venerdì 26 ottobre 2018

La nerd-intervista: Alessandra Marsili

Come promesso ieri, stasera conosciamo meglio l'autrice di Gusci, che ho incontrato al TCBF. Ecco la mia chiaccherata con Alessandra Marsili!



- Ciao Alessandra, parlami di questo progetto.

Allora Gusci è una raccolta di storie brevi che parla di questo mondo in cui il confine fra vita e morte non è più delimitato come nel nostro mondo ovvero si è aperto un varco. Da questo varco escono i gusci, ovvero degli ologrammi privi di vita, privi di interazione che hanno la forma di persone vere ma che in realtà non hanno più nulla d’umano, se non la forma esteriore. E questi gusci l’unico scopo che hanno è quello di seguire passo passo ad una certa distanza degli umani di riferimento che avevano in vita. Quindi ad esempio c’è la storia di una ragazza che le è morta la nonna, la nonna torna e continua a seguirla. E' una visione d’insieme su come l’uomo riesce ad adattarsi in una situazione del genere. Ogni storia parla di un’esperienza personale di un’ipotetica persona X e del suo modo d’interagire con il proprio guscio. Questa è la base, poi all’inizio e alla fine ci saranno sempre due storie che parlano di un guscio particolare, di un personaggio particolare, che si svilupperà poi nei prossimi volumi. Intorno a quella storia si svilupperà quello che è il nocciolo di tutto il libro, mentre le altre saranno un contorno per dare un’idea di quante possibilità ci possono essere. Magari paradossalmente c'è chi la prende bene, chi si è abituato benissimo alla presenza di questi ologrammi o chi invece soffre la presenza costante di una persona che comunque non è più quella persona a cui era affezionato in vita. Quindi è un insieme di esperienze, parla di umanità, ecco, parla di umani, di persone, quello era l’intento!

- Curiosa anche la scelta cromatica..

Si, volevo che fosse freddo, ma non troppo freddo.

- Non è proprio un bianco e nero..

E’ bi-cromatico. Cioè tri-cromatico con il bianco nero. C’è il rosa salmone, e i gusci poi sono in blu per dare un pochino distacco, dovevano essere freddi. Dato che già loro avevano un colore freddo ho cercato di dare una tonalità non troppo lugubre dato che parla di un argomento abbastanza pesante. Poi ho cercato di trattarlo in vari modi, nel senso non solo parlando di storie tragiche, ho cercato di affrontare qualunque tipo di genere.

- Quanti volumi hai previsto?

Per ora sono massimo massimo di cinque volumi, però a seconda del mio tempo vedrò di dimensionarmi un po’. Poi questo formato è molto compresso, quindi magari gli altri saranno meno compressi, non la "striscia francese" ma tre strisce invece che quattro strisce. Vado un po’ passo passo perché ho già tutte le storie, però a seconda di come mi verranno poi in mente deciderò di svilupparle in modo diverso quindi non te lo so dire ancora di preciso!

- A parte questa serie di volumi, hai altri progetti?

Ne ho altri, me ne esce uno adesso in Francia: "Scouick!- Ma vie de souris”, che è un libro cartonato per bambini. Poi ho altri tre progetti in ballo con una casa editrice francese, però sto aspettando una risposta.

- Come mai in Francia?


Perché in Francia c’è un mercato assurdo! Ti pagano, ti pagano bene, i francesi leggono più fumetti che libri scritti in prosa, quindi è proprio un interesse diverso. Puoi raccontare più facilmente cose un pochino meno mainstream. E’ un mercato molto più vasto!

- E’ la scelta di vita che ad esempio ad un certo punto ha fatto anche Cavazzano..

Si! Ma anche ad esempio Bertolucci, Federico Bertolucci, che è bravissimo, ha avuto anche una mostra l’anno scorso al Lucca Comics. Ha fatto Love, è uscito prima in Francia poi una casa editrice italiana ha comprato i diritti! C’è proprio più interesse, c’è tanto mercato, è più probabile che una casa editrice ti tenga in considerazione, poi vieni seguito molto bene come autore, quindi è proprio bello lavorare in quel settore lì.

- La tua storia come fumettista: da quanto disegni?

Ho sempre disegnato. Poi ho avuto una pausa da liceo scientifico, finito il liceo ho fatto la scuola di comics a Firenze, e quando ho finito la scuola ho trovato subito lavoro per la Sarbacane edizioni, che è questa casa editrice francese. Speriamo!  Produco, produco, vediamo quello che viene fuori!

10 commenti:

  1. Molto interessante. Per acquistarlo come si puo' fare?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Trovi la Mojo autoproduzioni a Lucca, altrimenti nel post precedente trovi tutti i link ai loro social..

      Elimina
  2. Noooo fantastico il disegno con il gattone Fabrizio declinato in altra versione gattesca :D
    Gusci è un progetto molto interessante, un piccolo brividino mi viene sempre sulla schiena quando leggo e penso a come potrebbe essere la cosa nella realtà.
    Complimenti ad Alessandra (e complimenti a te per la Nerdintervista odierna!)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La cosa è mitigata da suoi disegni, comunque a pensarci bene sarebbe sì molto angosciante! Grazie per i complimenti :)

      Elimina
  3. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
  4. Interessantissimo, specie per quel che viene detto del mercato Francese.
    Fighissimo il gattone; la scelta cromatica è meglio qui che in Morgan Lost, che era analoga. Brava Ale!^^

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ha detto molte cose interessanti sulla realtà francese, che anche francamente ignoravo! Veramente brava Ale!

      Elimina
  5. Mi piace la sua idea, tratta un argomento comune ma riesce a inserire qualcosa di originale. Questi gusci/ologrammi sono molto più simili alla mia idea di fantasmi, ovvero che sono più ricordi dell'ambiente circostante che dei veri e propri essere paranormali.

    Non sapevo della situazione francese e una volta tanto, ai vicini invidiosi, va fatto un applauso.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Come gia’ detto anch’io la ignoravo.. e sono convinto che in quanto a bravura dei disegnatori non abbiamo nulla da invidiare

      Elimina