domenica 19 luglio 2020

Little fires everywhere - La recensione di coppia

La nostra recensione della miniserie tv Little fires everywhere, disponibile su Prime Video!


REGIA:  F = 8.5 MV = 7 MEDIA = 7.75

STORIA:  F = 8.5 MV = 7.5 MEDIA = 8


ATTORI: F = 9 MV = 7.5 MEDIA = 8.25


TRUCCO/PARRUCCO:  F = 7 MV = 6 MEDIA = 6.5


COSTUMI:  F = 6.5 MV = 6 MEDIA = 6.25


COLONNA SONORA:  F = 9 MV = 8 MEDIA = 8.5


TOTALE = 7.54


FP: Siamo nel 1997. Nella tranquilla cittadina di Shaker Heights assistiamo subito al drammatico incendio della maestosa casa dei Richardson, con la famiglia in salvo all'esterno ovviamente sconvolta. Poi torniamo indietro di qualche mese. E li ritroviamo a vivere la loro vita apparentemente perfetta: il padre Bill è avvocato, la madre Elena scrive per il giornale locale e i quattro figli impeccabili, meno forse l'ultimogenita, che sembra dare segni di insofferenza. Elena Richardson colpisce subito per la maniacalità e precisione con cui compie ogni azione. A sconvolgere la vita della famiglia arriverà Mia Warren con sua figlia Pearl. Mia è l'esatto opposto di Elena: è un'artista single che si sposta di città in città e che "ama cogliere il momento".  Da un'iniziale tiepida amicizia fra le due donne si arriverà ben presto a scontri drammatici, specialmente quando di mezzo ci sarà la battaglia per l'affidamento di una bambina... 
Anche questa miniserie può essere considerata un lungo film di 8 ore, in cui si alternano diverse ambientazioni temporali. Vi sono infatti dei flashback negli anni '70 e '80 che mostrano come Elena e Mia siano diventate così. Ovviamente svettano le tue attrici protagoniste, Reese Whiterspoon (perfetta con il suo viso da "fidanzatina d'America" un po' maturato) e Kerry Washington. Ma anche gli altri non sono da meno, iniziando da Joshua Jackson che interpreta Bill Richardson, e poi tutti gli altri ottimi attori giovani. Degno di nota il fatto è che non vi siano personaggi completamente negativi. Ognuno porta con se dei lati positivi e negativi, e molti nascondono dei segreti. Sicuramente è una serie che fa riflettere. Si riflette soprattutto su cosa significhi essere madre. 

MV: All'inizio della serie sembra quasi abbastanza scontato chi sia "fortunato" e chi sia "sfortunato". Invece, durante lo svolgersi della storia, non è più così chiaro. Anche il personaggio di Elena all'apparenza negativo fa comunque poi quasi tenerezza. La storia poi, proseguendo, racconta di situazioni complesse in cui non è onestamente facile prendere una posizione. 



2 commenti:

  1. Joshua Jackson? Come valutate al sua performance?

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    1. Misurata. Diciamo che deve fare in pratica da spalla alla Whiterspoon, ma ha i suoi buoni momenti

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