venerdì 23 novembre 2018

La nerd-intervista: Lorenzo Palloni

Come anticipato nei giorni scorsi, stasera per la consueta intervista abbiamo l'autore di Tempo da lupi, sceneggiatore di 365, e molto altro: l'eclettico e infaticabile Lorenzo Palloni! 

Premessa: nell'intervista sono stato coadiuvato dal giornalista di Panorama.it e amico di vecchia data Nicola D'Agostino. Quindi nell'intervista FP sono io, ND è Nicola e LP è l'autore Palloni!

FP: Ciao Lorenzo, partiamo da Tempo da lupi..

LP: E’ una raccolta di quattro racconti noir, che hanno come fil rouge la critica alle istituzioni un pochino più emotive: la famiglia, l’amicizia, l’amore. A me attraverso i generi piace cercare di scardinare certi sistemi della vita umana, della natura umana. E in questo caso mi piaceva arrivare un pochino a temi più universali. Ed è tutto cominciato da “Un’altra via”, che è un racconto breve che ho fatto d’impulso qualche anno fa, nel 2016, e poi ho pensato di aggiungere altri tre racconti per completare una visione d’insieme del motivo umano e di come poterlo criticare. Ecco, più o meno è questo! Ovviamente ogni storia breve, ha diversi personaggi, diverse interazioni. Un’altra cosa che hanno in comune è che sono praticamente tutte didascaliche, sono quasi racconti illustrati, volevo fare una cosa un pochino più letteraria. E quindi questa è la base di Tempo da lupi.

FP: Quindi di questo sei autore unico.

LP: Sì, di questo sono autore unico.

ND: Lui è l’infaticabile Lorenzo Palloni!

LP: Infaticabile!

ND: E’ uno dei tre hardest working man del fumetto!

LP: Chi sarebbero gli altri? Uno è Martoz, ovviamente

ND: L’altro è Andrea De Franco, della De Press.

 FP: Perché hardest working man?

ND: Perché lui ti giri e ha fatto un fumetto, De Franco ogni notte fa un fumetto nuovo!


LP: Perché è divertente, finche è divertente lo faccio!

FP: Ma preferisci disegnare o sceneggiare?


LP: Assolutamente scrivere, io se potessi non disegnerai mai. Ma effettivamente è troppo soddisfacente quando vedi che il 100% di quello che pensi arriva su carta, è super soddisfacente! Quando sceneggi non è mai così, a volte è una percentuale molto risicata, o a volte molto precisa. Ad esempio l’ultimo libro con Martoz che uscirà a Lucca è estremamente preciso a come me lo immaginavo, come è riuscito lui a renderlo su carta. 365 invece è molto differente, proprio perché non ho scritto una sceneggiatura vera e propria, ma un flusso di coscienza fondamentalmente, una massa di informazioni di 200 pagine..

ND: Quindi poi Castaldi l’ha adattato..

LP: Fondamentalmente sì, io dicevo cosa c’era nella pagina, i dialoghi che dovevano esserci, e Paolo ha adattato. E ovvio che, era una tale massa di informazioni, e non essendo diviso effettivamente a pagine, non potevo neanche dire quanta informazione ci doveva essere in quella pagina, e lui ha dovuto riassumere tanto. Secondo me veniva sereno un libro da 120 pagine.

ND: Infatti ho avuto l’impressione che, mentre nelle cose tue sei quasi teatrale, cioè devi dare tempo e luogo, c’è qualche stacco, qui avete dovuto fare tanti salti per narrare il tutto.

LP: Perché in 60 pagine era impossibile raccontare tutto. L’idea base era raccontare due personaggi, di come si incrociano. Io immaginavo proprio così, uno fa un giro e l’altro fa il percorso opposto. Però è stato molto soddisfacente, perché effettivamente il livello di randomicità che di solito calcolo qui è estremamente alto, quindi non sapevo cosa sarebbe uscito in fondo. E’ stato molto soddisfacente.

FP: Ora farai altri capitoli di Timed? (il progetto supereroistico made in Italy a cui appartiene 365 nda)

LP: Per ora no. Se n’era parlato vagamente, però per ora no. Però per ora va bene perché tutto il progetto Timed è nato da questo, perché ci sono due ragazzi di Napoli, Antonio Sepe e Salvatore Gervasio, che volevano far disegnare una storia di supereroi a Paolo (Castaldi nda). Paolo non si sentiva in grado di scriverla e ha proposto me. Diciamo che abbiamo mischiato le carte in tavola ed è venuto fuori in progetto che poi la prima parte si è chiusa effettivamente con l’idea del racconto che è 365.

FP: A me è piaciuto molto!

LP: Grazie, sono contento! Che poi è in lizza come miglior sceneggiatura (al premio Boscarato nda). Effettivamente non è una sceneggiatura, non so come sia possibile metterlo in lizza..

ND: Praticamente è un universo che verrà interpretato da vari autori..

FP: Me ne aveva parlato anche Paolo Castaldi!

LP: E’ una cosa molto particolare ma soprattutto è un universo creato in Italia, che ha il suo perché. Anche se poi è sparso nel mondo, ha comunque una sua originalità. E poi è anche molto stimolante l’idea base che un suporpotere, una supercapacità, in questo caso è anche una maledizione. Perché ti da limiti di tempo, cioè più tu sei potente meno duri!

FP: E’ una storia anche molto tragica se vogliamo!

LP: Sì, teatrale, shakespiriana!

FP: I tuoi progetti futuri?

LP: Allora esce ora a Lucca il libro per Shockdom con Martoz che si chiama Instantly Elsewhere (nel frattempo è già uscito nda). Poi uscirà a gennaio per Anguilleme il libro che sto facendo con Laura Guglielmo però in Francia per Akileos. Sempre nell’anno prossimo usciranno due volumi per Sarbacane che ho scritto per Vittoria Macioci, di Fantascienza, che si chiamano The Desolation Club. E poi l’anno prossimo uscirà il mio prossimo volume da autore unico che si chiamerà Delusi dalla preda. E uscirà secondo me settembre-novembre dell’anno prossimo. Insomma ce n’è da fare!

FP+ND: Infaticabile!

LP: Io ho anche pronti altre tre “Due punti” (la collana di Mammaiuto a cui appartiene Tempo da lupi nda), tre sono già pronti, cioè potremmo andare in stampa.

ND: Abbattetelo!

LP:  Però ovviamente facciamo un po’ e un po’, faccio fare altri due ai ragazzi, poi uno faccio uno mio..

FP: Sei come Michael Jackson che aveva una banca di canzoni pronte!
ND: O Prince!

(risate generali)


4 commenti:

  1. Infatti i disegni non mi convincevano tantissimo e lo stesso autore dice che preferisce scrivere.
    Come detto, l'idea alla base di "Tempo da lupi" è bellissima e quindi le sue ottime sceneggiature potrebbero essere ben valorizzati da un altro disegnatore, no?
    (oh poi il disegno dedica è meraviglioso eh).

    Bella l'intervista a tre!

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    1. Grazie..a Treviso ne ho fatto un'altra a tre, la leggerai prossimamente! :)

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  2. Da schiappa nel disegnare, se mi occupassi di fumetti, anche io preferirei la sceneggiatura ma concordo con Palloni che il fumetto che ti fai da solo al 100% è tutt'altra cosa.
    A me i suoi disegni piacciono, a differenza di Riky, almeno per quanto riguarda Tempo da Lupi. Per 365 ho ricontrollato il tuo post della scorsa estate, che avevo commentato, e confermo che in quel caso non mi hanno fatto impazzire.
    Magari il suo stile si adatta più in alcuni fumetti e meno in altri.

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    1. In 365 non disegnava lui ma Paolo Castaldi :D Poi per farsi un'idea comunque magari non bastano le poche vignette che pubblico per recensire, anche se cerco sempre di mettere quelle più significative

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