sabato 12 dicembre 2020

Scoop! Internazionale extra 13 - autori vari

 

E' uscito in questi giorni il nuovo numero di Internazionale Extra, chiamato semplicemente Scoop!

La rivista raccoglie tutta una serie di lavori di graphic journalism, in pratica delle toccanti e interessanti testimonianze provenienti da tutto il mondo. Vediamone velocemente il contenuto.

Inizia la fumettista e illustratrice taiwanese che si firma 61CHI, che in Isole dell'oceano racconta la vita dei pescatori indonesiani. Lavoratori che sono sfruttati e sottopagati per far giungere nei ristoranti occidentali il pesce fresco.

Seth Tobocman parla de Le statue da buttare giù, negli Stati Uniti. In particolare la storia di una statua raffigurante un soldato confederato, quindi simbolo del vecchio regime schiavista, che resistette ben 105 anni prima di essere abbattuta. 

L'inglese Olivier Kugler ci parla di un vecchio negozio che non vuole arrendersi in La resistenza del fish and chips.

Veramente toccante Invisibile, di Ursula Yelin. L'autrice racconta la storia di Kidane, un ragazzo eritreo, che fugge dal suo paese per non essere costretto ad arruolarsi "a tempo indeterminato" nell'esercito. Dopo molte traversie, riesce ad arrivare fino in Svizzera, dove sembra poter vivere finalmente una vita tranquilla. Ma un brutto giorno purtroppo il clima politico cambia, e il governo decide che i rifugiati proveniente dall'Eritrea non hanno più diritto d'asilo.

Leila Abdelrazaq, statunitense di origini palestinesi, in Un mondo di confini e frontiere racconta di come, ad ogni frontiera che attraversa in America, le viene alla mente di quando le toccava ansiosamente attraversare quella fra Palestina e Israele, con i duri interrogatori dei soldati israeliani.

Il maestro francese Baudoin in Un bacio contro la guerra immagina una coppia discorrere di come certi orrori probabilmente non potrebbero più ricapitare ai giorni nostri. O forse sì? Ogni tavola di Baudoin è semplicemente un quadro.

Come si può vedere dalla copertina, sono presenti ben 25 pagine di Zerocalcare, con Lontani dagli occhi lontani dal cuore. Zero raccoglie due testimonianze relative alle rivolte carcerarie nate dopo l'epidemia di Covid-19. Ma la situazione attuale è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso di una situazione insostenibile che va avanti da anni.

L'australiano Sam Wallman parla di Pine Gap, in Fiutate tutto, spiate tutto. Pine Gap è una base statunitense in Australia (di cui quasi tutti gli australiani ignorano l'esistenza) in cui gli americani spiano mezzo mondo e decidono attacchi militari mirati. 

Ultima storia per il francese Laurent Maffre, con La macchina mangiadita, tratta da una sua trilogia su una famiglia immigrata algerina. In questo estratto Maffre descrive la condizione degli operai in una catena di montaggio degli anni '70. Una condizione che purtroppo non è molto cambiata negli anni. 
Chiude la rivista una singola pagina opera di una delle rivelazioni di questi ultimi anni, Zuzu.

Scoop! Internazionale extra 13 - autori vari
pagine 132 - euro 7
Editore Internazionale s.p.a.

5 commenti:

  1. Bella inziativa questo numero speciale. Ho trovato tutte le storie interessanti anche solo dal punto di vista grafico. Zerocalcare poi su questo tipo di storie è straordinario: ho un’intera collezione di numeri di internazionale con le sue storie a fumetti su fatti che quasi mai sarebbero da ridere.

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    1. Ovviamente le ho tutte pure io, sia i suoi lavori su Internazionale che su l'Espresso che su altre riviste :) Diciamo che Zerocalcare può sfruttare la sua popolarità per far conoscere situazioni poco note

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    2. Esatto e io lo seguo proprio per questo

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  2. Le storie di Tobocman, Kugler e Bauodin sono quelle che leggerei tra tutte...Interessante ciò che avete detto su Zerocalcare..in effetti è meglio questo Zerocalcare che quello più nostalgista-citazionista.

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    1. Zerocalcare cerca sempre di mantenere questo equilibrio fra umorismo e veicolare messaggi importanti, io penso ci stia riuscendo bene

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