lunedì 22 marzo 2021

Fausto e Iaio: per il nostro domani - di Francesco Barilli e Massimiliano Talamazzi

 

Stasera altro libro di BeccoGiallo, questo che racconta la tragica vicenda di Fausto e Iaio!

18 marzo 1978, ore 19.30 circa. Fausto Tinelli e Lorenzo "Iaio" Iannucci, due giovani di 18 anni, mentre si stanno recando a cena dalla madre del primo, vengono assassinati vicino al centro sociale Leoncavallo. All'inizio i giornalisti parlano di "regolamento di conti" nell'ambito dello spaccio di droga o all'interno dell'estrema sinistra , ma poi emerge a fatica la verità. Le indagini porteranno alla colpevolezza dei neofascisti, anche grazie alla testimonianza di alcuni pentiti, ma mai nessuno è stato condannato, anzi gli accusati sono tornati ad una vita più o meno normale. Il fumetto si apre subito con la tremenda sequenza dell'agguato, e poi si sofferma sulle conseguenze di quel gesto ma soprattutto sulle indagini. Lo stesso sceneggiatore Francesco Barilli viene raffigurato mentre dialoga con il giornalista e scrittore Daniele Biacchessi, che ha scritto un libro sull'omicidio. Con l'escamotage di questo dialogo, che si svolge in giro per Milano, vengono mostrate anche le varie tappe del processo, processo che non ha portato a nulla, come già detto. Poi alla fine Barilli incontra anche i parenti dei due ragazzi, che continuano a lottare per la memoria di Fausto e Iaio. Solo ultimamente ai due ragazzi è stato riconosciuto il doveroso status di "vittime del terrorismo". Parlando della parte grafica, come potete vedere il libro è in bianco e nero, e le tonalità sono differenziate per far comprendere gli stacchi dal passato al presente. Il disegnatore Talamazzi nelle schede finali afferma che ha cercato di ispirarsi anche alle tonalità delle pagine "ciclostilate", per chi si ricorda quella vecchia tecnica di copia, per rendere meglio l'atmosfera anni '70, e devo dire che ci riesce in pieno. Questo libro fa sicuramente parte della corrente più politica e militante di BeccoGiallo, e c'è sempre bisogno in Italia di tenere viva la memoria su questi fatti che altrimenti andrebbero ingiustamente dimenticati.

Fausto e Iaio: per il nostro domani - di Francesco Barilli e Massimiliano Talamazzi
pagine 130 - euro 17
BeccoGiallo Editore

13 commenti:

  1. Ecco, sai quanto io sia affascinato dall'Italia di quei tempi, dalle canzoni e dai film che la raccontavano.
    Ma era un'Italia dove imperversavano anche la violenza, il terrorismo, dove la gente sparava, dove avvenivano tragedie come queste.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sai che ignoravo totalmente questa storia? Ben vengano allora questi fumetti!

      Elimina
  2. Casualità: nell'ultimo disco dei Gang c'è proprio una canzone su Fausto e Iaio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non lo sapevo! Come già detto, l'importante è tenerne viva la memoria..

      Elimina
    2. Ho detto una stupidatissima: la canzone è su "sangue e cenere" del 2015.
      Scusissima

      Elimina
  3. Grandi autori, tematica importante: come sai è sul mio comodino, in precario equilibrio visti i libri accumulati in questo periodaccio... ma va così, prendiamola con filosfia.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. p.s. confermo la cosa dei Gang!

      Elimina
    2. Devi assolutamente leggerlo Diego, ci metti un'oretta se vai con calma.. :D

      Elimina
    3. Lo so, lo so, maledizione, ma è un periodo che ho tante cose da fare e poca energia... troppi mesi chiuso dentro mi ha stancato.
      p.s.
      perché Fausto e Iaio in realtà non è nell'ultimo disco dei Gang, ma nel terzultimo Sangue e Cenere del 2015 (dopo il quale c'è Calibro 77 di cover del 2017, e Ritorno al fuoco di quest'anno (uscito a fine 2020 per i sottoscrittori del crowdfunding). Scusa se mi dilungo, ma da quasi biografo dei Gang non posso fare errori ;)

      Elimina
    4. Mi fido mi fido, io li conosco solo di fama :)

      Elimina
    5. ... e allora, se ad aprile, come dovrebbe, uscirà il mio libro, prenotalo (non su Amazon ;). Ci sarà anche un'intervista a loro, che parlano di questo ultimo disco (non potevo sbagliare ah, ah, ah...).

      Elimina
  4. Se è lo stesso Francesco Barilli che conosco io allora si tratta anche di un bravo regista, sceneggiatore e pittore. Tanto per dire una curiosità, ha anche tenuto per anni una rubrica su "Nocturno" la rivista di cui abbiamo parlato l'altro giorno. Se è lo stesso, ovviamente...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi sa che è un omonimo: Il Barilli regista è del 1943, il Barilli fumettista dovrebbe essere del 1965 :D Vedi il caso a volte..

      Elimina