venerdì 25 giugno 2021

Una visita a Villa Farsetti

 

Domenica scorsa, dopo "Fumetti al forte", abbiamo partecipato ad una visita guidata, organizzata da Arci Pirola, alla Villa Farsetti di Santa Maria di Sala, il comune dove abitiamo. Ne ho approfittato per scattare qualche foto, in apertura ecco una bella panoramica della villa, uno splendido esempio di villa veneta.



La Villa Farsetti deve il suo nome all'abate Farsetti. Membro di una ricca famiglia di origini toscane, ereditò verso la metà del 1700 i possedimenti dove sarebbe sorta la villa. Il Farsetti viaggiò molto nel corso della sua vita, e restò affascinato dalle rovine romane e dalle ville francesi. Quindi commissionò all'architetto Paolo Posi questa costruzione. Si inizia dalla splendida sala ovale al piano terra, che all'epoca ospitava una collezione, un museo di meraviglie. La sala ora viene spesso utilizzata per ospitare mostre, io stesso ne ho visitata una qualche tempo fa. Ah sopra le colonne potete vedere una mezzaluna e due frecce incrociate: é il simbolo della famiglia Farsetti!

Eccoci ai piani superiori, subito una porta originale dell'epoca

Il corridoio, da cui si accede a tutte le stanze. Purtroppo non è rimasto nulla del mobilio originale, infatti la Villa è stata depredata nel corso degli anni di tutto il suo contenuto. Molto materiale fra l'altro è finito ad altre ville venete.




Sono rimaste però, sui soffitti o sulle pareti, qualche decorazione d'epoca

E' rimasto anche questo camino. La crepa in mezzo fa supporre che qualcuno ha pure provato a smontarlo, ma per fortuna ha desistito.


Le scritte sopra queste due porte sono dovute al fatto che la villa durante la prima guerra mondiale fu trasformata in ospedale militare! 






Altri particolari delle pareti e dei soffitti. Nelle ultime foto si vede come venissero utilizzate delle normali canne come materiale, per via della loro leggerezza e impermeabilità.

La visione da una finestra del parco anteriore della Villa. Ai tempi d'oro si protraeva occupando anche lo spazio dove ora c'è un campo. C'erano un labirinto, un laghetto, riproduzioni di rovine romane...

Eccoci all'esterno. Una delle porte sul retro, le colonne dovrebbero essere addirittura di origini egiziana.

Lo spazio destinato alle scuderie, ora sede della biblioteca comunale

Una torretta in cui una volta si trovava lo studio privato del padrone di casa

E un edificio una volta utilizzato come "cedraia", cioè una specie di serra per gli agrumi. Nei giardini della Villa comunque una volta c'era pure un orto botanico.

Concludo con la visione della Villa dal retro. Le visite guidate organizzate da Arci Pirola riprenderanno a settembre. 

2 commenti:

  1. Quante ne ho fatte di queste visite in ville storiche, in Veneto ma anche in Toscana. Questa non la conoscevo, spero di tornare presto a dare il mio contributo ;-)

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    1. Noi abbiamo appena iniziato di nuovo, e chissà che non si fermi più questo giro :)

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