Stasera parliamo del nuovo numero dell'Antifa!nzine. La copertina è di Alekos, mentre allegato potete trovare un poster opera di Arianna Beffardi
Il tema di questo numero (siamo già arrivati al numero 18!) è il carcere. I vari autori raccontano il loro punto di vista sull'istituto carcerario, o comunque trattano l'argomento della lotta all'oppressione dell'autorità. Si inizia con un interessante editoriale di Luca Blasi, che ci racconta il famigerato DDL sicurezza che potrebbe portare all'arresto di pacifici manifestanti. Dopo un'illustrazione di Margherita Giuffrè, ecco il primo fumetto, di Francesco Barilli e Simone Lucciola, dedicato alla triste storia di Giorgiana Masi, che venne freddata durante una manifestazione a soli 18 anni, con il colpevole, molto probabilmente un agente in borghese, che non è mai uscito fuori.
Stefano Artibani e Mauro Falchetti in "1978. Buonanotte Buenos Aires" raccontano un immaginario dialogo fra calciatori olandesi prima della finale mondiale contro l'Argentina nel 1978, svoltasi proprio a casa degli argentini dove sussisteva ancora la tremenda dittatura.
Semplice ma efficace "Evadi!" di Federico Cipriani. Un uomo che semplicemente evade dal carcere.
Le toccanti emozioni di un carcerato in Luna, di Ilaria Palleschi
Altra storia vera, quella di Mi chiamano Pedro, di Leonardo Bellese. L'autore racconta la storia del militante di Autonomia operaia Pietro Maria Walter Greco, detto Pedro, che da latitante venne ucciso dalla Digos "a sangue freddo". Il centro sociale di Padova si chiama Pedro in sua memoria.
Si torna ai tempi dei partigiani con "Lo sa tuo padre che vuoi metterti a sparare?", di Mattia Ferri e Luca Albanese, con un nipote che si reca dal nonno in cerca di rifugio per lui e i suoi compagni partigiani.
S/T di Paolo Parisi è la storia probabilmente autobiografica di un fumettista che entra in un istituto per tenere un corso di disegno ai reclusi
Altre emozioni dal carcere ne La fuga di Poxpolo Kaxa...
...mentre il buon Bonny Zed ha disegnato una storia scritta da Roberto Di Leo, in cui lo sceneggiatore racconta di come da ragazzo si trovò a occupare un palazzo e poi a scampare per poco la relativa repressione delle forze dell'ordine. In chiusura altra illustrazione di Margherita Giuffrè.
Per saperne di più come sempre vi rimando al sito: https://www.antifanzine.it/
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