La nostra recensione della miniserie Bon appétit Maestà, disponibile su Netflix!
REGIA: F = 7 MV = 8 MEDIA = 7.5
STORIA: F = 7 MV = 8 MEDIA = 7.5
ATTORI: F = 7 MV = 8 MEDIA = 7.5
TRUCCO/PARRUCCO: F = 7 MV = 8 MEDIA = 7.5
COSTUMI: F = 8 MV = 9 MEDIA = 8.5
COLONNA SONORA: F = 6.5 MV = 6 MEDIA = 6.25
TOTALE = 7.45
FP: Ebbene sì, siamo caduti anche noi nel vortice dei "K-drama", le serie prodotte in Corea di ambientazione moderna o anche in costume, come questa "Bon appétit, Maestà". Yeon è una chef che vince un'importante competizione, e quindi può iniziare a lavorare per un ristorante stellato. Ma durante il volo per Parigi, a causa di un libro di cucina vecchio di cinquecento anni, avviene un fatto inspiegabile e si ritrova catapultata cinque secoli prima. Qui ben presto incontra il tiranno Yi Heon, destinato a essere detronizzato per la sua crudeltà, e diviene la responsabile delle cucine reali. Fra i due ovviamente nascerà anche una storia d'amore. La particolarità di queste serie coreane è che sono autoconclusive. Ed è anche un bene, dopo tante serie infinite. Anche questa, pur essendo 12 puntate da più di un'ora l'una, è avvincente e ha il suo fascino. Perché oltre alla neanche troppo melensa storia d'amore fra i due protagonisti, c'è tutto la sottotrama degli intrighi di corte che mirano a detronizzare il re. I costumi e gli ambienti poi sono stupendi.
MV: .. e fu così che finimmo nel golgota dei K-drama. Faccio pubblica ammenda ma a me questa serie è piaciuta... nonostante la CGI di merda e il finale che non spiega un’emerita tega, mi è piaciuto. I costumi sono favolosi. La storia intrigante, si cucina e si mangia... cosa volere di più?
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