venerdì 22 marzo 2019

La nerd-intervista: Enrico Pierpaoli

Serata di vigilia prima dell'ennesima fiera. Domani e dopodomani infatti sarò presente al Be Comics di Padova. Comunque come promesso ecco la mia intervista raccolta al Cartoomics all'autore di Wasabi Gummybears: Enrico Pierpaoli!


- Ciao Enrico, la prima domanda sorge spontanea: come nasce la serie di Wasabi Gummybears?

Nasce perché avevo in mente un fumetto le cui storie avevano un umorismo un po' piccante, che fa un po' ridere ma anche piangere, cioé ti lascia a volte con l'amaro in bocca. Ma il disegno al quale sono più abituato, che utilizzo di più, ha questi colori un po' pastellosi, che ricordano un po' le caramelle, quasi un disegno per bambini. Quindi volevo che il titolo rispecchiasse questo contrasto.

- Quindi caramelle però al wasabi!
Orsetti gommosi al wasabi, cosa c'è di più contrastante?

- E' poco tempo che ti seguo, vuoi farmi un riepilogo dei personaggi della serie? Ci sono i due amici..
I personaggi sono: il protagonista, che è Lev, poi gli altri due che sono Taro e April, e suonano in una band tutti insieme. Poi vabbè uno dei più apprezzati è la "testa di saggio"..

- Ma quella come ti è venuta in mente?

Quella mi è venuta perché tutti abbiamo una vocina interiore che ci rompe l'anima, che ci da fastidio e che non è altro che la parte autodistruttiva di noi stessi. E per Lev è impersonificata dalla sua versione più saggia, più asiatica ma anche più bastarda. Ogni tanto si presenta come qualcuno che vuole aiutare, ma in fin dei conti gliela mette sempre in quel posto!

- Recentemente ho letto e mi sono piaciute molto la tua serie di strisce sul colloquio di lavoro e quella estiva..
Quella del colloquio di lavoro è una delle prime, che ho riproposto. Quella estiva è forse la più recente.

- E finisce anche bene!

Sì finisce bene, però non si sa se continuerà bene!

- Come realizzi le tue storie? Direttamente in digitale oppure..

No, faccio prima i disegni a matita, inchiostrati a pennarello, solo il colore poi è fatto in digitale.

- La tua storia come fumettista?

Da ragazzino disegnavo fumetti al liceo e solo poi dopo ho deciso di intraprendere degli studi, ho fatto la Scuola Comics e l'ISIA (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche nda) ad Urbino, in illustrazione, e sono andato a fare uno stage a Bologna, nello studio di Giuseppe Palumbo (ha disegnato ad esempio Diabolik). Ho fatto un po' il colorista, un po' il letterista, ho fatto un po' di vari lavori sempre legati al fumetto. E un po' più tardi ho detto "ma perché non vedere un po' anche l'autooproduzione?", avevo degli amici che frequentavano le fiere e si autoproducevano. Poi ho conosciuto Alessio e Anna di Slow Comix ed è nata questa intesa, e ci stiamo divertendo a portare questa "prelibatezza" alle fiere"!

- I tuoi prossimi progetti?

Nell'autoproduzione ci sono delle idee che girano. Poi c'è un libro che è uscito da poco per Hop! Edizioni, illustrato da me e scritto da Serena Quarello. Fa parte di una collana che vuole proporre i classici ai bambini, quindi è un Romeo e un Giulietta ambientato ai giorni nostri. Giulietta è una ragazza pakistana, figlia di un kebabbaro, Romeo è figlio di un salumiere, i genitori si odiano, loro si innamorano e quindi.. In più lavoro in uno studio a Bologna, quindi collaboro con altri disegnatori. E sì, ci sono vari progetti in futuro che però devono ancora prendere forma.

4 commenti:

  1. Wasabi Gummybears lo conoscevo di nome.
    Forse, però, non è il mio genere... piccante, ironico, amaro... boh.
    Ha una formazione di tutto rispetto, l'autore! :D

    Moz-

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  2. Bellissimo che ancora siano fatti disegni a matita, per aggiungere al computer solo i colori.
    Sarei curioso di leggere la sua versione di Romeo e Giulietta!

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    1. Però ho visto oggi in fiera che è un romanzo scritto, è solo illustrato da lui.. il target è molto giovane, quindi per il momento ho passato :)

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