lunedì 26 aprile 2021

Il giglio bianco di Stalingrado - di Andrea Laprovitera e Luca Vergerio

 

Stasera parliamo di un volume edito dalle Edizioni Segni d'autore, il primo di una serie sulle grandi battaglie aeree.

Le Edizioni Segni d'Autore hanno lanciato questa nuova collana dedicata appunto alle grandi battaglie aeree. Questo primo libro parla del "giglio bianco di Stalingrado" cioè dell'asso dell'aviazione russa Lidija Vladimirovna Litvjak chiamata così per l'abitudine di portarsi dei gigli bianchi all'interno del suo fedelo aereo Yak-1. Fu una protagonista di molti combattimenti aerei contro i nazisti, svoltisi sopra il cielo di Stalingrado ai tempi della famigerata battaglia della seconda guerra mondiale. Lidija era poi poco più che una ventenne, e sacrificò ogni genere di affetto per raggiungere l'obbiettivo della sconfitta del nemico. Diventando così una leggenda: uno dei pochi assi dell'aviazione donna. Anche la sua stessa fine è avvolta nella leggenda, visto che, dopo essere stata colpita durante la sua ultima missione, nessuna la vide più, con molte voci discordanti riguardo il suo reale destino. Comunque appare chiaro fin da subito che questa collana sarà sì incentrata sui combattimenti aerei ma anche soprattutto sugli uomini e le donne che li hanno combattuti, raccontando le loro vite, i loro sogni e i loro pensieri. Ed è stato molto bravo Andrea Laprovitera a raccontare la breve vita di questa eroina indomita. Bellissime anche le grandi tavole colorate opera di Luca Vergerio, che è un vero specialista di scene d'azione belliche, e si vede perfettamente.


Il giglio bianco di Stalingrado - di Andrea Laprovitera e Luca Vergerio
pagine 56 - euro 20
Edizioni Segni d'Autore

4 commenti:

  1. Mi avevi convinto già con il titolo, poi ho letto "battaglie aeree" ;-) Cheers!

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  2. Be', troppo bello questo libro. Sai che Sergio Leone stava pensando a un film su Stalingrado, dopo C'era una volta in America? Uno dei tanti film rimasti nei sogni di grandi cineasti, purtroppo scomparsi prima di poter realizzarli...

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    1. Sì, conoscevo l'antefatto, è un peccato che non l'abbia potuto realizzare... qualche "sogno" è stato realizzato postumo, vedi A.I. di Kubrick realizzato da Spielberg, e forse era meglio se restava nel cassetto di Kubrick :D

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