venerdì 11 febbraio 2022

Dylan Dog Color Fest 40: Estreme visioni - di Officina Infernale, Spugna, Jacopo Starace

 

E' finalmente uscito il Dylan Dog Color Fest 40, che già doveva uscire l'anno scorso ma poi era stato rimandato per problemi tecnici. Comunque vediamo com'è questo straordinario Estreme visioni!

Come ripeto sempre, il Color Fest è l'incarnazione di DYD riservata alle più sfrenate sperimentazioni e variazioni del personaggio. Ed è proprio il caso di questo numero, visto che gli autori sono sicuramente fra i più originali e "estremi" artisti che abbiamo in Italia. Posso pure bullarmi di averne intervistati due! :) 
Si inizia con Officina Infernale e la sua "La colazione dei campioni", anche se a mio parere forse la storia avrebbe dovuto chiamarsi "Made in UK", visto che questa scritta campeggia nella pagina del primo capitolo. Il fumettista padovano immagina un Dylan Dog all'opposto di quello vegetariano, non fumatore e astemio a cui siamo abituati, anzi questa versione dell'indagatore dell'incubo ha il fisico minato da anni di stravizi. Oltre ad avere un'assistente donna al posto del mitico Groucho. Comunque, Dyd viene contattato da una madame Trelkovski particolarmente funerea e "spiritica" perché qualcosa di tremendo si è risvegliato in un quartiere di Londra. Il talento visionario e underground di Andrea Mozzato si esprime in tutta la sua forza.

Seconda storia per Spugna con La casa dello splatter. Pagine (quasi) interamente senza dialoghi, con un Dylan che si risveglia in un sotterraneo dove dovrà affrontare dei terribili mostri deformi e sanguinari, e arriva a mutare lui stesso in una specie di "Hulk". Fino al finale completamente a sorpresa, con l'unica pagina in cui sono presenti dialoghi, se vogliamo chiamarli così. Un'altra opera assolutamente allucinata e originale. Qui traspare l'amore di Spugna per il "body horror", passione qui sviluppata all'ennesima potenza.

Il Color Fest chiude con una storia più tradizionale...per modo di dire: Il teatro dei demoni, di Jacopo Starace. Starace comunque è l'unico dei tre che aveva già lavorato per Bonelli, più precisamente nella serie Orfani. L'autore immagina che la vita di Dylan Dog in realtà è una commedia e lui è un attore che sta recitando una parte, per un pubblico molto ma molto particolare. Pagine che assumono molteplici significati. 

Dylan Dog Color Fest 40: Estreme visioni - di Officina Infernale, Spugna, Jacopo Starace
pagine 98 - euro 5.90    
Sergio Bonelli Editore

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