venerdì 18 ottobre 2019

La nerd-intervista: Laura Romagnoli

Stasera per la serie delle nerd-interviste abbiamo l'autrice del webcomic Average adventures of an average girl, ora diventato anche libro per BeccoGiallo: Laura Romagnoli!


- Ciao Laura, come nascono le tue strisce?

In realtà mi succede qualcosa, qualsiasi cosa e io parto. Magari anche qualcuno mi parla, ma non lo ascolto più perché c’è qualcosa in particolare che ha catturato la mia attenzione. E da lì quella cosa si evolve completamente in un’altra nella testa, e da lì parte un’idea per un fumetto, che può essere veramente qualsiasi cosa!

- Quindi anche le “iperboli” che spesso rappresenti..

Sì, volo proprio via!

- Ad esempio la striscia con le cose che restano fra i tuoi capelli..

Sì, perché veramente succede, magari una volta torno a casa, ho le foglie nei capelli, e da lì: “chissà cos’altro ci potrei trovare!”

- Ti chiedo perché mia moglie è come te, le restano sempre cose varie fra i capelli!

Io mi sono trovata anche le alghe del mare una volta, ma stiamo scherzando? Sono i problemi delle ricce!

- Tu hai iniziato mettendo le tue strisce online…


Io ho iniziato nel 2014 su Tapas, che è l’anno in cui ho iniziato l’accademia a Bologna. Poi seguendo un artista su DeviantArt, quando ancora c’era, ho trovato questo concorso di Line Webtoon e ho partecipato anch’io. Mi hanno presa e ho lavorato con loro per tre anni. E poi mi sono messa anche sui social. Quando ero in America ho visto che tutti i miei colleghi stavano sui social, tutti tranne me!

- Per quello li realizzi in lingua inglese!

No, io li ho sempre fatti così, fin dal primo li ho sempre fatti in inglese!

- E il motivo? Per arrivare a un pubblico più vasto?

Non lo so, io ho fatto il quarto anno delle superiori in America, quindi mi è venuto molto naturale iniziare a fare fumetti in inglese. E poi sicuramente c’è più visibilità, quindi sì!

- Ho visto che su Instagram sei arrivata a 86.000 follower, in quanto tempo?

Io ho iniziato seriamente a essere sui social l’anno scorso, un anno e mezzo fa, non ricordo esattamente… però insomma ha funzionato, grazie ai miei colleghi che hanno insistito per farmelo fare. Colleghi comunque sempre di webcomic americani. Di colleghe italiane ne conosco due o tre, no in realtà siamo in sette..

- Infatti ho visto che hai collaborato con altre fumettiste..

Con quelle di Tomato! Loro sono praticamente le uniche fumettiste italiane di webcomic che conosco. Sennò conosco tantissimi americani e europei. Ci siamo conosciuti quando sono andata al Kansas City Comicon. Troppa, tantissima gente, anche famosa! Mi è servito tanto.

- Ma quando vedi certi numeri sui social, cosa provi?

Sono contenta che la gente si possa rispecchiare in quello che faccio, perché alla fine è quello il mio scopo: far ridere e far rispecchiare gli altri. Farli sentire un po’ meno soli in queste piccole cose che magari ti possono mettere a disagio. Perché se vedi che sono tutti come te, puoi stare meglio con te stesso.

- La collaborazione con BeccoGiallo, come nasce?

E’ capitata per caso! L’anno scorso sono andata a Lucca Comics, in giornata. Stavo passeggiando fra gli stand, mi sono fermata da BeccoGiallo. C’era una ragazza che stava dall’altra parte, a lavorare, che mi ha riconosciuta, perché seguiva già il mio fumetto e abbiamo fatto anche la stessa accademia a Bologna. E ci siamo messi a chiacchierare, poi è arrivato Federico di BeccoGiallo (Federico Zaghis direttore editoriale nda) “ah, ma disegni, fammi vedere”, e da lì…

- Poi è arrivata anche la nomination come miglior webcomic al Boscarato..

Fantastico!

- Di solito sono delle storie ad essere in nomination come miglior webcomic, è difficile vedere strisce come le tue, si vede le tue che meritavano particolarmente!

Speriamo, vediamo anche domani! In verità non mi aspettavo niente, l’ho trovata a caso fra l’altro questa nomination, una mia amica mi ha scritto: “ma hai visto?”

- Ora parlare di progetti futuri magari è prematuro, intanto magari ora ti riposerai dopo questo libro?

Ma io riposarmi probabilmente no visto che comunque lavoro, nel mentre faccio altre cose. Però ho già un’altra cosa pianificata per il 2020. Non è ancora ufficiale, quando sarà ufficiale ne riparleremo!

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