venerdì 4 dicembre 2020

Dampyr 249: La casa sul lungofiume - di Stefano Piani e Giorgio Gualandris

 

Stasera spazio al nuovo Dampyr, fresco d'uscita!

Questa volta l'ambientazione dell'albo è la Russia, precisamente Mosca. Lo strano suicidio di uno degli "uomini" di fiducia di Caleb Lost induce Harlan Draka ad indagare. Il cacciatore di vampiri si ritroverà in mezzo alla disputa fra un Maestro della notte e la sua nemesi per il possesso di un libro dagli incredibili poteri. Vi sono ovviamente i classici e interessanti flashback, uno ambientato nel medioevo, uno nel diciottesimo secolo e uno negli anni '30, con protagonista il tremendo Berija. Che fu sicuramente una figura molto controversa del regime comunista sovietico, visto che fu autore delle peggiori nefandezze. Come si è intuito anche questo albo mette tanta carne al fuoco, a iniziare dal ritorno del misterioso Maestro citato sopra, con cui Harlan aveva già avuto a che fare ma sempre in maniera indiretta. Veramente bravo ancora una volta Gualandris, le sue tavole meriterebbero sicuramente pagine di un formato maggiore per essere godute in pieno.
Col prossimo albo si raggiungerà il ragguardevole traguardo del numero 250! 

Dampyr 249: La casa sul lungofiume - di Stefano Piani e Giorgio Gualandris
pagine 98 - euro 3.90
Sergio Bonelli Editore

8 commenti:

  1. Il simbolo presente in copertina... dove l'ho visto??
    Anche il pelatone mi ricorda qualcuno.
    250 albi... cosa si prevede per il prossimo mese?

    Moz-

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    1. Il pelatone era un personaggio apparso diversi albi fa sul Dampyr, comunque tipico aspetto da "mistico"..il simbolo non so dirti che significato abbia, il libro è Il libro delle anime (e non spoilero altro)..la storia del 250 si annuncia molto interessante!

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    2. Non so, mi sembra ricalcato su qualche attore.
      Mentre il simbolo... credo di averlo già visto!!

      Moz-

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    3. Sembra un pò Max Von Sydow in Flash :D Il simbolo...bisognerebbe chiedere ai più esperti della continuity del Dampyr

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  2. Ecco, secondo me Dampyr ha saputo davvero ritagliarsi un posto nell'immaginario collettivo fumettistico vicino a un mostro sacro come Dylan Dog...a differenza di Samuel Stern :D.
    Vediamo se questa mia osservazione da profano sarà valida anche tra dieci/vent'anni.

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    1. Samuel Stern ha appena iniziato ed edito da una casa editrice minore, diamogli tempo :)

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  3. Ammetto la mia totale ignoranza su Berija.
    Davvero bellissimi i disegni. È vero che in un formato più grande te le godi di più ma quanto sono brutti i Tex Albo Speciale o Dylan Dog Albo Gigante? 😝

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    1. Oddio, a me non dispiacevano i "Giganti", vedi quello di Magnus che proprio in questi giorni sta uscendo ristampato..ma non sono il massimo da tenere in libreria, quello sì!

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