venerdì 3 novembre 2017

Le nerd-interviste: 45) La Legione degli Artisti


Stasera per la serie delle nerd-interviste abbiamo Andrea Moretto, in qualità di portavoce de La Legione degli Artisti. Al TCBF mi ha parlato degli ultimi lavori del collettivo dedicati a Davide Toffolo!

- Ciao Andrea e grazie per l'intervista, come nasce questo progetto?

  Allora, nasce sopratutto dalla passione per questo autore. Io per primo sono sempre stato affascinato dal suo segno, dal suo modo di disegnare, dal suo modo anche di tratteggiare una realtà diversa dai fumetti che leggevo (io leggevo spesso bonellidi, quindi Dylan Dog o Martin Mystère sopratutto). Quando ho letto per la prima volta “Mondo Naif” mi sono affacciato ad una realtà che volevo leggere, avevo voglia di leggere quelle storie che parlavano di una realtà che io vivevo. E poi ero affascinato a quell’età anche dalla Bologna che si respirava nei fumetti di Mondo Naif.

- Di che anni si parla?


1996 !  Erano gli anni ’90, io facevo le superiori.. Poi un’altra cosa, in quel periodo leggevo anche Andrea Pazienza, e quel modo di raccontare dei personaggi che non fossero degli stereotipi mi affascinava. Vedevo in quei fumetti, anche poi in Fregoli, successivamente anche nelle altre produzioni di Toffolo, Piera degli spiriti, che in realtà sarebbe prima (subito dopo comprai il volumetto edito dalla Kappa Edizioni). Ecco vedevo una realtà che parlava a me, e poi dopo ho iniziato a leggere I cinque allegri ragazzi morti, che era poi un fumetto a puntate o meglio suddiviso, edito dalla Cult Comics, la stessa che produceva Rat-Man. Mi piaceva il suo modo di disegnare, il suo modo di raccontare..

- Al di là quindi del discorso musicale!


Io assolutamente fumetto! Io ho conosciuto Davide Toffolo col fumetto, per me è sempre stato un fumettista!


- Lui si considera un artista a tutto tondo!

Lui si considera a tutto tondo, ed è vero! Successivamente quando io e Sara ascoltavamo musica lavorando (perché sia io che Sara lavoriamo da casa, facciamo gli illustratori), ascoltavamo dei brani di musica indipendente italiana (che è quella che ci piace di più), e abbiamo ascoltato anche Toffolo, sopratutto Primitivi del futuro: quel disco lì era bellissimo! Era veramente molto bello, e ogni canzone ci piaceva! E’ nato un pò per caso, noi stavamo lavorando al nostro primo libro come gruppo, che era il libro degli Yokai, un libro sul folklore giapponese, e così per scherzo, io dissi “mi piacerebbe fare la stessa cosa con Davide Toffolo!”, visto che Davide Toffolo lo vedo sempre, è di Pordenone, anche se adesso si è spostato a Roma. E parlando un pò anche con un’altra persona che era lì con noi, “beh bellissimo, si potrebbe fare, prova a contattarlo!”, e così l’ho contattato, ormai si parla di un anno fa. L’ho contattato, lui come ha detto anche la sera quando appunto ha presentato il nostro volume (ha cantato, ha fatto una bellissima serata, una cosa straordinaria che ancora devo assorbire cos’è successo in quella serata!) è rimasto un pò sulle sue, ma lo capisco, è giusto! Però ci ha detto subito: fantastico! Successivamente, parlando con Sara, dico: “Ma guarda che forte! Lui fa il fumettista, canta, sarebbe bellissimo che facessimo dei fumetti che parlano delle sue canzoni,  chiudiamo il cerchio! Quindi facciamo delle storie a fumetti ispirate alle sue canzoni, e potrebbe essere un’idea vincente! Sentiamo cosa ne dice!”. Appena gliel’ho detto lui si è subito dato disponibile, ha detto “no no, nessun problema, sarebbe fantastico!”.
Prima di questo anche c’è da dire che gli abbiamo mandato dei PDF per far vedere la presentazione del lavoro, e lui si è subito convinto che eravamo abbastanza preparati, il prodotto è stato presentato in maniera professionale. Abbiamo curato tutto dal punto di vista della presentazione, lo sapevamo  che potevamo essere fraintesi. Appena ha letto che volevamo fare i fumetti ha detto “Si, tentiamo!” E così ci siamo messi al lavoro, abbiamo radunato le nostre solite forze e in più anche qualcuno che sapesse fare i fumetti. Noi i fumetti fino qual momento li avevamo sempre e solo letti, mai fatti. Avevamo fatto qualcosa, ma a livello così per il web, però in questo caso volevamo che il nostro prodotto fosse professionale. E così ci siamo messi anche a trovare persone come Ilaria Apostoli o Antonio De Fabris, che comunque già collaborava con noi ma che ha sempre sognato di fare il fumetto. Così anche come Andrea Menichini, anche lui è un fumettista, anche se si era prestato a fare un’illustrazione per il precedente libro. Abbiamo radunato queste forze, abbiamo studiato io e Sara un’introduzione, una parte centrale che tenesse in piedi tutto, perché alla fine è un fumetto che si legge anche a capitoli, perché ogni storia è autoconclusiva, ma voleva anche essere qualcosa che iniziasse e che finisse. Finisce poi tra l’altro con una storia reale, cioè tutte le storie possono anche essere traslate nella realtà, però la storia finale si conclude al Treviso Comics, cioè facciamo concludere il personaggio che all’inizio sogna o legge il libro con la sua amica che sta entrando al Treviso Comic Book Festival..

- Quindi il libro finisce qui al TCBF!

Finisce qua! Tant’è che Antonio e Mattia sono i protagonisti di quella storia, dicono “Andrea mi prendo due libretti che li faccio vedere..”, fa vedere il libro, e appena la ragazza che ha appena parlato con la sua amica del suo strano sogno apre il libro trova il suo sogno, e quindi c’è un “Inception”, c’è un ritorno a quello che è fantasia e realtà, che è la stessa identica cosa che io ho provato con “Mondo Naif”, perché in Mondo Naif tutti i protagonisti dovevano andare a sentire un concerto de I tre allegri ragazzi morti che si svolgeva al Covo: quel concerto è stato fatto veramente! E quindi io volevo ripetere questa doppia realtà, che poi doppia- non è, la realtà delle cose insieme alla realtà del fumetto!
Questo è il nostro progetto, perché l’abbiamo fatto? Perché ci piace Davide Toffolo e perché Davide Toffolo ci ha detto di si!

- Forse Davide Toffolo aveva un pò paura di essere celebrato..

Lui l’ha detto tranquillamente: “per prima cosa, quando mi parlano di queste cose io mi irrigidisco perché non capivo se volevano dei disegni miei o che cosa volevano da me”, quindi lui si mette ovviamente  l’abito da autore… Poi dopo ha capito che noi volevamo fare una cosa per lui ed è derivato il secondo quesito: ma saran dei brocchi? O comunque come sarà il lavoro?
Siamo riusciti, spero, ma poi penso che parli il nostro lavoro per noi, a dare comunque un’immagine professionale e il fumetto si legge (una delle cose con cui io mi ero fissato) anche se tu se non conosci Davide Toffolo!

- Anch’io lo conosco di nome ovviamente ma non molto i suoi lavori!

Io per fortuna e non ti dico una balla lo conosco da quando..

- E’ tuo compaesano?

No, non è mio compaesano, io sono dalla provincia di Rovigo! E’ compaesano di Sara! Io lo conosco da ESP, non so se tu conosci ESP..

- No!


ESP un fumetto sempre degli anni ’90 di Michelangelo La Neve, e parla di questa ragazza con i poteri paranormali. Lui aveva fatto un numero, e io lo riconobbi subito perché mi piaceva da matti il suo tratto, mi piacevano le sue anatomie!

- Io ho preso qualche mese fa la rivista Mono della Tunuè con in copertina un suo disegno!
  Quindi in definitiva avete prodotto due volumi..


Uno è l’artbook che contiene le illustrazioni che usano il mondo, l’immaginario di Davide Toffolo, sia quello legato ai fumetti sia quello legato alla musica, molto spesso anche collegati insieme. C’è una Piera ovviamente, che magari sta suonando la chitarra (come Piera degli spiriti) però c’è un dettaglio dietro magari legato ad una delle sue canzoni. Ognuno di noi era libero, io ad esempio io ho amato Pasolini la sua biografia. Ecco c’è da dire che lui è stato uno dei primi che io almeno conosca a fare le biografie a fumetti. Tra l’altro una delle più belle, perché era comunque finzione…

- E’ stato uno dei primi..

La sua prima è stata Carnera, che malgrado fosse bellissima mi ha toccato meno le corde, invece Pasolini l’ho letta diverse volte e ancora..

- Io vorrei recuperarli quelli..

Prenditi l’edizione nuova! Io ho l’edizione vecchia, della Biblioteca dell’immagine, il libro era piccolino, però lui sfrutta in maniera anche intelligente questo essere piccolo, l’aveva fatto come se si leggesse una sorta di illustrazione, con le doppie pagine!
Da che io apprezzo il tratto, apprezzo Davide Toffolo: per me è sempre stato un fumettista, dal mio punto di vista. Come musicista, come cantante, io avevo già ascoltato le sue canzoni, ma all’epoca non c’era la possibilità, o te lo compravi, all’epoca i CD costavano e potevi prenderne 1 o 2 e te lo ascoltavi a manetta oppure lo ascoltavi da un amico, ed era rarissimo..

- Magari erano canzoni che non erano trasmesse dalle radio o da Videomusic..

No, ma c’era probabilmente su Videomusic ma ero io che non li guardavo, perché un pò nerd ero un pò strano! Io a quell’età lì cercavo di leggere più fumetti possibili più libri possibili, era quello il mio mondo! Mi ricordo in quel periodo cercavo di leggere fumetti e libri perché era un modo per me di conoscere meglio la realtà!

8 commenti:

  1. Intervista molto interessante per avvicinarmi a un 'mondo' abbastanza sconosciuto, quello di Toffolo. Ai tempi delle superiori c'era qualcuno (di nicchia) che ascoltava i tre allegri ragazzi morti. Oggi questa band è diventata davvero leggenda.

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    1. Neanchio conoscevo bene il mondo di Toffolo e dei TARM, grazie all’intervista e hai libri della Legione ho iniziato,a conoscerli!

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  2. Molto interessante questa intervista. Anche io, pur apprezzando la musica undeground, preferisco di più il Toffolo fumettista da quello musicante (anche se è difficile dividerlo, essendo un artista totale ... e anche io adoro il suo Pasolini, che ho qui alle spalle nella libreria ... anzi, mi avete fatto venire voglia di sfogliarlo di nuovo, forse dopo ...

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    1. Come già detto, dopo questo indottrinamento devo recuperarlo :D

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  3. Ogni volta che leggo "legione" mi scatta la scintilla, da appassionato della Legione dei Super-Eroi, anche se qui c'entra poco.
    Mondo Naif lo sentivo sempre nominare dai Kappa Boys ma non ho mai approfondito, in quegli anni ero molto acerbo nel mondo del fumetto, oltre ai 3-4 generi che seguivo.

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    1. Già, anch'io nel 96 mi sa che stavo leggendo Dylan Dog..e poco altro!

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    2. Dylan Dog l'ho cominciato proprio nel '96 con la Collezione Book (avevo però già letto qualche numero sparso in passato).

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    3. Io..forse prima, certamente non dal numero 1, il book c'è stato subito dopo!

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