Come spiega lo stesso Roberto "Tot" Totaro nell'interessante postfazione, le strisce di Nirvana nascono un pò per caso. Guido De Maria, che all'epoca era direttore della rivista Comix, chiese a Tot, che già realizzava un'altra serie, qualcosa di diverso tanto per non stancare i lettori. Allora il fumettista realizzò una cosa semplice, la prima idea che gli balzò in mente: un eremita sopra una montagna che dialoga con qualcuno che sta sotto di lui. E l'autore ammette che non si impegnò neanche più di tanto, sicuro che non sarebbero piaciute a De Maria: e invece il successo di Nirvana è stato tale che per anni è stato uno dei contenuti di punta del famoso diario Comix. E il successo è arrivato fino ai giorni nostri, tanto è vero che questa è la sesta raccolta di strisce, che viene a distanza di un pò di anni dalla quinta. Per quei pochi che non conoscessero Nirvana, il protagonista è come detto già un eremita, chiamato il "sommo maestro", che viene importunato da una grande varietà di persone. C'è l'uomo più brutto del mondo, il poeta "maledetto" che scrive insopportabili poesie, la cartomante Madame Benard, il saccente tredicenne e molti altri. E in questo volume c'è spazio anche per qualche new entry. Tutti che vogliono chiedere qualcosa al maestro, che quasi sempre o non ha neanche lui la risposta o reagisce in malissimo modo. Il librone contiene veramente una grande quantità di strisce, in cui l'autore si è veramente sbizzarrito, non risparmiando veramente nessuno. Le storielle poi hanno un elevato dose di violenza sia fisica (ovviamente nessuno muore per davvero!) che verbale, forse risentendo dell'incerta situazione di questi ultimi anni, come ammette lo stesso Tot sempre nella postfazione. Mi fa enormemente il piacere il ritorno di questo fumetto, che ha fatto la storia delle strisce umoristiche italiane e sicuramente continuerà a farla!
pagine 128 - euro 18
Franco Cosimo Panini
Grazie per la recensione. Sono TOT :)
RispondiEliminaGrazie a te! :)
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