Stasera parliamo del nuovo Martin Mystère, il numero 400!
Come altri numeri celebrativi, anche questo numero 400 è a colori. E il tema non potevano che essere gli stessi colori, in particolare questa volta i "colori impossibili". Alla sceneggiatura doveva esserci il buon Alfredo Castelli, che è come saprete il creatore del BVZM, ma per motivi di salute ha dovuto passare la palla al fidato Carlo Recagno. Castelli ha comunque dato appuntamento al numero 500! L'albo in pratica contiene una storia che fa da collante ad altre tre. Siamo nella base segreta di Altrove, e a causa di un esperimento andato male alcune persone si sono ritrovate prive di colore. Allora viene chiamato un esperto in materia, il Dottor Spektor! Che per risolvere il problema allestisce uno spettacolo in cui racconterà appunto delle storie..
Nella prima, Martin trova da un rigattiere un view-master, un sistema per la vista stereoscopica. Solo che questo visore, a parte il mostrare colori "assurdi", permette di vedere dentro l'animo delle persone.
Nella seconda siamo ai tempi delle Guerre d'indipendenza italiana. Siamo nei dintorni di Magenta, vicino a dove si sta combattendo una famosa battaglia. Un chimico francese invita tutta una serie di potenti: il conte di Cavour, la contessa di Castiglione, il padre di Sherlock Holmes, e altri. Il chimico afferma di aver scoperto uno speciale colore che rende anche invulnerabili, e vuole fare un'asta sulla sua scoperta...
L'ultimo episodio vede protagonisti la bella Angie con gli imbroglioni Dee e Kelly. I tre trovano uno strano libro contenente un mandala colorato che ha la proprietà di farti viaggiare fra le dimensioni!
Dopo aver finito di raccontare, il Dottor Spektor risolve il caso, permettendo il ritorno anche di qualcuno che era stato scordato da tutti. Questo albo speciale è sicuramente un'ottima maniera per celebrare questa brillante serie fumettistica che è fra le più longeve della Bonelli. Parliamo anche della batteria dei disegnatori: il veterano Giancarlo Alessandrini, poi Fabio Grimaldi, Alfredo Orlandi e Rodolfo Torti.
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