venerdì 13 gennaio 2023

Il regista di film brutti che vinse il Festival di Cannes - La Rosa, Karicola e Pluc

 

Stasera parliamo di un fumetto uscito qualche mese fa, che ho finalmente recuperato! 


Come ricorderete, Davide La Rosa con Fabrizio "Pluc" Di Nicola sono gli autori di quei piccoli capolavori che sono i due Dizionari dei film brutti a fumetti, di cui parlai anni fa. Questa opera si discosta in parte da essi perché trattasi di un vero e proprio fumetto, che racconta comunque una storia incentrata sui loro amati "film brutti"! E fra l'altro qui a La Rosa e a Pluc si aggiunge la brava fumettista Chiara Karicola, che si occupa dei disegni della trama principale. Almeno all'inizio poi il libro è più serio di quello che si potrebbe pensare. Si narra infatti la storia di tal Emiliano Speroni, iniziando dalla fine, dalla sua incredibile vittoria al Festival di Cannes e la sua successiva misteriosa sparizione. Una trasmissione televisiva vuole ricostruire la sua vicenda, e per far questo intervista chi lo conosceva bene, iniziando dai suoi genitori. Emiliano è cresciuto in una famiglia povera, ma è sempre stato appassionato di cinema. Un pò per caso un pò per necessità, si ritrova a lavorare come lavapiatti in un ristorante cinese, ma ha l'idea comunque di realizzare film. Riesce così a mettere su un cast (in pratica costituito dai membri della famiglia per cui lavora!), trova alcuni sgangherati sponsor, trova le location... Gira così due film, uno horror e uno fantascientifico, che vengono riproposti dalla fittizia trasmissione televisiva e che quindi possiamo "vedere" anche noi, e qui Chiara Karicola "passa la palla" ai disegni di Pluc. Questa è sicuramente la parte in cui si ride di più, perché fra attori che si impappinano, sfondi fatti col cartone, microfoni lasciati in scena, pare proprio di vedere uno dei capolavori trash degli anni '70-'80. Che gli autori dimostrano ancora una volta di conoscere assai bene. E Cannes? Senza spoilerare ulteriormente, Emiliano è ovviamente scoraggiato per gli (scontati) insuccessi delle sue opere, e dopo aver visto al cinema un certo film che invece riscuote successo, trova la formula per "comporne" uno suo. Ma così viene da chiedersi quale sia realmente un "film brutto": magari è meglio uno fatto comunque con passione che uno costruito a tavolino. In pratica il tutto diventa una feroce e intelligente satira sul mondo del cinema ma anche un profondo atto d'amore verso la settima arte. 

Il regista di film brutti che vinse il Festival di Cannes - La Rosa, Karicola e Pluc
pagine 96 - euro 16
Shockdom

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