP : In bocca al lupo , e alla prossima!


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venerdì 3 marzo 2017

Le nerd-interviste: 16) Davide La Rosa

Oggi per la serie delle nerd-interviste abbiamo un grande fumettista che abbiamo incontrato e intervistato a Mantova Comics & Games, autore del Dizionario dei film brutti a fumetti, di Ugo Foscolo : Indagatore dell'incubo, di Leopardi e Ranieri True Veri Detective, eccetera eccetera:
Davide La Rosa!
In questa intervista sono stato coadiuvato dalla mia dolce metà (lei dice che è la mia Telespalla Bob...:) ), quindi nelle domande FP sono io e MV è appunto lei!

Ciao Davide e grazie per quest'intervista!

FP : Partiamo dal “Dizionario a fumetti ai film brutti”, come è nata questa idea?

Io e Fabrizio, l’altro autore e disegnatore di questo libro (realizzato a 4 mani perchè scriviamo e disegnamo un pò entrambi), siamo diventati amici proprio grazie ai film brutti! Abbiamo cominciato a scambiarci i film di questo genere.

FP : Ma i link su youtube?

Si i link oppure ci mandiamo i file caricati tramite dropbox oppure quando ci vediamo, perchè è il terzo libro che facciamo assieme, abbiamo fatto altri 2 libri su un personaggio mio che lui ha ridisegnato “bene". (Detective Smullo ndr)
Poi abbiamo detto: dovremmo provare a portare la nostra passione su carta, facciamo un dizionario dei film “brutti", perchè nessuno ne parla mai. Si fanno sempre le recensioni dei film “belli”, bella fatica, son buoni tutti!
Perciò parliamo di film “brutti”: la cosa più difficile è stato scegliere i film, perchè sono veramente ma veramente tanti. Noi ne abbiamo visto a centinaia, sono più i film brutti che abbiamo visto che quelli belli! Abbiamo dovuto fare una sorta di cernita, abbiamo cercato di far vedere i più significativi.

FP : A proposito, mi sembra che difendiate un pò il tanto bistrattato “Alex l’ariete”

Ecco, infatti, il meno brutto è “Alex l’ariete”, perchè in realtà il problema di quel film è che è recitato malissimo, però la storia,  per quanto sia veramente brutta, almeno ha una continuità e ha un senso.
Ci sono dei film in qui non c’è neanche la storia, cioè tu lo guardi e dopo 2 ore dici “beh?”, cioè proprio tutto sbagliato. Quindi abbiamo messo “Alex l’ariete” perchè è il più famoso, anche per fare da traino agli altri.

MV : ho capito, è il film “brutto” più commerciale.
Esatto, per il resto abbiamo avuto la fortuna di avere avuto la prefazione di Andrea Marfori, che è il regista di un’altra perla trash che è “Il bosco 1”, che si chiama proprio così “Il bosco 1”!

FP : perchè confidavano in un seguito
MV: ma non si sa mai..
FP : beh, gliel’hanno chiesto più volte di farlo!


Invece ora ha fatto un film horror in Russia..

FP : Ma come l’avete conosciuto Andrea Marfori?

Su Facebook, perchè noi siamo iscritti ad un gruppo sui film brutti, ed è iscritto pure lui!

MV : Quindi c’è tutto un sottomondo dedicato a i film brutti!

Si si, in realtà siamo tanti. Ad esempio Fabrizio proietta a Pescara ogni settimana un film brutto per una rassegna che ha chiamato Cinemarcio, e vanno veramente in tanti. Decine e decine di persone che  vanno in questa specie di centro sociale..
Tornando a Marfori, abbiamo tirato fuori che usciva il libro, lui ci ha detto “fateci avere una copia”, ci siamo detti: proviamo a chiedergli se ci fa la prefazione, e lui ce l’ha fatta, gentilissimo! Tra l’altro il suo film lo smontiamo, però lui è stato molto sportivo!

FP : Tra l’altro ho visto che questi film in VHS sono quotatissimi!

Infatti, c’è un mercato adesso assurdo. E Il bosco 1 è uno di quelli che costa di più!

FP : Anche Alien 2: Sulla terra!

Alien 2 sulla terra è un’altra perla!

MV : Alien 2 sulla terra???
(ndr : mia moglie MV non ha letto il libro !)


C’è stato un periodo in Italia dove i registi prendevano i film americani che uscivano, copiavano il titolo e facevano il “2”! Fulci fece Zombi 2 dopo che Romero fece Zombi, quest’altro regista fece  Alien 2: sulla terra!  Tra l’altro Ridley Scott fece causa, ma il regista italiano vinse la causa, perchè non puoi avere diritti sul nome “alien”!

FP : Si ma fatalità , 2!! :D
MV : Si vede che erano in 2!


Tra l’altro il film si chiama Alien 2, di cosa vuoi che parli? Parla di speleologia!  Un film che racconta di alcuni speleologi..

MV : Ma non c’è Alien?


Una sorta , non si vede mai l’alieno. Non si capisce da dove arriva, c’è questa spedizione che torna, usano le immagini di repertorio di un satellite che cade dal cielo, poi non si capisce, c’è questa pietra che gira..

MV : Dobbiamo vederlo questo!!!
FP : Si trova facilmente vero?


Su internet oppure su youtube lo trovate! C’è una delle scene più splatter che abbia mai visto, ad un certo punto c’è una bambina che è senza la faccia, e piange però!

FP : Si vede che i condotti lacrimali li aveva ancora!


Tra l’altro il regista di questo Alien 2 fu arrestato con l’accusa di omicidio, perchè girava alcune scene splatter in garage con della trippa, e c’era puzza di cadavere, e i vicini chiamarono la polizia!
Il nome del regista non me lo ricordo, i nomi li sa Fabrizio che è molto più pratico di me!

(ndr : l’autore è Ciro Ippolito, che per l’occasione ha usato il pseudonimo Sam Cromwell)

MV : Effetti speciali all’avanguardia quindi! Ma quindi il libro è proprio a 4 mani con Fabrizio ?


La maggior parte l’ha scritta e disegnata lui, alcune parti scritte e disegnate io.

FP : Invece ci sono anche tue opere in cui hai scritto e disegnato tutto tu, hai creato un universo narrativo!

Si, questo universo narrativo, si chiama “La Rosa” Universe, edito da Saldapress, dove ho preso alcuni autori della letteratura e gli faccio fare altre cose, vedi Ugo Foscolo che fa l’indagatore dell’incubo, Leopardi e Ranieri (Ranieri era lo storico amico di Leopardi) fanno i detective!
Il prossimo, che non so quando uscirà, sarà Parini naufrago delle stelle.
Sono dei libri che in realtà sono in parallelo, cioè ad esempio su Leopardi e Ranieri vediamo cosa succede a loro mentre Ugo Foscolo sta agendo da un’altra parte!

FP : Quindi proprio un’universo condiviso!

Esatto, dietro in realtà c’è un’organizzazione segreta che sta organizzando una cosa contro l’umanità, quindi loro si troveranno loro malgrado a combattere contro questa organizzazione!

MV : Tipo gli Avengers!

Esatto, infatti il quarto libro saranno loro tre insieme che cercheranno di fermare questa cosa..
Io ho cercato di non snaturarli, ho preso proprio le loro caratteristiche psicologiche, mi sono riletto tutto. Io ho sempre adorato Foscolo e Leopardi, con Parini sarà un pò più complicato studiarselo..

FP: Non è tanto famoso...

Non è tanto famoso, infatti gli ho dato il potere che nessuno si ricorda mai chi è!

MV : Perfetto !
FP : Il bello è che non hai scelto ad esempio Garibaldi…


In verità ho scelto Parini perchè suonava bene Parini naufrago delle stelle, no?
Tutto nasce perchè mi suonava bene Ugo Foscolo Indagatore dell’incubo!

MV : Quindi tutto nasce dal titolo?

In questo caso, si.
Di solito funziona così, io so l’inizio e la fine e poi dentro improvviso!
So che da A devo andare a C e poi B me la invento!
Dunque mi sono riletto tutti i loro scritti, tra l’altro ho trovato robe che non fanno studiare a scuola bellissime, tipo c’è una lettera di Leopardi in cui se la prende con la Befana e le dice: Brutta puttana  se non mi porti questa cosa in regalo io…aveva 8 anni!
Quindi le loro caratteristiche sono quelle che traspaiono dai loro scritti, e ogni tanto citano dei loro passi famosi..

MV : Interessante, è anche un pò istruttivo !

Una cosa che mi ha fatto piacere è una professoressa d’italiano che ha detto che è un modo alternativo di studiare questi autori!

FP : Poi abbiamo le copertine leggermente ispirate a classici Bonelli..

Si, Ugo Foscolo ha la copertina ispirata a Dylan Dog e Leopardi e Ranieri a Martin Mystere, però nelle variant..
Ad esempio, ho preso un pezzo molto significativo secondo me di Foscolo in cui parla e spiega dei vantaggi della morte. Dice che in realtà alla sofferenza che puoi avere nella vita puoi trovare sollievo perchè alla fine tanto poi morirai, quindi ci sarà una soluzione!

FP : Anche Leopardi aveva un pò questa convinzione, erano molto ottimisti!
MV : Tanto felici!


Si si, anche lui ..ho preso pezzi, paro paro li ho copiati, tra l’altro Leopardi aveva un modo di scrivere meraviglioso, aveva una padronanza  del punto e virgola e della punteggiatura incredibile..

FP : Non hai letto lo Zibaldone spero!

Mah, ho letto un pò tutto, lo Zibaldone tutto no ovviamente, ho letto dei pezzi, però..

 Tipo questo  l’ho copiato pari pari, e ho fatto una fatica tremenda a copiarlo. In realtà ha parole ricercatissime, i  punti e virgola, le virgole come le usava lui e tutto funziona ovviamente, era proprio un maestro!
E gli ho fatto una gobba tipo ispettore Gadget, gli escono le cose dalla gobba, chiede, non so, l’ombrello, e gli esce un braccio meccanico e tira fuori l’ombrello!

FP : Hai fatto Ranieri tipo assistente Java di Martin Mystere?

Esatto, Ranieri l’ho fatto che dice solo una parola ogni volta, però in realtà ha un soliloquio mentale elaboratissimo, diciamo che non riesce a parlare, quindi dice soltanto una parola.

Poi c’è questo spillatino, che anticipa Parini, è una Fiera che mi ha chiesto una cosa, e abbiamo deciso di fare questo piccolo spin-off, in cui c’è Parini che deve recuperare il monte Conero che è stato rubato da degli alieni!

FP : Scusa MV, tu che ami Dan Brawn, lo sapevi che lui aveva fatto anche Il nuovo romanzo di Dan Braun?
MV : No dai!


Questo è stato il mio primo libro come autore completo..

FP : E’ stato anche premiato, no ?

Si ha vinto nel 2012 come miglior graphic novel, puoi immaginarti come erano le altre!

Questo invece è un fumetto a cui tengo molto, è La notte del presepe vivente, è ambientato nel paese dove vivo, Laglio (che è il paese dove vive George Clooney), che ho fatto con Federico Rossi Edrighi, che è uno dei miei autori preferiti in assoluto, ed è uno degli autori di Dylan Dog adesso!

MV: Ci spieghi la storia?

E’ la storia di un meteorite che cade su questo paese, e trasforma le statue del presepe (che sono a grandezza naturale) in mostri, con la radioattività!

MV : Per questo è “la notte del presepe vivente”?

Il nome presepe vivente mi ha sempre messo un pò di inquietudine, allora mi sono inventato questa storia qua!
C’è questo personaggio che si ritrova a dover salvare tutta la comunità che sta in Chiesa perchè c’è la messa di Natale, (lui è ateo, è l’unico che non va!).
E’ un pò quello che succedeva a me da piccolo, al paese dove vivo io, io a Natale non ci volevo andare a messa!

MV : Quindi questa è la vendetta..

Si si, infatti lui l’ho fatto molto simile a me, lui è studioso d’astronomia, io ho fatto astronomia all’università (anche se non l’ho mai finita!)..

MV : Quindi qui ci sei un pò tu, è un pò la tua storia!

E’ ambientato tutto in una notte ovviamente, e c’è lui che deve salvare il paese, gente che in realtà odia, perchè dentro ci sono anche i suoi genitori, a cui vuole bene, allora deve salvare tutti (che sono asseragliati dentro ad una chiesa mentre fuori ci sono i mostri)!

FP : Ma adesso hai scritto anche per Dylan Dog?

Adesso ho finito di scrivere una storia per Dylan Dog, non so quando uscirà, non so chi la disegnerà: quando ho iniziato a fare fumetti nel 2001 volevo fare Dylan Dog! Poi l’ho presa larga e ho fatto cose sceme, però..

MV : L’importante è arrivare!

Ed è grazie a questo (La notte del presepe vivente ndr) che l’ho fatto, perchè il curatore di Dylan Dog (Roberto Recchioni ndr) ha letto questo e gli è piaciuto molto. Gia’ mi conosceva come autore, ha letto questo e ha detto: caspita, è bellissimo, mandami delle idee per Dylan!

FP : Ma hai fatto una storia umoristica o..

No no, seria ! Gli ho mandati 4 progetti, ne ha scelto uno, e adesso speriamo che esca..

MV : Speriamo che sia al più presto! 

E’ questa è “La Bibbia 2”, è il seguito della Bibbia, perchè dopo 2000 anni abbiamo deciso io e Pierz (un altro autore) di aggiornarla, perchè il finale della Bibbia 1 lasciava molto..

MV : Era un finale aperto..


Esatto, quindi ripartiamo dall’Apocalisse, e scopriamo il vero motivo per il quale Dio ha fatto l’Apocalisse! E c’è anche il riassunto della Bibbia precedente, per chi non è stato attento!

FP : Vedi che anche tu hai fatto dopo Alien 2, Zombi 2, la Bibbia 2!


Esatto! Ed è mai possibile che in 2000 anni nessuno ci avesse mai pensato?

FP : Magari anche in questo caso l’autore originale potrebbe farti causa!
MV : Speriamo di no, dai!


Abbiamo dato rilevanza al personaggio più bistrattato della Bibbia 1, ovvero lo Spirito Santo!
Lo Spirito Santo è quello che metto incinta una: colpa dello Spirito Santo! Eleggono un Papa sbagliato: e ma prenditela con lo Spirito Santo!
Il motivo poi dell’Apocalisse lo scopriamo subito, è che Dio voleva fare il cosplayer di Akira, con tanto di moto!  E questo è disegnato un pò da me un pò da Pierz, infatti ci sono delle tavole in cui ci sono disegni miei e disegni suoi..

MV : Bella l’interazione nelle tavole!


E l’abbiamo tutto improvvisato su Facebook, ci mandavamo le tavole su Facebook..
Noi avevamo un’idea all’inizio di fare una cosa, poi alla pagina 3 abbiamo detto: ci siamo rotti le palle, inventiamo !

MV : Quindi tu, quando fai delle cose tue, non hai mai un’idea precisa precisa: inizio/fine e improvvisi!


Esatto, tipo questo, che è Paco Lanciano e il fagiano crononauta, dove ho preso l’assistente di Piero Angela, quello che fa tutti gli esperimenti, quello con i capelli bianchi, che è il mio personaggio preferito di SuperQuark, e gli ho fatto un’avventura in cui tutte le teorie della fisica sono attribute a Kirchhoff (nessuno si ricorda che era un fisico di “seconda fascia” dell’800)
Quindi c’è la teoria della relatività di Kirchhoff! E l’unico che si ricorda è Paco Lanciano, perchè stava facendo un test della relatività, e stava viaggiando temporalmente in maniera diversa, e quindi lui rimane fuori da quest’onda!
Quindi lui deve viaggiare nel tempo assieme al fagiano crononauta (perchè il fagiano si sa è un animale che viaggia nel tempo!), e deve andare a salvare i vari fisici, perchè c’è questo Kirchhoff che li vuole uccidere con una sorta di contrappasso, quindi se uno era un fisico dell’elettricità lui lo uccide con l’elettricità, se lo era dei gas lo uccide con i gas, e questa in realtà è una scusa per spiegare fisica ai ragazzi!

MV : Quindi i tuoi albi hanno tutti un significato!

 Si, a parte questo che è Sborropippo, questo non spiega niente!
Questa è una cosa che facciamo in 3 col Collettivo Fumetti Disegnati Male, ed è un tizio che dice sempre “le seghe”! E’ veramente fine a se stessa, però hanno voluto pubblicarcela, e allora..
E questo è quanto!

MV: Grazie a te della panoramica! 


FP : E grazie per l'intervista, alla prossima!


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